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Mundimago

domenica 12 aprile 2009

I morti che non vi dicono




Ricevo ed inoltro "I morti che non vi dicono"


Il centro storico dell'Aquila è da abbattere e ricostruire. E questo lo
dicono in tanti. I morti, i feriti e gli sfollati sono stati contati, più
o meno precisamente. E questo lo dicono tutti. Adesso vi dirò qualcosa che
non dice nessuno.
Gli scantinati e i seminterrati del 90% del centro storico erano stati
affittati. In nero. Dentro c'erano clandestini, immigrati,
extracomunitari. Ammassati come bestie. Ci sono ancora. Centinaia di
persone che non risultano all'anagrafe, che non compaiono nelle liste dei
dispersi, che non esistono. I proprietari delle case che si sono messi in
salvo non ne denunciano la presenza. Non gli conviene. Nessuno li cerca.
Nessuno li piange. Da vivi non esistevano, non esistono neppure da morti.
Spazzati via di nascosto, come la polvere sotto al tappeto. In fondo,
perchè darsi tanta pena per loro? Una tomba ce l'hanno già. E questa volta
non gli è costata niente. Gliel'abbiamo data gratis.

All'Aquila sono in molti a saperlo. Ora, lo sapete anche voi.

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martedì 7 aprile 2009
L'Aquila non c'è più

Eccomi qui. Gli ultimi post sono stati scritti non di mio pugno. Era la mia amica Chiara che scriveva da Bologna. Questa sono io. La situazione è tragica. Inenarrabile. Io e la mia famiglia abbiamo perso tutto: case, lavoro, vita passata, radici. TUTTO. Ma quello che vorrei urlaste al posto mio è la rabbia di essere stati lasciati soli. Noi Abruzzesi siamo stati mandati a morte scientemente. Erano mesi e mesi di scosse, e nessuno ne ha mai parlato. Nessun giornale, nessun TG. NESSUNO. NESSUNO.NESSUNO. Nessun piano di emergenza era stato approntato. Siamo stati mandati a morte. Avrebbero dovuto farci evacuare. Il terremoto del 700 ha avuto la stessa casistica, gli stessi tempi. Identico. E loro ci rassicuravano. Parlano di 200 morti. Bugia. Al momento sono mille. E non è finita. E gli sfollati sono 60mila.Denuncio quell'imbelle del sindaco Cialente. La presidente della provincia Stefania Pezzopane. Tutte le autorità. L'Aquila non è. Fu. E noi tutti con lei. Si entra in città e non si hanno più punti di riferimento. Mio marito è entrato stamani. E' tornato al campo sfollati. Non connetteva. Non sapeva più neanche il suo nome. Sono lucida. Le cose che vi dico sono verità. A presto. Anna

Buttato giù da Anna alle ore 23.38


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4 commenti:

  1. Proprio ieri pensavo: ma possibile che ci siano solo un paio di persone non ancora riconosciute? L'Aquila non aveva nessun clandestino? Probabilmente nessuno parlerà di questi uomini, donne e bambini "inesistenti"

    RispondiElimina
  2. IMPOSSIBILE KE NON CI SIANO STATI CLANDESTINI ,
    E KE NON SE NE PARLI E' GRAVISSIMO
    CIAO

    RispondiElimina
  3. Mi auguro che ti sbagli ma temo tu abbia ragione.
    Quando hai un attimo prova leggere questi due post di un'amica blogger di L'Aquila:
    http://miskappa.blogspot.com/2009/04/laquila-non-ce-piu.html

    http://miskappa.blogspot.com/2009/04/eccomi.html

    ciao, silvano.

    RispondiElimina

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