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giovedì 11 luglio 2013

I NO MOUS bloccano la rievocazione ...


I NO MOUS bloccano la rievocazione della occupazione americana della Sicilia...

Gli attivisti NO-MUOS bloccano la parata che era stata organizzata per il 70° anniversario dello sbarco di Lucky Luciano in Sicilia! Il Governatore Crocetta stigmatizza i manifestanti "antiamericani"... perchè ...« Oggi gli Usa hanno un ruolo centrale nella nostra sicurezza internazionale»
( ma voleva di certo dire ...nel terrorismo internazionale e nella carriera politica dei palloni gonfiati !!).

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A partire dal gennaio del 1943 arrivarono gli americani che adottarono la strategia dei bombardamenti indiscriminati: rasero al suolo interi quartieri, chiese, monasteri e non risparmiarono neanche i ricoveri, alcuni dei quali dovettero essere murati con la calce per l’impossibilità di estrarre i cadaveri da sotto le macerie. Particolarmente crudeli furono i bombardamenti del rifugio di piazza Settangeli e di via Lincoln, dove rimasero intrappolati 300 bambini che usciti da una scuola vi si erano rifugiati con i loro insegnanti (ma nessun Film, racconto o canzoncina ha parlato di questo, ndr) .

Il massimo si raggiunse il 9 maggio.

Il bombardamento fu talmente violento che rase al suolo intere zone di civile abitazione e di alto valore artistico e costrinse alla fuga i cittadini che abbandonarono in massa la città. Tutte le città siciliane furono colpite, riportando danni materiali, morti, feriti e dispersi. Oltre Palermo ricordiamo in particolare Messina che, non ancora completamente ricostruita dopo il catastrofico terremoto del 1908, che la rase al suolo in 38 secondi, fu distrutta nuovamente da 8 mesi di bombardamenti anglo-americani. Da gennaio ad agosto del 1943, migliaia di bombe caddero sulla città. Nel caso di Messina furono usate per la prima volta bombe incendiarie come quelle poi usate a Dresda (200.000 morti). La vita quotidiana era accompagnata dalle sirene di allarme per 8 mesi di inferno di fuoco e di macerie.

Sulle città siciliane, fu inaugurata e messa a punto dall’esercito statunitense la successione di bombardamenti (per creare terrore, ndr) dimostrativa ed esemplare per piegare la resistenza della popolazione, poi diventata di uso normalene gli anni a venire.

In quel luglio del 1943, contemporaneamente alle colonne della VII armata americana arrivò infatti a Palermo un gruppo di studiosi guidato dal professore Solly Zuckerman, docente di anatomia ed endocrinologia. Il professor Zuckerman e i suoi collaboratori erano stati chiamati dalla protezione civile britannica a collaborare alle ricerche sugli effetti delle incursioni aeree sull’organismo umano ma ben presto il lavoro degli scienziati si indirizzò diversamente: non più studiare il modo per limitare i danni ma piuttosto per massimizzare l’efficacia dell’offensiva aerea contro i nemici.

Zuckerman per condurre i suoi studi si era trasferito in Sicilia con la sua squadra e nella sua relazione scrive “La cattura della Sicilia rappresenta la prima opportunità che ci sia stata finora offerta per una stima dettagliata degli effetti di una offensiva estesa e prolungata delle forzea eree alleate”. Ecco a cosa servirono i tre anni dibombardamenti, oltre che a preparare il territorio e la popolazione per lo sbarco degli Alleati (cosa a cui si dedicò a pieno tempo anche la mafia americana, in cambio di un patto con lo Stato -stavolta USA- e della nomina di propri esponenti nelle carche pubbliche della "nuova Sicilia", ndr). Avevano bisogno di cavie
Di Santo Trovato

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