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CUBA, E’ MORTO ALBERTO GRANADO, FIERO SOSTENITORE DELLA RIVOLUZIONE CUBANA
E’ morto ieri all’Avana Alberto Granado. Aveva 89 anni, ed è stato spesso, ingiustamente, ricordato solo come compagno di viaggio di Ernesto Guevara tra il 1951 e il 1952 nel celebre viaggio in motocicletta attraverso il continente sudamericano. Alberto è stato anche, e soprattutto, un fiero sostenitore della rivoluzione cubana, alla quale aderì, traferendosi dal Venezuela, nel 1960. Per tutti era “il dottore” , colui che in quegli anni mise in piedi e diresse un centro all’avanguardia specializzato in ricerche mediche e biologiche, oggi sono uno dei vanti dell’ Isla.
Amava i viaggi, Alberto, ma ricordava sempre come lo spirito che lo animava nell’intraprenderli non era semplicemente la volontà di conoscere il mondo, ma anche di trasformarlo.
Ciao Alberto, fiero sostenitore della revolucion!
I Diari della Motocicletta
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Argentina, 1952. Due amici alla scoperta dell'America Latina. I diari della motocicletta è basato sui ricordi scritti da Guevara (Latinoamericana, Feltrinelli) e da Granado (Un gitano sedentario, Sperling&Kupfer), e nasce dal lavoro congiunto di Robert Redford, produttore, e del giornalista Gianni Minà (che da tempo cercava di realizzare un film sulla base di quelle memorie). | ||||
Che cosa accadde dopo quel viaggio ? Guevara rientrò in Argentina, si laureò, ripartì per raggiungere il suo amico,
Ora Granado è un pensionato povero ma non si è mai pentito di aver fatto questa scelta. "La mia lunga esistenza - ha dichiarato - è stata segnata da tre fattori fondamentali: la mia innata capacità di essere fedele ai miei sogni, la mia eterna amicizia per Ernesto Guevara, il mio impegno nella costruzione della Rivoluzione cubana. E sono grato alla vita per quello che mi ha dato". | ||||
recensione tratta da "La Repubblica"
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Solo per essere un film "on the road" sarebbe un film da citare, ma ritengo non sia solo questo, in esso sono condensati anche i miei ricordi giovanili, miti mai spenti e il piacere di godere di un film con una struttura semplice, lineare, che ha resistito al rischio di cadere in facili soliloqui o sopratutto in mitismi edulcorati sul personaggio principale. Ha seguito la trama dei due libri scritti dai due protagonisti, riportando alla luce due giovani con i desideri di libertà, di divertimento e di disponibilità tipiche dell'età giovanile. Bellissime sono le immagini sui paesaggi incontrati che ci fanno attraversare l'intero Continente Sud Americano. La mia recensione |
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