Le Carte Parlanti

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Mundimago

martedì 31 maggio 2011

lunedì 30 maggio 2011

AFGHANISTAN, AMERICANI STRAGE DI BAMBINI




AFGHANISTAN
AMERICANI FANNO STRAGE DI BAMBINI IN ITALIA SILENZIO STAMPA


50 persone, tra cui 32 civili, sono rimaste uccise negli ultimi giorni in conseguenza di raid della Nato in Afghanistan. Quattordici persone - tra cui 12 bambini - sono state uccise nel bombardamento di due abitazioni in cui si trovavano civili nel distretto di Nawzad, nella provincia di Helmand, secondo il governatore Daud Ahmadi. I raid, ha spiegato, sono scattati su richiesta di un gruppo di militari americani attaccati da militanti Talebani ma ad essere colpite sono state due abitazioni civili.
L'Italia partecipa a questo massacro con proprie truppe di terra violando la nostra costituzione, stiamo partecipando ad una guerra inutile e priva di senso, il cui fine, come avviene per la partecipazione alla "conquista della Libia" non è altro che accodarsi agli obbiettivi geopolitici decisi dai governi occidentali. Sarà per questo motivo che oggi nessun giornale italiano ha riportato la notizia. Nè quelli di Silvio, nè quelli di De benedetti

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Ballottaggi, trionfi a Milano a Napoli, in tutta Italia l'onda del centrosinistra






L'ULTIMA SPALLATA LA DAREMO IL 12 E13 GIUGNO 4 SI PER AFFONDARE IL GOVERNO DI OSSO MASTROSSO E CARCAGNOSSO



Ballottaggi, trionfi a Milano a Napoli

in tutta Italia l'onda del centrosinistra

L'urna premia i candidati dell'opposizione. Successi in decine di comuni. La sorpresa di Trieste e Cagliari. Poi Gallarate, Arcore, Novara, Grosseto, Crotone, Grosseto. Il Pdl si consola con Cosenza, Rovigo, Varese e Iglesias



di MATTEO TONELLI



ROMA - I numeri parlano chiaro. Dopo i successi di Bologna e Torino al primo turno, l'onda lunga del controsinistra fa sentite i suoi effetti in tutta Italia, con i candidati del centrodestra subiscono praticamente ovunque severe sconfitte. A Milano 1 Giuliano Pisapia riconquista la città dopo 18 anni di governo di centrodestra, mentre, a Napoli 2, Luigi de Magistris surclassa senza storia il rivale del Pdl, Gianni Lettieri. Insomma, con le sole eccezioni di Rovigo, Varese e Cosenza, il centrosinistra registra un'avanzata generalizzata in tutti i Comuni impegnati nei ballottaggi. Una tendenza netta: Novara, Trieste, Grosseto, Cagliari, Pordenone, Trieste, Crotone, per citare i Comuni maggiori a Nord come a Sud, segnalano il successo dei candidati di centrosinistra. E anche nei comuni più piccoli, come Casoria, Chioggia e Melfi, le cose non cambiano. Il bilancio dei comuni capoluogo vede il centrosinistra passare da 20 a 23 e il centrodestra scendere da 13 a 7.



Significativo il risultato di Cagliari dove il centrosinistra strappa il Comune al centrodestra: nel capoluogo isolano Massimo Zedda batte Massimo Fantola e conquista la poltrona di sindaco. A Trieste il centrodestra cede sia alla Provincia sia al Comune. Alla Provincia la presidente uscente Maria Teresa Bassa Poropat (Pd) si conferma e batte Giorgio Ret (Pdl). In Comune il Pd con Roberto Cosolini supera Roberto Antonione (Pdl).



Anche Novara passa del centrodestra al centrosinistra: Andrea Ballare' supera Mauro Franzinelli. A Grosseto Emilio Bonifazi (centrosinistra) si conferma sindaco, battendo il candidato del centrodestra Mario Lolini. A Varese, invece, il centrodestra resiste: Attilio Fontanaresta primo cittadino battendo Luisa Oprandi. A Cosenza il comune cambia bandiera. Il centrosinistra, che al primo turno si era diviso, perde e vede Mario Occhiuto diventare primo cittadino. A Rovigo successo e conquista del comune per il centrodestra: Bruno Piva batte Federico Frogato. Il centrosinistra, invece, conferma il comune di Pordenone (Pedrotti con il 60% dei voti), Rimini (Andrea Gnassi al 53,48%) e strappa Crotone al centrodestra (Peppino Vallone supera Dorina Bianchi).



Simbolica infine la vittoria del centrosinistra ad Arcore, a due passi da Villa San Martino, residenza del premier. Rosalba Colombo ha battuto Enrico Perego (che lascia la poltrona di sindaco). Ennesimo dispiacere per il Cavaliere. Altrettanto simbolica anche Gallarate, con la spaccatura tra Carroccio e Pdl al primo turno. Al ballottaggio si affrontavano il candidato del Pdl Massimo Bossi, e quello del centrosinistra Edoardo Guenzani, essendo rimasta esclusa la leghista Giovanna Bianchi Clerici. Dopo il primo turno la Lega era stata chiara e aveva dirottato i suoi consensi sul candidato democratico. Fallisce, invcece, la corsa solitara del Carroccio a Rho, nel milanese. Fabrizio Cecchetti ha dovuto lasciare il passo a Pietro Romano (Pd, Idv e Sel). Una sconfitta di misura, circa 500 voti, che consegna il sindaco di Rho al centrosinistra con il 50,80% contro il 49,20%. Il centrodestra (Udc-Pdl-Psda) strappa al ballottaggio al centrosinistra il sindaco di Iglesias con il 52,48% dei voti.

