Le Carte Parlanti

Le Carte Parlanti
Mundimago
Visualizzazione post con etichetta REPRESSIONE. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta REPRESSIONE. Mostra tutti i post

martedì 17 giugno 2014

MONDIALI DI CALCIO, TRA POVERTÁ E REPRESSIONE


Ultimamente, nei canali televisivi nazionali (peruviani) vedo, sempre piú spesso, immagini di violenti scontri tra la polizia brasiliana ed abitanti delle cosiddette "favelas" (quartieri poveri e precari, spesso baraccopoli, in genere situati presso le piú grandi cittá brasiliane). La televisione -brasiliana e peruviana- parla di scontri tra "forze dell'ordine" e "delinquenti". In realtá le favelas non sorgono come una forma di organizzazione della delinquenza, ma perché offrono ad una parte della popolazione la vicinanza alle metropoli: al lavoro, al commercio, alla scuola e, in generale, all'ambiente urbano.

Ma questo non é il principale aspetto del problema: tutti gli scontri di questi ultimi mesi, si verificano solo nelle favelas situate in prossimitá degli stadi dove -tra il 12 giugno ed il 13 luglio- si svolgeranno i mondiali di calcio...

Giá alla fine del 2011, il ministro brasiliano dello sport Orlando Silva -del Partito Comunista Brasiliano (PCB)- aveva rinunciato al proprio incarico, denunciando irregolaritá e violazioni nei programmi sociali e sportivi. Le sue dimissioni arrivarono a generare una crisi nel governo brasiliano, giá che Silva era uno degli organizzatori dei mondiali di calcio 2014 ed anche dei giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016.

I "padroni del calcio" (la FIFA) ne hanno immediatamente approfittato per alzare la voce, manifestando pubblicamente "inquietudine" e "preoccupazione" sulla crisi del governo brasiliano (fatto politico o sportivo?), sulla "sicurezza" (fatto sociale o calcistico?) e sullo "stato delle opere negli stadi brasiliani". Tutto questo fino al punto di obbligare la Presidente del Brasile ad un incontro ed un'intervista, giá alla fine del 2012, con Joseph Blatter (presidente della FIFA o statista?) sulle "difficoltá dell'organizzazione brasiliana".

Non pochi maturarono l'idea che, secondo la FIFA, l' "arretrato Brasile" ed il "povero Sudamerica" giá non fossero all'altezza di organizzare mondiali di calcio (che oggi richiedono tappeti rossi e telecamere, non favelas ed ultras!). A quanto sembra, il governo "progressista" di Dilma Roussef si é mostrato assai piú attento alle "richieste" (o pressioni?) della FIFA e dei padroni, che non alle necessitá (reali) del popolo brasiliano. Invece di dotare le favelas delle elementari strutture sanitarie e delle infrastrutture di cui necessitano, si é deciso di eliminare il problema... eliminando le favelas (ovviamente solo quelle in prossimitá degli stadi)! In realtá, la polizia (e l'esercito!) del Brasile, non sono oggi alla ricerca di "delinquenti" annidati nelle favelas, ma stanno realizzando lo sgombero e la demolizione -sistematica e brutale- di interi quartieri popolari.

Questa operazione ha una duplice finalitá: da un lato si reprimono una parte della popolazione e possibili "ultras", allontanandoli dagli stadi e da probabili luoghi di scontro; ma dall'altro lato si cerca di nascondere, agli occhi del mondo ed al suo "pubblico pagante", un aspetto della realtá brasiliana: lo sviluppo diseguale del capitalismo, la realtá -cruda e vergognosa- della povertá, della disoccupazione, dello sfruttamento, dell'emarginazione e della miseria.

A questo punto, peró, catalogare come "delinquenti" tutti gli abitanti delle favelas che si oppongono allo sgombero in difesa del proprio "quartiere", della propria casa (o baracca), della propria famiglia, dei propri figli e del semplice diritto all'esistenza, appare un'evidente mostruositá, cinica ed infame. A tutti coloro che in questi giorni, in Brasile, resistono e lottano, va tutto il mio rispetto. Ad una societá dove la libertá ha il colore del denaro e le fattezze di un manganello, va tutto il mio disprezzo!

