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Rinunci all'auto blu , subito pronto un rimborso di € 70.000
Pirellone, un bonus da 50mila euro
per chi rinuncia ad autista e auto blu
Mozione contro il benefit annuale previsto per l'ufficio di presidenza del consiglio regionale
Rinviato il voto contro l’aumento dei rimborsi. E il taglio degli stipendi rimane una promessa
di ANDREA MONTANARI Oltre cinquantamila euro lordi annui, 30mila netti, tra quota fissa e rimborso chilometrico da legge per rinunciare all’autista e all’auto blu. È quanto percepiscono da gennaio tre dei cinque componenti del consiglio di presidenza del consiglio regionale. Il presidente Davide Boni (Lega), il vice Filippo Penati (Pd) e il consigliere segretario dello stesso partito Carlo Spreafico. Gli altri componenti, Franco Nicoli Cristiani e Massimo Ponzoni, entrambi del Pdl, hanno preferito tenersi l’auto di servizio e il conducente. «Uno scandalo — attacca il dipietrista Stefano Zamponi, che ha presentato una mozione che chiede di revocare gli aumenti previsti dalla mozione approvata lo scorso 10 gennaio — Tutti dicono di voler ridurre i costi della politica. Loro invece li hanno aumentati passando da 20.500 netti annui a oltre 30mila. Ben più dello stipendio di un impiegato e solo per l’auto».
19 Maserati per la Difesa
È polemica sulle 19 Maserati blindate acquistate dal ministero della Difesa. A chiedere lumi, con un’interrogazione urgente al ministro La Russa, è il deputato Pd Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza del partito.
«Faccio una domanda semplice: di fronte alla durissima crisi economica che subiscono sulla loro pelle milioni di italiani, di fronte agli oltre 2,5 miliardi di euro di tagli subiti in tre anni dal comparto Difesa, di fronte alle accorate proteste che a questo riguardo proprio nelle ultime ore il Cocer dell'Esercito ha rivolto al governo, esistono ragioni comprensibili e spiegabili per le quali il ministero della Difesa ha sentito il bisogno di arricchire il proprio parco auto con 19 Maserati blindate?».
«Spero che sarà il ministro in prima persona a spiegare come si concili questo acquisto di auto della tipologia di lusso con le continue difficoltà nella manutenzione, e addirittura nel pieno di carburante, che lamentano tutte le strutture del comparto Sicurezza e Difesa dello Stato», conclude Fiano.
«Erano le auto più convenienti», replica il segretario generale della Difesa, generale Claudio De Bertolis. «Tutti gli acquisti delle Maserati sono stati effettuati con contratti 2009-2010. Si tratta di macchine blindate destinate ai vertici della Difesa a cui compete la speciale protezione secondo quanto definito da un organismo del ministero dell'Interno».
Le Maserati, aggiunge, «sono risultate le vetture decisamente più convenienti, destinate a sostituire le precedenti Thesis e Audi 6 che hanno esaurito il loro ciclo tecnico di servizio».
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Gianni Letta sta per salire su una Maserati quattroporte blu. Di fianco a lui Montezemolo e Berlusconi.
La Russa si infervora: «Queste Maserati non sono nell’utilizzo né del ministro, né dei sottosegretari, né del capo di gabinetto, né del mio staff». «È comunque strana questa polemica», insiste il ministro ex An. «Chi si lamenta ora avrebbe dovuto farlo prima quando c’erano le Audi. Le Maserati acquistate costano meno e sono italiane».
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Ci sono andati sul pesante. La Maserati Quattroporte viene venduta in due versioni: un V8 4.244 di cilindrata, dalla modica cifra di 117.370 euro, e un V8 da 4.691 di cilindrata, da 126.552 euro. Questo senza considerare i costi di blindatura (che tra l'altro avranno impatto anche sui consumi, visto il peso maggiore).
Specifiche: Solo il 4.2, con una potenza di 400 cavalli e coppia massima di 460 Nm a 4750 giri/min, riesce a spingerla alla velocità di 270 km/h, garantendole un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi.