Provinciali. Il centrosinistra rimonta a Pavia e conquista la provincia strappandola al centrodestra. Daniele Bosone, ottiene il 51,2% dei consensi contro il candidato appoggiato da Pdl e Lega nord Ruggero Invernizzi con il 48,7%. A Vercelli, il candidato del centrodestra Carlo Riva Vercellotti ha battuto, all'ultimo voto, il candidato del centrosinistra,Luigi Bobba. A Macerata, invece, vince il candidato del centrosinistra Antonio Pettinari che batte Franco Capponi. Successo analogo anche a Trieste dove il centrosinistra conferma Maria Teresa Bassa Poropat. Reggio Calabria, invece, resta al centrodestra che conferma Giuseppe Raffa (52,66%). A Mantova, invece, vince il centrosinistra con Alessandro Pastacci (52,2%)


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giovedì 26 maggio 2011

Milano X Pisapia: in bici felici







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Milano X Pisapia: in bici felici



carnaval-fantasias: chiusura della campagna elettorale di Giuliano Pis...: "Èvento - Tutti voi che, come noi, avete un sogno, non potete mancare.

  Ora venerdì 27 maggio · 19.30 - 23.30 Luogo MILANO..."

Tutti voi che, come noi, avete un sogno, non potete mancare.

Saranno con noi:

Elio e le Storie Tese

Daniele Silvestri

Giuliano Palma & The Bluebeaters

Lella Costa

Paolo Rossi

Gioele Dix

Deborah Villa

presenta la serata Claudio Bisio.

Teniamoci per mano e prendiamoci Milano!

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mercoledì 25 maggio 2011

carnaval-fantasias: chiusura della campagna elettorale di Giuliano Pis...







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Milano X Pisapia: in bici felici



carnaval-fantasias: chiusura della campagna elettorale di Giuliano Pis...: "Èvento - Tutti voi che, come noi, avete un sogno, non potete mancare.

  Ora venerdì 27 maggio · 19.30 - 23.30 Luogo MILANO..."

Tutti voi che, come noi, avete un sogno, non potete mancare.

Saranno con noi:

Elio e le Storie Tese

Daniele Silvestri

Giuliano Palma & The Bluebeaters

Lella Costa

Paolo Rossi

Gioele Dix

Deborah Villa

presenta la serata Claudio Bisio.

Teniamoci per mano e prendiamoci Milano!

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ECOLOGIA: Il Governo in queste ore sta provando a bloccare i...





ECOLOGIA: Il Governo in queste ore sta provando a bloccare i...: "Il Governo in queste ore sta provando a Firma ora. Dobbiamo mobilitarci tutti per un futuro senza nucleare. . Ciao , dal rifugio anti-..."Firma ora. Dobbiamo mobilitarci tutti per un futuro senza nucleare.

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sabato 21 maggio 2011

Democracia Real Ya, la protesta arriva in Italia


 milano

Democracia Real Ya, la protesta arriva in Italia

Primo e provvisorio manifesto di proposte

Come risultato del consenso raggiunto nell'assemblea riunita il 20 di maggio 2011 in ACAMPADA SOL, e come risultato della raccolta e sintesi delle mille di proposte ricevute in questi giorni, abbiamo elaborato un primo elenco di proposte.
Ricordiamo che l'assemblea è un processo aperto e collaborativo. La seguente lista è provvisoria.

1 Cambio della Legge elettorale: liste aperte e con circoscrizione unica. I seggi ottenuti da ciascuna forza politica devono essere proporzionali al numero di voti.
2 Attenzione ai diritti basici e fondamentali raccolti nella Costituzione, come:
  • diritto a una casa degna, articolando una riforma della legge ipotecaria in cui la consegna della casa in caso di impossibilità di pagare cancelli il debito.
  • Sanità pubblica, gratuita e universale
  • Libera circolazione delle persone e rinforzo di una educazione pubblica e laica.
3 Abolizione delle leggi e delle misure discriminatorie e ingiuste come il Piano Bologna (università), la Legge di immigrazione e la legge Sinde (internet e copyright)
4 Riforma fiscale favorevole ai redditi più bassi, riforma delle imposte di patrimonio e successione. Introduzione della Tobin Tax, che tassa le operazioni finanziarie internazionali e abolizione dei paradisi fiscali.
5 Riforma delle condizioni lavorative della classe politica e abolizione della pensione vitalizia. I programmi e le proposte politiche dovranno avere carattere vincolante
6 Rifiuto e condanna della corruzione. Nuova legge elettorale che obblighi a presentare liste senza imputati o condannati per corruzione.
7 Una serie di misure per regolare le istituzioni bancarie e il mercato finanziario compiendo l'articolo 128 della costituzione, che determina che “tutta la ricchezza del paese nelle sue differenti forme è subordinata all'interesse generale”.
8 Reale svincolamento tra Stato e Chiesa, come stabilisce l'articolo 16 della costituzione.
9 Democrazia partecipativa e diretta, nella quale la cittadinanza sia parte attiva. Accesso popolare ai media di comunicazione, che dovranno essere etici e veraci.
10 Regolarizzazione dell'economia sommersa, e che i poteri dello stato controllino l'effettiva applicazione
11 Chiusura di tutte le centrali nucleari e promozione di energie rinnovabili e gratuite.
12 Recupero delle imprese pubbliche privatizzate
13 Effettiva separazione dei poteri esecutivo, legislativo e giuridico.
14 Riduzione della spese militare, chiusura immediata delle fabbriche d'armi e maggior controllo della forze dell'orine. Come movimento pacifista ci opponiamo alla guerra.
15 Recupero della memoria storica e dei capisaldi della lotta per la democrazia nel nostro stato
16 Trasparenza totale dei bilanci e del finanziamento dei partiti politici come misura per contenere la corruzione politica.