HA RICORDO ANCHE CHE PER TUTTI QUELLI CHE ESULTANO PER LA VITTORIA DELL' ITALIA , GRAZIE AL GOL DI BALOTELLI , CHE IL RAGAZZO E' FIGLIO DI IMMIGRATI
CON TUTTI I PROBLEMI RELATIVI
leggi



Depositato DDL del PD 

sulla cittadinanza agli immigrati

http://cipiri.blogspot.it/2011/11/cittadinanza-agli-immigrati.html 

Finocchiaro: "Ora legge entro il 2011". Marino: "Un bambino che nasce in Italia è italiano, punto"

ECCO UN ESEMPIO DI RAGAZZO CHE AH DOVUTO ASPETTARE IL 18 ANNO DI ETA' PER DIVENTARE ITALIANO

 Mario Balotelli rompe il silenzio e racconta l'astio nei confronti dei suoi genitori biologici, Thomas e Rose Barwuah

 

Mario Balotelli rompe il silenzio e racconta ciò che fino ad ora aveva celato: i suoi genitori biologici, Thomas e Rose Barwuah lo hanno affidato appena nato, perchè impossibilitati a curarlo e accudirlo. Il piccolo venne accudito dai signori Franco e Silvia Balotelli, modesti coniugi con altri figli a carico...
continua a leggere  http://cipiri.blogspot.it/2012/07/italia-regolarizzazione-per-tutti-gli.html

LEGGI ANCHE    http://cipiri.blogspot.it/2014/06/mondiali-2014-non-mi-interessano.html


Blatter deve lasciare: voi fanatici di calcio




.


AMMETTIAMOLO, IL SIGNOR BLATTER DEVE LASCIARE!

firmare questa petizione e farà in modo che la vera voce del calcio sarà presa sul serio. CONTINUA A LEGGERE
http://cipiri.blogspot.it/2014/06/blatter-deve-lasciare-voi-fanatici-di.html



.





lunedì 3 ottobre 2011

Gli indignati occupano Wall Street - DIRETTA VIDEO ORA -

Gli indignati occupano Wall Street


The resistance continues at Liberty Square and Nationwide!



USA: 700 ARRESTI A NEW YORK. REPRESSIONE A WALL STREET. DIRETTA VIDEO

Annunciata ed eseguita la repressione nei confronti del movimento che da settimane occupa la piazza simbolo della finanza mondiale. Circa 700 persone sono state arrestate a New York. Le forze di polizia sono intervenute quando i dimostranti hanno bloccato il traffico sul ponte di Brooklyn e hanno cercato di dar vita a un corteo. La protesta del movimento Occupy Wall Street va avanti da due settimane e si sta estendendo anche in altre città statunientsi. A New York City circa 2.000 manifestanti hanno installato il loro quartier generale a Zuccotti Park, tra la Broadway e Liberty Street, non lontano dai grattacieli di Wall Street. E hanno intenzione di rimanerci per mesi. Da lì, verso le 15.30 ora locale, si sono mossi in direzione del ponte di Brooklyn, distante circa quattro chilometri. Una marcia con cui hanno voluto, tra l’altro, sostenere il movimento SlutWalk contro gli abusi sessuali sulle donne.

SEGUI LA DIRETTA VIDEO
 http://www.livestream.com/globalrevolution

.



.

.

sabato 6 agosto 2011

Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet

 
NUOVO DECRETO NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA 
Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 5...0-bis: ..."Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera come articolo nr. 60. Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo... il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta. In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito. Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da 50.000 a 250.000 euro. Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'ODIO (!) fra le classi sociali. MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta. In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran, in Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata. ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset) ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento. Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche in termini PREVENTIVI. Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare. Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran. Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo. Fatela girare il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica la "democrazia" è un concetto VUOTO. documentazione diffusa da Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e i Diritti UmaniVisualizza altro Di: FACCIAMOCI SENTIRE .

.

lunedì 20 dicembre 2010

WikiLeaks, fermiamo la repressione in atto‏



WikiLeaks: fermiamo la repressione in atto‏


Cari amici,




L'agghiacciante campagna intimidatoria contro WikiLeaks (senza che sia stata violata alcuna legge) è un attacco alla libertà di stampa e alla democrazia. Abbiamo bisogno urgente di una denuncia pubblica enorme per fermare la repressione in corso: raggiungiamo 1 milione di voci e pubblichiamole su intere paginate dei giornali statunitensi questa settimana!

