Le Carte Parlanti

Le Carte Parlanti
Mundimago

mercoledì 1 aprile 2009

G20/ al via un vertice difficile

G20/ al via un vertice difficile tra contrasti e manifestazioni
Sarkozy ripete il suo no a "falsi compromessi", l'asse con Merkel



- Con migliaia di manifestanti per le strade di Londra, un leader che minaccia di sbattere la porta in mancanza di scelte forti e delle spaccature abissali tra i vari paesi presenti, l'ottimismo ostentato questa mattina dal padrone di casa del G20 Gordon Brown e il presidente statunitense Barack Obama rischia di scontrarsi con la prova dei fatti. Obama, alla sua prima apparizione europea, si è detto "assolutamente fiducioso" che la riunione riuscirà a sanare le divergenze tra i paesi partecipanti, poiché la situazione attuale non consente di accontentarsi di "mezze misure" e per raggiungere gli obiettivi bisogna "concentrarsi sui punti in comune, piuttosto che sulle divergenze". Ma il leader francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel si presenteranno insieme in una conferenza stampa oggi pomeriggio alle 17,30, mettendo in evidenza l'asse di ferro che hanno deciso di formare in questa circostanza. E l'inquilino dell'Eliseo, che ieri ha ventilato la possibilità di andarsene dalla riunione se non si deciderà nulla di concreto, oggi ha ribadito il suo no a "falsi compromessi".
Il pomo della discordia resta quello dei maggiori stimoli che gli Stati Uniti, ma anche il Giappone, ritengono necessari per far ripartire il motore dell'economia mondiale. Il premier giapponese Taro Aso, con cui il premier Silvio Berlusconi avrà un incontro bilaterale questo pomeriggio, ha dichiarato in un'intervista che la Germania "non capisce" l'importanza di iniettare denaro nell'economia e Obama ha ribadito che gli Stati Uniti non possono essere "l'unico motore" della crescita. L'Unione europea, sottoposta alle stringenti regole di bilancio del Patto di stabilità e di crescita, è riluttante ad allentare i cordoni della borsa e a far correre i deficit più di quanto già avvenga da quando è esplosa la crisi economica. Motivo per cui aspetta di vedere quali saranno i risultati dei piani già varati fino ad ora. Anche se ieri il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha ammesso che è "una questione di credibilità non parlare di nuovi piani", aggiungendo: "Non escludiamo di cambiare in corso d'opera le misure che sono state già prese". Il risultato è che si potrebbe arrivare ad un compromesso in cui si dice che ogni paese è pronto a fare "tutto quanto necessario".
Il Vecchio Continente, fatta eccezione per una Gran Bretagna recalcitrante, è invece inamovibile su un punto: serve più regolazione per risanare un sistema capitalistico che, per dirla con Sarkozy, "non ha principi" né "morale". Un'esigenza, questa, che ha già portato ad un primo risultato, ancorché circoscritto, nella lotta ai paradisi fiscali. La minaccia di stilare una lista dei paesi non cooperativi ha portato Stati finora storicamente molto riluttanti come la Svizzera, l'Austria e il Lussemburgo ad annunciare delle revisioni delle norme sul segreto bancario. Lo stesso rischia di essere più difficile in sede di G20, poiché la Cina non vuole rinunciare ai privilegi di Macao e Hong Kong. Sul tema il presidente dell'Eurogruppo, il lussemburghese Jean-Claude Juncker, ha sottolineato come anche gli Stati Uniti dovrebbero mostrare "coraggio" per affrontare una situazione che riguarda, ad esempio, anche il Nevada, il Delaware e Wyoming. Il premier britannico Gordon Brown ha garantito inoltre che verranno poste le basi per regolare il sistema di "bonus" dei manager.
Uno dei rari temi su cui ci sarà un sicuro consenso è quello dell'aumento dei mezzi del Fondo monetario internazionale, che dovrebbero essere raddoppiati. I paesi emergenti, tuttavia, potrebbero approfittare della situazione per strappare delle concessioni sulla riforma della governance dell'istituzione. Anche il protezionismo dovrebbe suscitare la consueta levata di scudi e un coro di condanne formali, anche se nella pratica pochi leader sembrano immuni da questo peccato. Il vertice inizierà questa sera a Buckingham Palace per un ricevimento offerto dalla regina Elisabetta, a cui seguirà una cena a Downing Street.


.

Nessun commento:

Posta un commento

Aiutiamoci e Facciamo Rete, per contatto ...
postmaster(at)mundimago.org

CONDIVIDI

Share
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

FEED

Subscribe

MI PIACE

Share

popolarita del tuo sito

widgets

members.internetdefenseleague

Member of The Internet Defense League

Add

disattiva AD BLOCK

Questo blog è autogestito Sostienici

Visualizzazioni totali

seoguru