Le Carte Parlanti

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Mundimago

mercoledì 3 aprile 2013

PERCHE' DEL NO ALLA FIDUCIA A BERSANI



I PERCHE' DEL NO ALLA FIDUCIA A BERSANI

Perché di reddito di cittadinanza non ne ha mai parlato finchè non l’ha tirato fuori il M5S
Perché non ha mai fatto una serie legge anticorruzione
Perché non ha mai abolito il finanziamento ai giornali
Perché ha approvato l’IMU
Perché non ha mai abolito le provincie
Perché ci ha regalato la tassa da 4 miliardi servita a pagare i conti di Monte dei Paschi di Siena
Perché non ha mai fatto la legge sul conflitto di interessi
Perché ha votato e difeso ratifiche di trattati come il Fiscal Compact e il Mes
Perché si sono accorti solo dopo venti anni che una legge del '57 rende incandidabile qualcuno
Perchè è quello di: “I rimborsi elettorali ci vogliono, se no non sopravviviamo.”
Perché il Tav e’ il progresso...
Perché copia le parlamentarie ma riserva i posti chiave per le solite Bindi & Co.
Perché è quello di "abbiamo una banca",
Perché è quello di Prodi che ci ha portato nell'Euro
Perché "il Lodo Alfano non e’ un nostro problema, non e’ la priorita’"
Perché é quello dell'indulto...
Perché non ha cancellato le leggi ad personam
Perché ha contribuito al finanziamento delle missioni di “guerra”
Perché i bombardieri f35 servono per le missioni di pace...
Perché Violante che asseriva candidamente in aula che Berlusconi sapeva che non sarebbero state toccate le sue televisioni sta nel suo partito
Perché non ha mai fatto una legge sul conflitto d interessi
Perché è complici della "Bicamerale" e di aver fatto da stampella a Berlusconi in tutto questi anni
Perché 32 parlamentari del PD erano assenti quando si votava la fiducia x lo scudo fiscale, ne bastavano 20
Perché non hanno mai cambiato la legge elettorale né reintrodotto la preferenza
Perché ha avallato le politiche a-sociali del governo Monti
Perché hanno detto si' alle pensioni a 67 anni
Perché Bersani si scagliò contro l’ordine dei medici dell’Emilia, rei di aver chiesto una moratoria sulla costruzione di nuovi inceneritori
Perché ha sostenuto la gestione privata dell'acqua, dei rifiuti e del trasporto pubblico a favore di investitori privati e a discapito dei cittadini
Perché ha collaborato alla sottrazione di risorse alla scuola pubblica, mantenendo i finanziamenti alla scuola privata


Perché: 
Non puoi risolvere un problema 
con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo
 (A. Einstein)


 Non c'è pace nel Movimento 5 Stelle dove stavolta, secondo quanto si apprende, la grana riguarda il capogruppo grillino al Senato Vito Crimi, il quale ieri sera su Facebook, alle undici di sera, ha messo nero su bianco parole inequivocabili che hanno creato un putiferio. Con tanto di smentita oggi di Beppe Grillo sul suo blog.

Le parole incriminate scritte da Crimi erano quasi un via libera a Bersani, seppur sfiduciato. «Forse poteva essere intrapresa una strada mai percorsa prima - scrive Crimi - e cioè di affidare il governo a Bersani che con i suoi ministri poteva presentarsi al Parlamento e qualora non avesse ricevuto la fiducia poteva continuare, alla stregua dell'attuale governo Monti, senza la fiducia ma solo per gli affari ordinari. Almeno sarebbe stato rappresentativo di una maggioranza relativa e non di una strettissima minoranza come il governo Monti in regime di prorogatio».

In pratica, ha sostenuto, sarebbe stato meglio un governo Bersani piuttosto che l'attuale governo Monti. Grillo ha postato sul suo blog un chiarimento della linea di M5S ribadendo il no a una fiducia a qualunque governo, politico o pseudo-tecnico. E ha sostenuto: «Bersani non è meglio di Monti, è semplicemente uguale a Monti, di cui ha sostenuto la politica da motofalciatrice dell'economia».

Punto e basta. Il leader 5 Stelle ha "sfiduciato" in questo caso il suo capogruppo al Senato. Ma secondo quanto viene riferito in ambienti grillini, non è solo Grillo ad essersi irritato ma anche molti dei suoi. Il problema, spiegano, è che bisogna "tarare" la comunicazione a 5 stelle. «Stavolta Crimi dovrebbe smentire se stesso», racconta un esponente grillino, dal momento che è stato lui a scrivere di suo pugno queste parole e non può prendersela con la stampa, come è già accaduto in passato. Alcuni però credono nella sua buonafede: «In realtà si è solo incartato con le parole», sostengono.

ULTIMISSIME

Alessandro Di Battista

Diamo qualche info importante ragazzi. Da quando siamo entrati in Parlamento abbiamo chiesto a gran voce di iniziare a lavorare il prima possibile, ovvero di far partire il lavoro nelle Commissioni (le commissioni sono dei picco
li parlamenti dove si discute delle leggi che alla fine arrivano in aula). Ci hanno dato degli irresponsabili ("prima bisogna fare il Governo") degli stupidi ("e come si fa a lavorare senza Governo?") e degli ignoranti ("la costituzione non lo prevede"). Abbiamo insistito e avevamo ragione. Anche Napolitano (prima di presentarci l'orribile lista dei saggi per caso - molti dei quali berlusconiani inconsapevoli, altri consapevolissimi) ci ha dato ragione. E ci da ragione anche l'art. 72 della costituzione che dice che le commissioni devono essere “composte in modo da rispecchiare la proporzione dei gruppi parlamentari”. Questa, evidentemente, e' una condizione attualmente esistente. La Costituzione non dice da nessuna parte che prima di aprire le commissioni va formato un Governo. Poi ci da ragione la storia, nessun giornalista (se qualcuno lo ha fatto chiedo scusa) ha citato dei precedenti ma lo facciamo noi: nel 1976, nel 1979 e nel 1992 si è proceduto alla formazione delle commissioni parlamentari prima che il governo fosse nominato ed entrasse nel pieno dei suoi poteri. In particolare nel 1979 le commissioni furono convocate il 10 luglio, l’incarico per la formazione del governo fu affidato il 4 agosto e il dibattito parlamentare per la sua formazione si concluse il 12 agosto. Nel 1992, invece, le date furono le seguenti: convocazione delle commissioni il 17 giugno, incarico il 28 giugno, conclusione del dibattito parlamentare, con conseguente fiducia, il 4 luglio. CHIARIAMOCI, il Governo è un soggetto ed un interlocutore istituzionale fondamentale per il processo legislativo e l’attività delle Commissioni, in assenza dello stesso, è di fatto estremamente limitata. Ciononostante intanto PARTIAMO, portiamoci avanti con il lavoro, produciamo leggi, si puo' fare. Noi lo chiediamo da tempo, ora inizia a chiederlo anche SEL e oggi, in Transatlantico (la bella sala rettangolare di Montecitorio davanti alle porte di accesso all'Aula) ho parlato con diversi deputati e deputate del PD che mi hanno detto di essere d'accordo. E allora avanti, siete giovani anche voi, tirate fuori il coraggio e pretendete dalla Presidente Boldrini di aprire i lavori in commissione immediatamente. Buona notte ragazzi, stacco e mi riposo un po'. A riveder le stelle!



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