La raccapricciante campagna intimidatoria contro WikiLeaks sta facendo rabbrividire chiunque sia a favore della libertà di stampa.

Gli esperti legali ritengono che WikiLeaks non abbia violato nessuna legge. Nonostante questo i più importanti politici statunitensi lo hanno definito un gruppo terroristico e i commentatori hanno esortato all'uccisione dei membri del suo staff. L'organizzazione è stata attaccata duramente da governi e multinazionali, ma WikiLeaks sta solo pubblicando notizie fornite da un informatore. E vaglia attentamente le informazioni da pubblicare in collaborazione con le maggiori testate giornalistiche mondiali (NYT, Spiegel, Guardian, etc.).

L'impressionante intimidazione extra-giudiziaria contro WikiLeaks è un attacco alla democrazia. Abbiamo bisogno urgente di un appello pubblico per la libertà di stampa e di espressione. Firma la petizione per fermare la repressione in atto e inoltrala a tutti: raggiungiamo 1 milione di firme e pubblichiamole su paginate di quotidiani statunitensi questa settimana!

https://secure.avaaz.org/it/wikileaks_petition/?vl

WikiLeaks non sta agendo da solo; insieme alle maggiori testate nel mondo (New York Times, The Guardian, Der Spiegel, etc.) recensisce attentamente i 250.000 documenti diplomatici statunitensi per eliminare le informazioni che sarebbe da irresponsabili pubblicare. Finora solo 800 cablogrammii sono stati pubblicati. Le precedenti pubblicazioni di WikiLeaks hanno smascherato governi in favore della tortura, l'assassinio di civili in Iraq e Afganistan e la corruzione di grandi multinazionali.

Il governo statunitense sta perseguendo tutte le vie legali possibili per impedire a WikiLeaks di pubblicare altri documenti, ma le leggi delle democrazie proteggono la libertà di stampa. Il governo statunitense e altri possono non essere in favore delle leggi che proteggono la nostra libertà di espressione, ma è proprio per questo che la loro esistenza è fondamentale e che solo un procedimento democratico può modificarle.

Le persone ragionevoli potrebbero essere in disaccordo fra loro se WikiLeaks e i principali quotidiani con cui collabora stanno diffondendo più informazioni di quanto l'opinione pubblica dovrebbe conoscere; se le pubblicazioni mettono in pericolo la fiducia nelle relazioni diplomatiche e se questo sia positivo o meno; se il fondatore di WikiLeaks Julian Assange sia un eroe o piuttosto un mascalzone. Ma niente può giustificare una pericolosa campagna intimidatoria per mettere a tacere un canale mediatico legale da parte dei governi e delle multinazionali. Clicca sotto per partecipare all'appello per fermare la repressione in corso:

https://secure.avaaz.org/it/wikileaks_petition/?vl




Gli esperti legali dicono che WikiLeaks è nel giusto (ABC). In inglese
http://www.abc.net.au/worldtoday/content/2010/s3086781.htm
-

giovedì 9 dicembre 2010

MI DIVERTO: Napoli: violenta repressione nei confronti di due ...




MI DIVERTO: Napoli: violenta repressione nei confronti di due ...: "Napoli: violenta repressione nei confronti di due ciclisti della Critical Mass. Il video . . Immacolata repressione: Napoli 8 dice..."