Spagnoli in piazza anche a Milano. Il presidio di solidarietà con la rivolta pacifica di Madrid è andato in scena nelle strade del centro con cartelli e slogan. Assieme a loro anche alcuni ragazzi italiani. "I problemi dei giovani spagnoli - hanno detto - non sono tanto differenti
Non si puo’ che prendere lezioni di attivismo civile da parte di questi gruppi di studenti e precari che partecipano a quest’onda di proteste, addirittura, al di fuori dei propri confini nazionali.Una protesta generatasi a causa della scarsa attenzione che il governo spagnolo dedica a tematiche importantissime all’interno di uno stato moderno, una disoccupazione giovanile in perenne crescita, gli affiti estremamente cari, sia per gli studenti che per un lavoratore che anche dopo tanti anni di sacrificio non riesce a fare il passo necessario per effettuare l’investimento della propria vita, un sistema pensionistico che va sempre più a friggersi.Tematiche che creano un legame naturale con la situazione che si sta venendo a creare nella nostra penisola, dove gli ultimi dati ISTAT risalenti primo Marzo 2011 attestano un tasso di disoccupazione giovanile (20/30) che sale al 29,4 %; ci seguono Ungheria (30,5%) Slovacchia (37,7%) e Spagna (43,1%).La Spagna poi ha una situazione politica non tanto diversa dalla nostra, un paese in cui la collusione e il malaffare fanno da sovrani .

In casa nostra, invece, i continui tagli nei settori chiave dell’economia, il parlamento bloccato per le vicende del premier, i teatrini della politica che non fanno altro che consumare l’ennesima ressa in onore del consenso, le continue gaf televisive, che non fanno altro che dimostrare come il paese sia amministrato da persone non qualificate, non fanno altro che metterci nelle condizioni di abbracciare quest’onda, e sperare che la rete ci aiuti a diffondere un po’ di quel senso della protesta civile e apartitica che ahimè in Italia viene un po’ a mancare, a causa delle continue strumentalizzazioni o dell’innata divisione del nostro popolo: tra Berlusconi si e Berlusconi no, tra Nord e Sud, tra destra estremamente berlusconiana e sinistra frammentaria. Insomma non si puo’ aspettare l’uomo della provvidenza, qui ci vogliono soluzioni, piani e proposte di lungo respiro che mettano in accordo le parti, quindi, ci vorrebbe anche un gran rumore da parte nostra.

Firenze, Piazza della Signoria – E sono proprio gli spagnoli, si spera, ad inaugurare, sull’ondata della civilissima protesta portata avanti in questi giorni a Porta del Sol, la scia di un nuovo movimento che trova la sua genesi nel malessere diffuso, soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione. Questi gruppi di ragazzi, nonostante la lontananza da casa, essendo prevalentemente studenti erasmus, vogliono far sentire le proprie voci anche a noi italiani, innalzando il loro urlo contro la precarietà.
Martin_Firenze
Video protesta di Firenze:
http://www.youtube.com/watch?v=Xvv843wFTkc



Milano – a partire dalle 19,30 un centinaio di giovani spagnoli ed italiani a loro solidali, si sono riuniti in Piazza Duomo per dire basta ad una precarietà che impedisce loro di pensare concretamente ad un futuro. La Piazza milanese, lascia intendere che questa protesta abbia tutte le potenzialità per riunirsi in un movimento compatto a livello nazionale. Movimento che non ha ancora un’identità ben precisa, come testimonia l’assemblea (verso le 21,30) nella quale si è evoluto il presidio di Piazza Duomo, ma che vanta già diverse proposte su come muoversi e su ciò che si vuole essere. Alcuni proponevano di dare contenuti politici a questa protesta ed è qui che il confronto sembra essersi acceso. Sarà pur vero che per essere uniti nella lotta studenti, precari e cittadini indignati debbano essere lontani dalle attuali politiche (contro le quali tra l’altro si schierano) ma il contenuto politico e la redazione di un manifesto politico del movimento sembra essere inevitabile se si vuole rivoluzionare questo sistema. Tutti sembravano invece essere uniti sulle tematiche alla base di questa protesta e sulle problematiche sulle quali informare. Ci sono tutti i buoni presupposti per una svolta epocale, se solo si mettessero da parte le piccole divisioni, in questo modo crescerebbero anche in numero le adesioni. Bisogna perciò partire dai punti in comune e lavorare in difesa degli stessi. Non dimentichiamo che “El pueblo UNIDO jamas serà vencido!”

Mappa dell'accampate nel mondo

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http://unpostoalsol.blogspot.com/

Siamo studenti precari che hanno la fortuna di vivere ciò che il movimento 15M sta creando qui a Madrid. Il nostro obiettivo è di raccontare ciò che sta succedendo in questi giorni in tutta la Spagna, con epicentro a Madrid. Lo faremo da Puerta del Sol utilizzando gli strumenti del Web 2.0, per fornire una visione differente da quella dei media ufficiali. Tutto questo coscienti di quanto la situazione italiana e la spagnola siano simili, e consapevoli che la loro lotta è la nostra lotta.


