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giovedì 20 gennaio 2011

Parte la campagna elettorale di CettoLaQualunque


È come se i Sopranos salvassero l'amministrazione Obama. A sostenere il Pd sull'orlo del baratro non saranno Vendola, o Veltroni, o Chiamparino, o Homer Simpson (per quanto...), ma un politico con la nduja nel sangue, lo sprezzo dello Stato e un bassissimo senso della legalità. Si fa chiamare “il lupo della Sila”, anche se né i lupi né la Sila paiono entusiasti. Ma il suo vero nome è Cetto La Qualunque del partito del “Pilu delle Libertà”; laddove pilu è dichiarazione programmatica (“Chiù pilu pe' tutti”, lo slogan elettorale) e accezione ginecologica.

«Se il film di Cetto La Qualunque esce nelle sale cinematografiche durante la campagna elettorale delle prossime amministrative, stravinciamo...»; è bastata codesta indiscrezione, scivolata nel quotidiano Italia Oggi dalla cerchia dei bersaniani estenuati, a materializzare l'ultima implacabile speranza elettorale del Pd. Il riferimento è al film “Qualunquemente” attualmente in lavorazione prodotto da Fandango e diretto da Giulio Manfredonia con protagonista Antonio Albanese nei panni, appunto, di La Qualunque. Ossia -secondo Wikipedia- del “politico calabrese più corrotto, perverso, depravato, con gran disprezzo verso la natura, la tradizione e le donne, mai esistito...”. La vulgata descrive La Qualunque come un uomo che si è fatto da sè, sbagliando però le rifiniture. Sguardo porcino, eloquio umbratile («Fatti li cazzi tua», l'espressione più gentile), avvolto in gessati da professionista del taccheggio, sceso in politica esclusivamente per la salvaguardia dei suoi interessi, Cetto nulla ha del candidato-tipo dei Democratici. Anzi. Il rarefatto curriculum non l'indica come bersaniano o franceschiniano o biniano; e neppure attinge alla biografia rumorosa di calabresi illustri come Giacomo Mancini o Agazio Loiero. La Qualunque è stato: venditore di sdraio da strada “adatte alle esigenze delle prostitute che occupavano la statale 106”; imprenditore edile (con un'impresa che nasce inizialmente col nobile scopo di piantare un pilastro di cemento armato per ogni nascita); propugnatore della celebre “marcia su Catanzaro” partita dalla sagra della cipolla di Tropea allo sventolio della bandiera del movimento, blocco di cemento armato adagiato su tappeto di pilu.

La Qualunque è -se vogliamo- un Dc classico: tiene molto alla retorica dei simboli. Per i militanti del Pd rappresenta l'epitome del Pdl meridionale gaglioffo e arruffone: un Nicola Di Girolamo con più tecnica di base. La sua sola presenza è urticante: ai tempi del Risorgimento avrebbe reso Garibaldi leghista e rallentato l'Unità d'Italia. Se il suo film invadesse le sale in concomitanza con elezioni importanti come -chessò- le Comunali di Milano sarebbe un viatico straordinario per un Pd pur cristallizzato nello stato fossile. Eppure, il personaggio di Cetto La Qualunque possiede una sua progettualità, una -per quanto ignobile-coerenza, una vaghezza di riforme istituzionali. Per esempio. Sulla sicurezza Cetto dice: «L'ordine pubblico? Non è un problema, la Mafia è un fenomeno letterario, una leggenda metropolitana come i dischi volanti e la parità tra uomo e donna. Semmai io parlerei di fenomeni naturali, come l'autocombustione degli esercizi commerciali...». Sulla riforma della Costituzione attesta: «Articolo 1 della Costituzione è: la sovranità appartiene al popolo, ma al sud è meglio che la tenga io, non mi fido». Sulla cultura si sbilancia: «Io nasco poeta, poi entro in politica. Voglio fondare una casa di produzione, la Cefalo, per valorizzare i film di pilu anni '70, che la sinistra chiama cult. Ho pronto un progetto, protagonista una di Crotone con du' zinne tante: “Ti amo, ma girati”, che mostra l'amore ma anche il rovescio della medaglia». E il rovescio della medaglia è che, nel maggior partito d'opposizione d'Occidente, tra politici che fanno ridere qualcuno debba sperare in un comico per ridare serietà alla politica. Come direbbe Cetto: «M'illumino di pilu...».

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Parte la campagna elettorale di 

CettoLaQualunque 

”Cchiu’ pilu pi tutti”

Trailer

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qualunquemente teaser poster 3 Parte la campagna elettorale di CettoLaQualunque Cchiu pilu pi tutti Trailer


Il Trailer dell’ultimo ciak di Qualunquemente, il titolo con cui sbarca al cinema il 21 gennaio per la regia di Giulio Manfredonia e la produzione Fandango. Otto settimane di lavorazione tra Roma e Calabria , Antonio Albanese alias CettoLaQualunque avra’ al suo fianco Sergio Rubini, Lorenza Indovina, Salvatore Cantalupo, Luigi Maria Burruano e la Banda Osiris in colonna sonora.
Nel frattempo, mentre il governo è in fibrillazione, la campagna elettorale di Cetto e’ gia’ iniziata. Via libera alle affissioni nella capitale, con lo slogan ”Cchiu’ pilu pi tutti”.

HO VISTO IL FILM :
BELLISSIMO , SI RIDE DALL' INIZIO ALLA FINE , AHAHAHAHAH

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Previsioni per il 2018






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