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martedì 18 giugno 2013

Turchia : Uomo in piedi




Turchia
 Scatta nuova forma di protesta: 
Uomo in piedi

E' stata lanciata a Taksim dal coreografo Erdem Gunduz, rimasto immobile per cinque ore in mezzo alla piazza simbolo della rivolta. Invito a "fermarsi" alle 8 ogni sera
- E' scattata in Turchia una nuova forma di resistenza civile, quella dell'"Uomo in piedi" (#duranadam). A lanciarla è stato la notte scorsa il coreografo Erdem Gunduz, che è rimasto immobile per cinque ore in mezzo a Taksim, la piazza simbolo della rivolta contro Erdogan, davanti al ritratto del fondatore della Turchia moderna Mustafa Kemal "Ataturk". Poco alla volta l'uomo è stato raggiunto da altri manifestanti, che si sono immobilizzati accanto a lui.
La notizia della nuova protesta è stata subito rilanciata dai social netwrk. In vari quartieri di Istanbul e in altre cittè del paese altre persone si sono fermate in strada, nelle piazze, in luoghi simbolo. Ad Ankara una donna è rimasta ferma per ore sul posto in cui e' stato ucciso dalla polizia il manifestante Ethem Sarisuluk. Su twitter l'hashtag #duranadam è diventato in poco tempo una tendenza mondiale.
Non è tardato però l'intervento delle forze di repressione. Nel cuore della notte la polizia ha arrestato Gunduz e le persone che protestavano con lui in mezzo a Taksim. Dopo qualche ora di fermo il coreografo è stato rilasciato e ha annunciato che continuerà a protestare per liberta' e contro la repressione in Turchia. Un appello e' stato lanciato affinche' la protesta diventi nazionale. Chi vuole aderire, dice l'appello, si fermi alle 8 ogni sera e diventi un "Uomo in piedi".
Intanto stamani c'è stata una nuova ondata di arresti e di perquisizioni a Istanbul e Ankara. Perquisite le sedi del quotidiano Atilim e dell'agenzia di stampa Etkin, riferisce il sito del giornale Hurriyet. Il deputato dei partito filocurdo Bdp Sirri Süreyya Önder ha annunciato su Twitter 70 arresti stamani di membri del Partito socialista degli oppressi (ESP). Altre 193 persone sono state fermate a Istanbul di cui 22 accusate di "organizzare proteste violente e lanciare appelli a partecipare a manifestazioni illegali". I 22 saranno interrogati per quattro giorni. La poliazia ha anche perquisito 26 indirizzi nella capitale Ankara e vengono eseguiti mandati di arresto per 30 persone, altre 13 sono state arrestate a Eskisehir. Quasi 600 persone sono già state arrestate domenica a Istanbul e Ankara.
Resta in terapia intensiva e in gravi condizioni in ospedale l'attivista dei collettivi studenteschi di Ankara Dilan Dursun, ferita gravemente due giorni fa alla testa da un lacrimogeno sparato dalla polizia.
E' stato rilasciato Daniele Stefanini, il fotoreporter italiano ferito e arrestato nei giorni scorsi durante cariche della polizia contro i manifestanti. Stefanini partirà oggi per l'Italia, le sue condizioni di salute sono state definite "ottime" da lui stesso.

da http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=78465
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