Rassegna stampa - 20 maggio 2001

Repubblica 


Repubblica Bologna

Rainews24

Il Fatto Quotidiano

La Stampa

Reuters Italia

Carta
“Plaza Catalunya”


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venerdì 20 maggio 2011

Via Padova è meglio di Milano , 21 - 22 maggio 2011


L'iniziativa

Il quartiere più multiculturale di Milano si apre, si “mette in mostra” e accoglie la città: intrattenimento, cultura, sport, gastronomia, convivialità e molto altro ancora, in una due giorni di eventi per tutti i gusti e per ogni età.
Il titolo “ Via Padova è meglio di Milano” Il titolo della festa è la frase di un bambino. Partecipava al laboratorio di didattica e arte contemporanea “Città d’arte” , in cui era prevista anche una visita guidata ai segreti di via Padova. Quando gli chiesero che idea si era fatto di questa via ci pensò un po’ su e poi disse “Via Padova è meglio di Milano”.
Chi siamo L'ente promotore del progetto è il Comitato Vivere in Zona 2, nato nel 2008 e composto da persone di diverso orientamento politico che condividono progetti, proposte, idee per la risoluzione dei problemi presenti sul territorio e nel contempo si impegnano per la valorizzazione delle potenzialità che lo contraddistinguono.
Il Comitato, costituitosi in Associazione riconosciuta nel gennaio 2010, è il soggetto capofila di una cordata di 50 realtà che lavorano in rete per questo progetto: Amici Casa della Carità/Terre ospitali, La Città del Sole/Amici del Parco Trotter, Assab One, Ambulatorio popolare di via dei Transiti, ANPI, Associazione AB, Associazione Amici di Camilla, Associazione culturale boliviana, Associazione Durchblick, Associazione Insieme nelle Terre di Mezzo, Associazione ArtiGirovaghe, Associazione culturale Villa Pallavicini a.p.s., Associazione Genitori Scuola Elementare di Via Russo, Associazione Sportiva G.a.N., ASD S. Gabriele Basket, Associazione sportiva S. Giovanni Crisostomo, Biblioteca civica, Casa della Cultura Islamica, Casa Editrice Terre di Mezzo, Comin cooperativa sociale, Comitato Vivere in zona 2, Emergency zona 2/3, La Saletta, Legambiente, Liceo artistico Caravaggio, Orchestra di via Padova, OZeventi, Parrocchia S. Basilio, Parrocchia S. Giovanni Crisostomo, Parrocchia S. Giuseppe, Periodico Martesana Due, Polo Start 1, Scout Agesci, Scuola della Casa del Sole, Scuola di via Russo, Scuola di via Cesalpino, Sitart, Teatro La Madrugada, Teatro Officina, Teatro Gioco Fiaba, Tempo per l’infanzia, Terre di mezzo,UVI.
I fondamenti dell'iniziativa Il Comitato ha sempre lavorato con un approccio progettuale e propositivo con la presunzione di non agitare emergenze, ma di concorrere a risolverle; è orientato a lavorare per integrare e sostenere quanto di positivo le realtà associative e istituzionali fanno, per migliorare la qualità della vita di chi vive e lavora nella Zona 2.
Attraverso una serie di ricerche, l'organizzazione di convegni e iniziative culturali, la realizzazione di interviste e documentari, il Comitato ha contribuito a mettere in luce la rilevanza del fenomeno migratorio nella zona; la grande risorsa educativa rappresentata dalle scuole; l’importanza economica di Via Padova, che ormai costituisce una realtà economica integrata e multietnica; lo stato dell’arredo urbano, le situazioni di degrado fisico e abitativo, la presenza di situazioni dove il problema della sicurezza è molto evidente.
Questo approccio costituisce il fondamento dell'azione proposta nel progetto di “festa di quartiere aperta alla città”, un momento per conoscere le risorse umane, culturali, economiche che fanno di via Padova un importante laboratorio multietnico, socialculturale, con risorse umane e materiali disponibili e non pienamente utilizzate o talvolta ignorate.
Obiettivi
  • offrire un’immagine positiva della via presso la popolazione italiana e straniera;
  • favorire l’incontro e la collaborazione delle realtà che in vario mondo lavorano per il benessere dei cittadini della zona;
  • fornire stimoli, perché l’amministrazione comunale e zonale assuma un ruolo di regia di progettazione condivisa e positiva per la valorizzazione del territorio;
  • coinvolgere e sensibilizzare gli abitanti degli altri quartieri, perchè (ri)scoprano questa parte di città così ricca di risorse ambientali, culturali ed educative a disposizione di tutti.

 http://www.meglioviapadova.org/it/pages/static/name/iniziativa
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PC: TV , Sky si appresta a chiudere Current TV



PC: TV , Sky si appresta a chiudere Current TV , versi...: " Sky si appresta a chiudere Current TV versione italiana del canale di Al Gore Current TV ha ricevuto una comunicazione da parte de..."

SKY, decisione shock: Current verrà cancellata
Al Gore ospite da Michele Santoro ad Annozero per la libertà di informazione
Sky ribalta la decisione di trasmettere il canale di Al Gore e si appresta a cancellare il solo canale di Informazione Indipendente in Italia


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giovedì 19 maggio 2011

- LAVORO -: Laureata in… Isola dei cassintegrati





Una giovane studentessa, Iris Soma, classe 1985, si è laureata in Scienze Politiche alcuni giorni fa scegliendo il



- LAVORO -: Laureata in… Isola dei cassintegrati: "Laureata in… Isola dei cassintegrati . compra,vendi,fatti pubblicità,inserisci gratis i tuoi annunci su pubblistor.it . Una giova..."


