A Berlusconi, il Financial Times ,
Vattene in nome di Dio e dell'Italia
"IN NOME DI DIO E DELL'ITALIA VATTENE"
LE SUPPLICHE DEL FINANCIAL TIME
Ormai persino i fedelissimi del presidente del Consiglio gli dicono che è arrivata l'ora di andarsene. Si dice però che lui abbia chiesto di rimandare la decisione perché prima vuole parlare con tutti i dissidenti per “convincerli” a votare ancora a favore di un governo cadavere.
A buon intenditor poche parole. Quando il presidente del consiglio dice “convincere” si legge “comprare”. Vuol dire che nelle prossime ore assisteremo di nuovo all'indecoroso spettacolo di un Parlamento ridotto a suk, dove le quotazioni dei voti comprati saliranno di ora in ora e quelle della nostra economia scenderanno con velocità direttamente proporzionale.
Non so come andrà a finire e se stavolta qualcuno dei deputati della maggioranza avrà la dignità e il buon senso di mettere la parola fine a questa agonia. Non so se dovremo ancora sopportare la vergogna di un presidente del Consiglio che mentre il Paese soffre ripete che non c'è nessuna crisi e che gli italiani vanno tutte le sere al ristorante! Non so dovremo ancora vergognarci di leggere titoli come quello del Financial Times che, rivolto a Berlusconi, lo supplica: “In nome di Dio e dell’Italia, vattene”.
Però so che non si può più accettare che le crisi, invece che politicamente e nell'aula del Parlamento, si affrontino col portafoglio in mano nei corridoi di Montecitorio.
E SE DIO NON ESISTE ??? CE LO DOBBIAMO TENERE ???
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La crisi dell’euro? Colpa del bunga bunga di Berlusconi, che invece di fare le riforme si è impegnato solo a fare sesso. E’ questa l’affermazione del ministro degli Esteri della Repubblica Ceca, Karel Schwarzenberg, che ha provocato una piccola crisi diplomatica, con tanto di richiesta ufficiale di spiegazione da parte dell’ambasciatore italiano a Praga. Un caso che però non è trapelato in Italia, almeno fino ad ora.
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