Per garantire una guidabilità ottimale in presenza di un peso vettura maggiorato e di rapporti cambio/differenziale maggiorato, i tecnici Maserati hanno apportato alcuni adeguamenti specifici al software della centralina di controllo del motore. Cambio DuoSelect a sei marce dovrebbe essere identico a quello di serie, con rapporti di 4a, 5a e 6a adattati al caso.
Come si può immaginare i consumi non sono quelli di una monovolume: urbano 21,99 (L/100 km), extra urbano 10,5 (L/100 km), combinato 14,73 (L/100 km). Emissioni non proprio eco-friendly: 345 (g/km).
In aggiunta, l’Italia ha il primato delle auto blu: oltre 620.000 con numeri che continuano ad aumentare. Superati di netto tanti paesi, tra cui: Stati Uniti 72.000, Francia 61.000, Regno Unito 55.000 e Germania 54.000. Ma non solo: Spagna 42.000, Giappone 30.000, Grecia 29.000 e Portogallo 22.000.
con gas di scarico e rombo di pistoni in anticipo di dieci minuti: "Che vuole fare? Fa caldo e dobbiamo raffreddare l'abitacolo", spiega un autista piuttosto navigato.
C'è una classifica in cui l'Italia stravince su tutti gli altri Paesi del Mondo. Si tratta del numero di "auto blu" in dotazione a politici nazionali e locali. I numeri sono davvero impressionanti e per certi versi inspiegabili. In Italia la flotta di auto blu è di ben 626.760 unità, numero che fa ancora più impressione se si pensa che al secondo posto della classifica si pongono gli Stati Uniti con appena 72.000 vetture. Sul terzo gradino del podio si colloca la Francia con 61.000 unità. Medaglia di legno per il Regno Unito (55.000 auto) seguito da Germania, Turchia, Spagna, Giappone, Grecia e Portogallo.
ALLA FACCIA DELLO SPRECO , DISOCCUPAZIONE , CASSINTEGRAZIONE ECCCCCC ......
http://cipiri.blogspot.com/2010/04/le-auto-blu-in-italia.html
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scusate. Ho bisogno urgentemente della fonte di questo articolo... dei 70.000 euro di rimborso a chi rinuncia alle auto blu. E' importante grazie. Ele.
RispondiEliminafonte di questa notizia ???? grazie !
RispondiEliminaQUESTA E' UNA DOMANDA POSTA IN UN FORUM DI UNA TRASMISSIONE TELEVISIVA " PERCEPIRANNO € 70.000,00 IN PIU’ ALL’ANNO, QUALE RIMBORSO PERCHE’ UTILIZZERANNO LA LORO AUTO!! Spero che lei ponga queste domande ai suoi ospiti " NATURALMENTE NESSUNA RISPOSTA DALLO STUDIO - TROVATA SU FB .......
RispondiEliminaECCO LA NOTIZIA ...
RispondiEliminaOltre cinquantamila euro lordi annui, 30mila netti, tra quota fissa e rimborso chilometrico da legge per rinunciare all’autista e all’auto blu. È quanto percepiscono da gennaio tre dei cinque componenti del consiglio di presidenza del consiglio regionale. Il presidente Davide Boni (Lega), il vice Filippo Penati (Pd) e il consigliere segretario dello stesso partito Carlo Spreafico. Gli altri componenti, Franco Nicoli Cristiani e Massimo Ponzoni, entrambi del Pdl, hanno preferito tenersi l’auto di servizio e il conducente. «Uno scandalo — attacca il dipietrista Stefano Zamponi, che ha presentato una mozione che chiede di revocare gli aumenti previsti dalla mozione approvata lo scorso 10 gennaio — Tutti dicono di voler ridurre i costi della politica. Loro invece li hanno aumentati passando da 20.500 netti annui a oltre 30mila. Ben più dello stipendio di un impiegato e solo per l’auto».
http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/07/06/news/pirellone_un_bonus_da_50mila_euro_per_chi_rinuncia_ad_autista_e_auto_blu-18721743/