 http://www.isoladeicassintegrati.com/


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mercoledì 18 maggio 2011

Madrid 15.05 , Democracia Real Ya , oltre 30mila in piazza




Madrid 15.05 - Book Block "Juventud sin futuro y sin miedo", oltre 30mila in piazza

 http://bambuser.com/channel/Sdandres/broadcast/1666291

http://yfrog.com/h78qvsrj

https://www.facebook.com/DRYbizkaia?sk=wall


Giornata di mobilitazione in tutta la Spagna, migliaia in piazza contro il governo e la crisi. "Toma la calleel 15 de mayo, sin futuro y sin miedo" dicono gli striscioni che hanno aperto la manifestazione studentesca, che ha rilanciato la pratica del book block, lanciata a Roma nell'autunno e ripresa a Londra,in Olanda, in Austria e adesso anche in Svezia. Migliaia di giovani e studenti hanno chiesto welfare, reddito, esprimendo radicale contrarietà ai tagli e alle politiche di austerityche stanno colpendo con forza anche la Spagna. "Violencia es cobrar 600 euros" dice un cartello alla manifestazione di Madrid, decine di migliaia in piazza (oltre trentamila) nella giornata di mobilitazione di Democracia real ya! e Juventud sin futuro. Cortei in decine di città, cariche e pestaggi violenti della polizia a Madrid, diversi feriti e 24 arresti.
Una manifestazione che rilancia le mobilitazioni di studenti e precari che già il 7 aprile avevano riempito le piazze lanciando la mobilitazione della rete Juventud sin futuro, un'esperienza composita che raccoglie collettivi, reti studentesche e precarie di tante città della Spagna e che attraverso facebook si èdiffusa in maniera capillare.
A breve comunicati, report multimediali e considerazioni da parte di Juventud sin Futuro da Madrid.

Lo chiamano già il Movimento 15-M. Sembrava uno sfogo di giovani unitisi attraverso la rete, destinato ad estinguersi nella marcia di domenica 15 maggio in 40 città spagnole e, invece, politici e media stanno ora osservando con attenzione quanto stia accadendo nelle Piazze.

E visto che, fatte le dovute differenze, fu proprio una piazza a scatenare le rivolte della Primavera Araba (Tahrir al Cairo), se la cosa tiene …
Dopo lo sgombero di Plaza del Sol a Madrid (all’alba di martedì 17), migliaia di persone hanno cominciato ad affluire nella piazza nel tardo pomeriggio e circa 2.000 vi sono restate per la notte (questa volta senza intervento della polizia).
Contemporaneamente, in altre città si sono avute manifestazioni parallele: Comunità Valenciana (300 persone a Valencia e 150 ad Alicante); Paesi Baschi (300 persone a Bilbao); Galizia (Santiago, Vigo, Coruña, 300); Aragon 300 giovani; Andalusia (un migliaio a Siviglia un centinaio a Granada e Malaga).
A Barcellona, 200 attivisti hanno passato la loro prima notte all’addiaccio sulla “mitica” stella di Plaça Catalunya
Chi sono? Si riuniscono attorno alla piattaforma “Democracia Real Ya”, un gruppo di Madrid, aggregatosi in Facebook e twitter e che, con tutta la forza delle reti sociali, sta espandendosi in tutta Spagna. Barcellona ha, naturalmente risposto alla chiamata con “interesse”. Si dichiarano apartitici (non c’è nessun simbolo di partito nelle piazze) e asindacali. Ricordano per certi versi il Movimento 5 stelle in Italia. Attaccano la “partitocrazia” spagnola (sia di destra che di sinistra), chiamandola: “PPSOE”, un acronimo forgiato dalle sigle dei sue principali partiti PP (destra) e PSOE (sinistra). Sono giovani, disoccupati o milleuristi (con contratti precari), casalinghe immigrati e gente rimasta senza casa (che non possono più pagare il mutuo bancario, perché disoccupati). È un movimento molto eterogeneo, alcuni sono no global, altri no.
Cosa chiedono?Una “vera” Democrazia. Protestano nei confronti dell’insensibilità dei politici. Non esprimono idee concrete, ma un malessere nei confronti di una situazione che in Spagna sta diventando insostenibile. Sono “indignati” per come si sta affrontando qui la crisi. Reclamano uno Stato Sociale, che in Europa, ora come ora, e grazie al “patto di stabilità”, è in pericolo.
Come procedono: ogni giorno alle 20 pensano di effettuare una manifestazione pacifica a Madrid (Plaza del Sol), a Barcelona (Plaça Catalunya) e in tutte le altre città, almeno fino alle elezioni.
Con quello che sta succedendo in Spagna – quasi 5 milioni di disoccupati, di cui il 45% sono giovani; persone senza casa a causa delle speculazioni finanziarie, economia in ginocchio – il senso di malessere si sta espandendo, soprattutto nelle fasce più giovani che vedono compromesso il loro presente e il loro futuro.
I partiti paiono stare a guardare, preoccupandosi soltanto delle ripercussioni elettorali del movimento. Ma non è questa la problematica principale, il che dimostra che non hanno capito nulla.
Più che logico, dunque, che i cittadini comincino a “muoversi”.
Il sito del gruppo che ha lanciato l’idea:
democraciarealya.es/
facebook.com/democraciarealya
A Barcellona: http://www.facebook.com/event.php?eid=199787633376457


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AL QAEDA , SAIF AL ADEL SUCCESSORE DI BIN LADEN


AL QAEDA: SAIF AL ADEL SUCCESSORE DI BIN LADEN



La Cia per mesi ha spiato la villa-bunker di Osama bin Laden ad Abbottabad, prima di compiere il blitz, usando sofisticati droni invisibili ai radar che volano ad alta quota: lo scrive oggi il sito del Washington Post, citando fonti dell’ Amministrazione Usa. Lo scopo era di raccogliere il maggior numero di informazioni, ma non si sarebbe potuto usare un drone, ha detto una fonte, ‘perche’ i pachistani l’avrebbero visto subito”.Intanto, la Cnn riferisce che sarebbe un ex ufficiale delle forze egiziane, Saif al Adel, il successore ad interim di Bin Laden dentro la gerarchia di Al Qaeda. Ludovico Carlino, esperto di terrorismo internazionale presso l’univeristà Juan Carlos di Madrid ci illustra il curriculum del presunto nuovo capo dell’organizzazione islamista radicale. Ascolta