Storie di ordinaria repressione a Napoli. Dopo gli studenti e gli orchestrali del San Carlo, ieri è toccato a un gruppo di precari in protesta durante la festa dell'8 dicembre La protesta di disoccupati, studenti, ricercatori e teatranti Repressione a Napoli: due arresti e il divieto di manifestare
NAPOLI. Doveva essere una festa dell'Immacolata all'insegna della pacifica mobilitazione e invece si è conclusa con due arresti, con processo per direttissima questa mattina. La repressione, a Milano, Roma o Napoli, si abbatte su ogni dissenso. La mattinata era cominciata all'università Orientale con la proiezione del film I cento passi, sui titoli di coda era arrivato in una sala strapiena Luigi Lo Cascio, in città con lo spettacolo La diceria dell'untore, al Teatro Mercadante. Tagli alla cultura, tagli all'università, una discussione plurale sulla quale irrompe la notizia delle cariche. In contemporanea, a piazza del Gesù, dove troneggia l'obelisco della Madonna dell'Immacolata in ristrutturazione, erano in corso i festeggiamenti religiosi: il cardinale Crescenzio Sepe, il sindaco Rosa Russo Iervolino, il governatore Stefano Caldoro e duecento disoccupati del progetto Bros, con cui le autorità hanno improvvisamente troncato ogni dialogo.
Circa 4 mila precari, formati per fare bonifiche e raccolta differenziata porta a porta in una città che muore di rifiuti, da novanta giorni senza sostegno (596 euro mensili) e senza dialogo: dopo tredici anni e tavoli di concertazione direttamente al ministero, gli unici che li accolgono sono i poliziotti in assetto antisommossa. E anche ieri c'erano gli uomini in divisa, oltre cento, a fare scudo alle autorità. Più lontano un gruppetto di universitari e una ventina di ragazzi della Ciclofficina "Massimo Troisi": erano nella discesa di calata Trinità Maggiore, a due passi dalla piazza, a cambiarsi gli abiti al centro sociale Ska. Sono gli attivisti della Critical mass, si battono per una mobilità sostenibile. Ieri si preparavano al flash mob «Il presepe morente», biciclette colorate e abiti da pulcinella. Sono stati loro a finire sotto i manganelli della polizia, buttati giù dalle bici e picchiati. Alfonso Borelli, 28 anni, e Ana Paula Barbosa Rezende, una venticinquenne brasiliana, sono stati portati via dalle forze dell'ordine. L'accusa è di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e di inottemperanza all'ordine di sciogliere la manifestazione. Quando gli amici, increduli, hanno cercato di seguirli è partita la seconda carica. «Eravamo con il nostro striscione - racconta Roberta, studentessa dell'Orientale - "Anche l'obelisco è precario", accanto ai ragazzi in bici, defilati rispetto alla piazza. La polizia è arrivata già con i manganelli in mano, nessuno si aspettava la carica, soprattutto i compagni della Critical mass che semplicemente volevano andare in giro per il centro storico». La violenza gratuita ha innescato la risposta, con cassonetti rovesciati e dati alle fiamme.
«I ragazzi sono stati picchiati brutalmente», racconta Paola del progetto Bros, 48 anni e 25 di inutile iscrizione al collocamento: «Le forze dell'ordine ormai fanno solo disordine, hanno creato il panico tra i turisti per picchiare dei ragazzi che chiedono le piste ciclabili! Noi siamo abituati a questo: quando ci presentiamo, le istituzioni si nascondono dietro la polizia, la loro strategia è intimidirci. Ma qui nessuno si fa spaventare». Oltre duecento persone si sono radunate dall'una del pomeriggio davanti la questura per chiedere il rilascio dei fermati, la digos ha impedito agli avvocati di incontrarli. Cosa particolarmente grave per la ragazza che, non essendo italiana, non aveva riferimenti per nominare un difensore di fiducia. «Possono bloccarci - spiega Stella Arena che, con Ivana Zarrelli, ha assunto la difesa del ragazzo - ma non succede sempre. Quando siamo arrivate ci hanno detto che, secondo i dirigenti, non c'era bisogno degli avvocati».
Forze dell'ordine con la mano pesante. La scorsa settimana a finire sotto i manganelli sono stati gli studenti e gli orchestrali del Teatro San Carlo, la prefettura poi ha dato un ulteriore segnale vietando sit-in e iniziative che bloccano la viabilità. Vietato anche fermare il traffico intorno al palazzo della regione, a Santa Lucia, e proibizione assoluta di cortei notturni tra le 22 e la 10 di mattina. Le istituzioni scelgono di rispondere con le maniere forti ma operai, studenti, disoccupati, comunità locali hanno imparato a saldare le proteste: stamattina presidio al Tribunale, sabato a Terzigno per un altro piano rifiuti, il 14 dicembre a Roma contro il governo.


di Adriana Pollice- IL MANIFESTO
-

CONDIVIDI

Share
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

FEED

Subscribe

MI PIACE

Share

popolarita del tuo sito

widgets

members.internetdefenseleague

Member of The Internet Defense League

Add

disattiva AD BLOCK

Questo blog è autogestito Sostienici

Visualizzazioni totali

1327448

seoguru