I costi per poter studiare e prendere una laurea sono sempre più alti.
Secondo i dati del ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, le iscrizioni ai corsi di laurea nell’anno accademico 2009-2010 sono diminuite del 2,39% rispetto all’anno precedente. Si è ipotizzato che la scelta dei ragazzi di interrompere gli studi sia causata dalla crisi economica e dalla difficoltà delle famiglie di far fronte alle spese che l’università comporta. Ma quanto costa mantenere un figlio all’università?
Le rate in base al reddito
Il costo delle tasse universitarie e le scadenze dei versamenti variano da ateneo ad ateneo. La media annua è di 1000 € per le facoltà umanistiche e di 2000 € per quelle scientifiche. Ma l’importo varia a seconda del reddito famigliare, che va dichiarato nel modulo di autocertificazione allegato all’iscrizione. Solitamente il pagamento è in due rate (all’iscrizione e in primavera).
I portatori di handicap con invalidità pari o superiore al 60%, gli studenti vincitori di borse di studio e le donne che interrompono gli studi per la maternità, sono le categorie esonerate dal pagamento delle rate.
Il costo delle tasse universitarie e le scadenze dei versamenti variano da ateneo ad ateneo. La media annua è di 1000 € per le facoltà umanistiche e di 2000 € per quelle scientifiche. Ma l’importo varia a seconda del reddito famigliare, che va dichiarato nel modulo di autocertificazione allegato all’iscrizione. Solitamente il pagamento è in due rate (all’iscrizione e in primavera).
I portatori di handicap con invalidità pari o superiore al 60%, gli studenti vincitori di borse di studio e le donne che interrompono gli studi per la maternità, sono le categorie esonerate dal pagamento delle rate.
Il prezzo alto dei libri
Un’altra voce di spesa importante per chi studia all’Università è il costo dei libri, che varia a seconda della facoltà. Una matricola può arrivare a spendere dai 300 € fino a 500 €. L’idea della compravendita dei libri usati e dello scambio sono prassi abbastanza consolidate, anche se i professori consigliano l’acquisto delle ultime edizioni perché più aggiornate.
Un’alternativa è quella di procurarsi i libri in biblioteca, oppure molti ragazzi ricorrono alla pratica di fotocopiare i testi. La legge però permetterebbe di riprodurre solo una parte del libro e non l’opera intera.
Un’altra voce di spesa importante per chi studia all’Università è il costo dei libri, che varia a seconda della facoltà. Una matricola può arrivare a spendere dai 300 € fino a 500 €. L’idea della compravendita dei libri usati e dello scambio sono prassi abbastanza consolidate, anche se i professori consigliano l’acquisto delle ultime edizioni perché più aggiornate.
Un’alternativa è quella di procurarsi i libri in biblioteca, oppure molti ragazzi ricorrono alla pratica di fotocopiare i testi. La legge però permetterebbe di riprodurre solo una parte del libro e non l’opera intera.
Il problema alloggio
I costi aumentano notevolmente quando un ragazzo si iscrive in una facoltà lontana da casa. Ciò significa dover affittare una stanza, mangiare sempre fuori e avere una serie di spese extra. Per trovare un alloggio si possono visionare gli avvisi in bacheca dell’ateneo, ma è fondamentale richiedere un regolare contratto. I costi variano da città a città e dal fatto se la stanza che si affitta viene condivisa o è personale; si va da un minimo di 300 € a circa 600 € per una stanza singola in appartamento comodo ai mezzi e alla facoltà.
Un’alternativa è l’alloggio in affitto alla casa dello studente: strutture messe a disposizione dagli enti per il diritto allo studio che hanno costi abbastanza ridotti. Tuttavia i posti letto sono ridotti e bisogna “correre” appena esce il bando.
I costi aumentano notevolmente quando un ragazzo si iscrive in una facoltà lontana da casa. Ciò significa dover affittare una stanza, mangiare sempre fuori e avere una serie di spese extra. Per trovare un alloggio si possono visionare gli avvisi in bacheca dell’ateneo, ma è fondamentale richiedere un regolare contratto. I costi variano da città a città e dal fatto se la stanza che si affitta viene condivisa o è personale; si va da un minimo di 300 € a circa 600 € per una stanza singola in appartamento comodo ai mezzi e alla facoltà.
Un’alternativa è l’alloggio in affitto alla casa dello studente: strutture messe a disposizione dagli enti per il diritto allo studio che hanno costi abbastanza ridotti. Tuttavia i posti letto sono ridotti e bisogna “correre” appena esce il bando.
I pasti e i trasporti
Un buon compromesso per chi vive fuori casa e deve mangiare sono le mense universitarie; i prezzi sono legati alla fascia di reddito e in linea di massima si spendono circa 200 € al mese. Oppure esistono strutture di ristoro convenzionate con l’ateneo.
Anche i trasporti, sia per chi vive in trasferta, sia per gli studenti pendolari, incide sulla spesa mensile: dai 50 ai 70 €, facendo abbonamenti e tessere sconto.
Un buon compromesso per chi vive fuori casa e deve mangiare sono le mense universitarie; i prezzi sono legati alla fascia di reddito e in linea di massima si spendono circa 200 € al mese. Oppure esistono strutture di ristoro convenzionate con l’ateneo.
Anche i trasporti, sia per chi vive in trasferta, sia per gli studenti pendolari, incide sulla spesa mensile: dai 50 ai 70 €, facendo abbonamenti e tessere sconto.
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