LA MORTE DI BIN LADEN: ANALISI E VALUTAZIONI



Dopo la notizia della morte di Osama Bin Laden, comunque ancora avvolta da numerosi dubbi, sale il timore di possibili rappresaglie. Proprio dal Pakistan, dove il capo di Al Qaeda si nascondeva nella città di Abbottabad, giunge l’ammonimento dei talebani pakistani, che minacciano di “attaccare obiettivi americani e il governo di Islamabad” per vendicare l’uccisione. Anche il capo della Cia, Leon Panetta, ha detto che “quasi certamente” Al Qaeda cercherà vendetta. “Osama Bin Laden è morto. Ma Al Qaeda è ancora in vita”, ha dichiarato Panetta. Secondo Hamid Gul, ex numero uno dell’Isi, il potentissimo e ambiguo servizio segreto militare pakistano, sarà Ayman Al Zawahri a prendere il posto di Bin Laden. Sulla testa del medico egiziano, già vice di Bin Laden, ma spesso considerato il vero leader di Al Qaeda, pesa al momento una taglia da 25 milioni di dollari posta dall’Fbi. Hamid Gul ha poi spiegato che, “con questo colpo, Barack Obama può avviare la sua campagna elettorale argomentando di avere risolto il principale problema che aveva portato le truppe statunitensi in Afghanistan. Per il Pakistan -ha concluso Gul- giungono invece momenti molto difficili, perché gli Stati Uniti cercheranno di destabilizzarlo per prendere il controllo del suo arsenale nucleare”. Fonti statunitensi sostengono comunque che il test del dna avrebbe confermato al 99,9% che il cadavere era realmente quello di Bin Laden.
L’analisi di Ludovico Carlino, dottorando presso l’università di Madrid in analisi e prevenzione del terrorismo internazionale e esperto di Al Qaeda. Ascolta
Le valutazioni dell’americanista Lucio Manisco. Ascolta
Sempre Manisco sulle reazioni e eventuali rappresaglie delle cellule di Al Qaeda nei confronti degli . Ascolta
La scheda su Bin Laden e al Qaeda di Anna Vanzan. Ascolta

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Un francobollo per celebrare i 50 anni di Amnesty International


Un francobollo per celebrare i 50 anni di Amnesty International



Un francobollo per celebrare i 50 anni di Amnesty International


Dal 28 maggio sarà in vendita a 60 centesimi il francobollo che celebra l'impegno, ormai cinquantennale, di Amnesty International.

Autoadesivo, è prodotto in tre milioni e seicentomila esemplari raccolti in fogli da quarantacinque. La vignetta riproduce il logo del sodalizio e la scritta "50 anni per i diritti umani", mentre sul fondino sono ripetute a tappeto parole, come prigionieri di coscienza, tortura, rifugiati, discriminazione, crimini di guerra, bambini soldato, commercio di armi, povertà, pena di morte e violenza sulle donne, "che indicano gli obiettivi altamente umanitari perseguiti".

Lo "Spazio Filatelia" Piazza San Silvestro, 20 - Roma utilizzerà, il giorno di emissione, l'annullo speciale realizzato a cura della Filatelia di Poste Italiane. Il francobollo e i prodotti filatelici saranno posti in vendita presso gli Uffici Postali, gli Sportelli Filatelici del territorio nazionale, gli "Spazio Filatelia" di Roma, Milano,Venezia, Napoli, Trieste, Torino e sul sito www.poste.it.

"Un giorno del 1961, in Portogallo, due studenti alzarono in aria i loro calici di vino per brindare alla libertà in un paese, tra i molti, dove la libertà non esisteva. Per questo semplice gesto, furono arrestati"- ricorda la presidente della Sezione Italiana di Amnesty International, Christine Weise, cui è dovuto anche il bollettino illustrativo che accompagnerà il francobollo.

"Venuto a conoscenza del fatto, il 28 maggio del 1961, l'avvocato inglese Peter Benenson lanciò dalle colonne del quotidiano di Londra The Observer un 'appello per l'amnistia': il suo articolo 'I prigionieri dimenticati' raccontava la vicenda dei due giovani portoghesi e di altri che, come loro, in altri Paesi, erano stati arrestati solo per aver espresso le loro opinioni". Sono passati 50 anni da quella campagna mondiale che accese i riflettori sui prigionieri dimenticati del pianeta. "Da allora il mondo è cambiato e Amnesty International, l'associazione nata dall'idea di Benenson, è stata ed è ancora parte attiva di questo cambiamento. E quella candela accesa è il suo simbolo"- ha aggiunto Weise.

I risultati ottenuti "sono il frutto dell'impegno di chi dedica il proprio tempo alla difesa dei diritti umani, contribuendo a sostenerla concretamente. Amnesty International è un movimento autofinanziato, che vive solo grazie alle iscrizioni e alle donazioni del pubblico. Ecco perché, questo prezioso francobollo è uno strumento importante per aiutare Amnesty International a essere, nei prossimi 50 anni, ancora più forte" - ha concluso Weise.

http://www.amnesty.it/francobollo-per-celebrare-50-anni-amnesty-international


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BUON COMPLEANNO NOSTRO AMATO GIUDICE FALCONE

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BUON COMPLEANNO NOSTRO AMATO GIUDICE FALCONE! NEL CUORE,SEMPRE!!!
Giovanni Falcone
(Palermo, 18 maggio 1939- 18 maggio 2011) - 
La mafia non è affatto invincibile. È un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha avuto un inizio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.!
(Giovanni Falcone)


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24 ore per fermare il bavaglio alla TV


Cari amici,

Fra 24 ore il Parlamento potrebbe votare nuove regole che mettono in pericolo l'indipendenza del giornalismo della tv pubblica. Difendiamo il pilastro della nostra democrazia: inondiamo i parlamentari di messaggi in difesa della libertà d'informazione!


