Le Carte Parlanti

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Mundimago

domenica 16 giugno 2013

Turchia : piazza Taksim , gezipark






Turchia, il pianista eroe della protesta.

http://occupygezipics.tumblr.com/

sgomberati #gezipark e piazza #taksim ieri sera!! 
L'assalto e la repressione di polizia, forze dell'ordine ed esercito, con centinaia di lacrimogeni e idranti, ieri sera ha sgomberato l'acampada di#geziparki!! il governo ha bloccato tutta la rete del trasporto pubblico della città. centinaia di autobus hanno accerchiato piazza taksim per trasportare oltre i mille fermati nella piazza. La polizia ha sgomberato con la violenza le decine di presidi medici autorganizzati nelle tende e negli hotel attorno alla piazza. Durante la notte centinaia di mobilitazioni in tutta la Turchia e una grande manifestazioni sul ponte sul bosforo. Stamattina ancora violenza e scontri a Istanbul, Ankara e in tutte le pricipali città della Turchia. Alle 16 è stata convocata dalla rete del movimento di piazza Taksim una grande mobilitazione generale. Con chi sta lottando e resiste ogni giorno e ogni ora a Istanbul e in tutta la turchia!! contro un regime che ogni giorno di più mostra il suo carattere fascista! #direngeziparkı #occupygezi #occupyturkey

RESOCONTO E CRONACA DI IERI SERA E STANOTTE
http://turchia.over-blog.com/
http://www.repubblica.it/esteri/2013/06/15/news/turchia_i_manifestanti_restano_a_gezi_park_ad_ankara_barricate_vicino_al_parlamento-61130487/?ref=HRER3-1

AGGIORNAMENTI
http://gezipark.nadir.org/index_ita.html
Diren Gezi Parkı
http://roarmag.org/ Reflections on a Revolution
DIFFONDIAMO!



Dopo le prime note di Imagine, una bellissima studentessa appena laureata in Pedagogia all'Univesità di Istanbul, inizia a piangere in silenzio. Le lacrime bagnano la mascherina bianca ancora sulla bocca. Poi, quando Davide Martello suona l'ultima strofa della canzone pacifista più famosa del mondo, tre poliziotti rimasti incantati dall'apparizione del musicista italo-tedesco nel bel mezzo di piazza Taksim sotto assedio, mettono a terra i fucili caricati con pallottole di gomma. "Davide Martello rimarrà per sempre nei miei ricordi come il vero eroe della nostra protesta", dice con gli occhi lucidi Ayge, una trentacinquenne con un master in economia, mentre il marito Damon, un afroamericano che insegna inglese in un liceo privato, annuisce con un gran sorriso: "Quest'uomo, assieme alla mamma di mia moglie e a tutte le altre madri che sono venute a sostenere i loro figli invece di supplicarli di lasciare Gezi e tornare a casa, come aveva consigliato loro Erdogan, ci hanno salvati. Davide e queste signore sono i nostri eroi ma quel che ha fatto questo giovane uomo è incredibile sotto tutti gli aspetti". Quel che ha fatto il pianista italo-tedesco, un ragazzone nato a Costanza da genitori originari di Caltanissetta, è stato caricare il pesante pianoforte a coda sul suo furgone e guidare no stop dalla Germania alla Turchia per portare solidarietà con la sua musica ai manifestanti di Occupygezi. Sembra la trama di un film fantasy o una canzone ironica e malinconica di Paolo Conte. E infatti quando Davide era comparso con il suo pianoforte l'altra notte sembrava un miraggio. Qualcuno si domandava se oltre ai gas lacrimogeni e agli spray al peperoncino, la polizia non avesse usato anche qualche sostanza "stupefacente" o un gas sconosciuto in grado di scatenare un'allucinazione collettiva.

Altri invece si domandavano se quindici notti insonni passate in tenda e sotto la pioggia, sommate al terrore che la polizia ripetesse ciò che aveva fatto due sere prima nell'attigua piazza Taksim, non gli avessero dato al cervello. "Davide e il suo pianoforte sembravano irreali, era come se un alieno fosse sceso in mezzo a noi per portare un po' di pace in questo mondo ingiusto e ci è riuscito. Eravamo tutti terrorizzati, compresa mia mamma che era venuta con tante altre a sostenerci, ma quando ha iniziato a suonare ci ha calmati e dopo qualche minuto ci sentivamo sollevati", ricorda Bulent, uno studente del liceo linguistico che presta servizio volontario nella libreria allestita a Gezi dai manifestanti. Perché Davide Martello ha suonato tutta la notte, compresa una versione swingata di Bella Ciao, la colonna sonora di questi quindici giorni che hanno mostrato il lato oscuro della Turchia di Erdogan. "Dopo aver visto le immagini di queste persone pacifiche, di questi ragazzi che lottano per la libertà e per la natura, attaccate così brutalmente, 
ho sentito il bisogno distargli vicino come so fare. Con la musica".



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