Lontano dai riflettori, domani il Parlamento potrebbe definitivamente votare la legge bavaglio alla tv, che metterebbe in grave pericolo la libertà d'informazione nel nostro paese.

Con ben 70.000 firme, una consegna d'impatto e migliaia di telefonate, qualche mese fa siamo riusciti ad affossare la legge bavaglio alla tv, che avrebbe messo in seria difficoltà indagini giornalistiche contro la corruzione e il malgoverno e avrebbe trasformato l'informazione tv in un presidio governato dai partiti. Ma con un blitz pochi giorni fa i parlamentari berlusconiani sono riusciti a imporre la votazione di questa legge. Se passerà, la nostra democrazia ne uscirà seriamente indebolita.

Ci rimangono solo 24 ore - vinciamo anche questa volta! I parlamentari si riuniranno da oggi alle 14 e potrebbero votare già domani: inondiamoli di messaggi per chiedere loro di votare contro la legge bavaglio! Clicca sotto e inoltra l'appello a tutti:

http://www.avaaz.org/it/no_bavaglio_tv/?vl

Il cosiddetto Atto d'indirizzo sul pluralismo darebbe un potere enorme ai dirigenti della Rai nominati dai partiti d'imbavagliare i giornalisti della tv pubblica. Le nuove misure lascerebbero i giornalisti senza alcuna protezione legale, dissuadendoli così dal compiere il loro lavoro d'inchiesta, che sarebbe schiacciato dalla minaccia di azioni legali dei poteri forti. Inoltre i politici imporrebbero a ogni trasmissione un doppio conduttore, una contro-satira e ospiti scelti da tutti i partiti politici. Il risultato sarebbe l'eliminazione di fatto della linea editoriale dei programmi, che diventerebbero così megafoni per i messaggi elettorali dei partiti.

Nonostante l'incredibile opposizione che si è scagliata contro questa legge, i parlamentari della maggioranza sono riusciti a inserirla nuovamente nell'agenda grazie a un ricatto: si sono rifiutati di votare il regolamento per i programmi d'informazione sui referendum di giugno, negando così il diritto d'informazione dei cittadini, finché l'opposizione non ha accettato in cambio di mettere ai voti la legge bavaglio alla tv. Ora, se queste nuove regole dovessero passare, un velo pesante di censura cadrebbe in maniera permanente sull'informazione televisiva, indebolendo così uno dei punti chiave della nostra democrazia.

Assediato da scandali sessuali e da processi per corruzione, Berlusconi sta facendo di tutto per rimanere saldo al potere attraverso il controllo e la manipolazione dell'informazione. Ma i sondaggi lo danno ai minimi storici, e per la prima volta l'opposizione potrebbe batterlo. I recenti risultati delle elezioni amministrative segnano per lui una grossa sconfitta, che potrebbe anche minare il futuro del suo governo.

In questo momento di crisi, Berlusconi farebbe qualunque cosa per manipolare l'informazione a suo vantaggio. Ma il potere dei cittadini ora è più forte che mai. Sta a noi difendere tutti insieme le nostre libertà e l'indipendenza dei media. Ci rimangono solo 24 ore: manda un messaggio ai parlamentari per chiedere di votare contro le nuove regole bavaglio e inoltra questo messaggio a tutti:

http://www.avaaz.org/it/no_bavaglio_tv/?vl

Abbiamo già dimostrato che insieme possiamo vincere importanti sfide: lo scorso anno una mobilitazione dei cittadini mai vista prima ha fermato l'adozione della legge bavaglio, che avrebbe messo in pericolo la libertà di stampa e l'abilità dei magistrati di condurre indagini fondamentali. Se rimaniamo uniti saremo più potenti di qualunque alleanza fra poteri forti organizzati: mettiamoci insieme dalla parte di un'informazione indipendente e pluralista e di un governo responsabile.

Con speranza e determinazione,

24 ore per fermare il bavaglio alla TV!

Invia il messaggio pre-compilato sotto, o cancella il testo e scrivine uno tuo. Ricorda però di essere educato!
Avaaz.org protegge la tua privacy e ti tiene informato su questa e altre campagne simili.

Recenti firmatari della petizione

  • adesso
    giulio de la pierre, Italia
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36,279
36,279 hanno mandato un messaggio. 30.000 nelle prime 6 ore! Aiutaci ad arrivare a 50,000

Lontano dai riflettori, domani il Parlamento potrebbe definitivamente votare la legge bavaglio alla tv, che metterebbe in grave pericolo la libertà d'informazione nel nostro paese.

Con ben 70.000 firme, una consegna d'impatto e migliaia di telefonate, qualche mese fa siamo riusciti ad affossare la legge bavaglio alla tv, che avrebbe messo in seria difficoltà indagini giornalistiche contro la corruzione e il malgoverno e avrebbe trasformato l'informazione tv in un presidio governato dai partiti. Ma con un blitz pochi giorni fa i parlamentari berlusconiani sono riusciti a imporre la votazione di questa legge. Se passerà, la nostra democrazia ne uscirà seriamente indebolita.

Ci rimangono solo 24 ore - vinciamo anche questa volta! I parlamentari si riuniranno da oggi alle 14 e potrebbero votare già domani: inondiamoli di messaggi per chiedere loro di votare contro la legge bavaglio! Manda il tuo messaggio a destra e inoltra l'appello a tutti.

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martedì 17 maggio 2011

GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA




GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA


Per il quarto anno si celebra oggi la Giornata Internazionale contro l'Omofobia, promossa dal 2007 ogni 17 maggio dall'Unione Europea. In tutto il continente, ma anche in altri paesi, si susseguono oggi iniziative di sensibiliizzazione contro l'intolleranza verso ogni orientamento sessuale
L'idea fu di Louis-George Tin, docente dell'l'Ecole de Hautes Etudes en Science Sociales di Parigi, autore nel 2003 di un "Dizionario dell'omofobia". Nel 2005 organizzò la prima Giornata contro l'Omofobia, a quindici anni dal giorno in cui l'OMS rimosse l'omosessualità dalla sua lista delle malattie mentali. Due anni dopo arrivò il riconoscimento del Parlamento di Strasburgo.
L'anno scorso la campagna si concentrò sul tema della transfobia. Quest'anno obiettivo della giornata è chiedere ai leader religiosi di dichiarare pubblicamente cosa pensavo della violenza contro lesbiche, gay, bisessuali e transgender.

"Nel mio paese, la sessualità è un crimine"In Francia, oggi, il quotidiano Liberation pubblica sul suo sito un diaporama sonoro tratto da Les Condamnés, una ricerca del giornalista e fotoreporter Philippe Castetbon. Castetbon, iscrivendosi a siti internet di incontri tra omosessuali, ha raccolto testimonianze e autoritratti fotografici da settantotto paesi in cui l'omosessualità è fuorilegge, vite dominate dalla paura in società in cui esplicitare il proprio orientamento non eterosessuale può costare il carcere o la vita.
Il giornalista francese presenterà Les Condamnés alle Librerie Feltrinelli di Pisa il 4 giugno, nell'ambito della Fiera del Libro Lgbt.

Incontro al QuirinaleIl presidente della Repubblica riceverà oggi i rappresentanti di alcune associazione che si battono contro l'omofobia. Sarà anche l'occasione per consegnare personalmente al capo dello Stato la documentazione circa l'iniziativa promossa insieme al portale Gay.it affinché sia conferito ad una ragazza di Napoli, Maria Luisa Mazzarella, un riconoscimento al valore civile per aver rischiato la vita nel difendere un amico omosessuale da un'aggressione omofoba avvenuta lo scorso anno nella piazza centrale della città nell'indifferenza dei passanti. L'appello, promosso dal portale Gay.it insieme all'associazione Certi Diritti, è stato firmato da 12.300 cittadini, tra questi molte personalità della cultura e dello spettacolo
 Arcigay ha annunciato iniziative in cinquanta città italiane.


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A Milano come a Napoli il popolo si è riappropriato della sovranità



A Milano come a Napoli

il popolo si è riappropriato della sovranità


Coi risultati delle amministrative 2011 al primo turno, quel popolo di cui spesso Berlusconi si è fatto scudo per giustificare ogni sorta di forzatura delle leggi e dell’etica a suo vantaggio, si è vergognato. Si è ripreso quel consenso che Berlusconi ha usato malamente per scriversi le leggi che gli occorrono, per disegnarsi uno Stato su misura, per assicurarsi la compagnia di svampite compiacenti nominate in cariche rappresentative, per impedire ai giudici di fare giustizia, per condoni preludio di sciagure, per barattare l’opacità nelle sue liste, per le promesse non mantenute, per il mercato del trasformismo. A Milano come a Napoli il popolo si è riappropriato della sovranità e gli ha messo nell’urna un legittimo impedimento all’abuso, ricordandogli che si governa nell’intersse del popolo e non per il proprio vantaggio. Gl’ha insegnato che col denaro si possono comprare i voti dei deputati ma non il giudizio e l’onorabilità dei lavoratori. Gl’ha insegnato che il denaro è un mezzo per sopravvivere e non un fine per vivere. Infine gl’ha spiegato che d’Italia ce ne una e che non è consentito svenderla per fare affari e non è permesso tenerla divisa per ricattarla.


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Sardegna , Referendum, il 97,64 per cento dice no al nucleare

CAGLIARI

Referendum,

 

il 97,64 per cento 

 

dice no al nucleare




Lo spoglio è già arrivato a un quarto delle schede e il risultato che emerge è schiacciante: il 97,64 per cento dei sardi è contrario al nucleare. L'affluenza definitiva è del 59,34 per cento



CAGLIARI. Si profila una vittoria schiacciante degli elettori contrari al nucleare nel referendum consuntivo in Sardegna: il 97,64% dei sardi andati alle urne per il referendum regionale sul nucleare, votando sì si è detto contrario votando all'installazione di centrali nucleari e allo stoccaggio di scorie radioattive in tutto il territorio della Sardegna. E' il dato parziale diffuso dalla Regione su 1.368 sezioni scrutinate, pari a poco più del 75 per cento delle 1.820 complessive in Sardegna. A favore della presenza di centrali atomiche nell'isola si è espresso votando no, invece, il 2,35 per cento dei sardi.



Ha fatto registrare un'affluenza record il referendum consultivo regionale sul nucleare in Sardegna. Il dato definitivo delle 15, alla chiusura dei seggi, sfiora il 60%: 877.982 mila sardi, pari al 59,34% degli aventi diritto, è andato infatti a votare. Secondo il servizio elettorale della Regione sarda, si tratta della più alta affluenza ad un referendum promosso nell'isola.



Questi i dati scorporati: in provincia di Cagliari si è recato alle urne il 61,39% degli elettori, nel Nuorese il 59,12%, nell'Oristanese il 57,83%, nel Medio Campidano il 61,59%, nella provincia di Carbonia-Iglesias il 65,91%, in provincia di Sassari il 59,34%, in Ogliastra il 58,67%, nella provincia di Olbia-Tempio il 56,73%



16 maggio 2011


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