ATTENZIONE!
Non esaltate quello che sta avvenendo in Sicilia... in realtà si tratta
di sciacalli che stanno utilizzando la disperazione della povera gente
per mettersi in vista, e per creare lo stesso disordine che in altre
parti d'Italia stanno creando altre categorie come i tassisti guidati
molto spesso da sciacalli fascisti in orbita berlusconiana.
ULTIM’ORA/ Forconi e fascisti uniti nella lotta, ecco la prova
Dicono di essere “apartitici” e avvertono: chiunque si presenti alle
nostre manifestazioni con bandiere di partito o di movimento “verrà
preso a calci nelle natiche”. Il cosiddetto movimento dei Forconi
(promotore del fermo di quattro giorni dei trasporti in Sicilia),
capeggiato da Mariano Ferro ex mpa (ha partecipato anche all’assemblea
regionale del partito di Raffaele Lombardo,
video),
e spalleggiato dal sindacato degli autotrasportatori siciliani di
Giuseppe Richichi non usa mezzi termini: calci in culo per tutti.
Peccato che alla manifestazione del 15 dicembre a Catania, a rivolgersi
indisturbato ai manifestanti, fosse il leader della sezione etnea di
Forza Nuova,
Gaetano Bonanno. E non c’è stato uno che l’abbia preso a “calci nelle
natiche”. E dunque, fuori tutti i partiti e movimenti tranne Forza
Nuova. Ecco
il video
Ma dietro l’operazione “Forza d’Urto” c’è un altro personaggio
abbastanza tollerato, ossia il presidente del Palermo Calcio, leader del
“Movimento per la gente” e uomo tra i più ricchi d’Italia, Maurizio
Zamparini, invitato d’onore ad un incontro del movimento dei forconi e
del sindacato autotrasportatori, lo scorso 10 gennaio,
il video
M.M.
http://violapost.wordpress.com/2012/01/16/ecco-chi-sta-dietro-al-movimento-dei-forconi-video/
Il presidente Maurizio Zamparini interviene all'assemblea del Movimento
dei Forconi e degli autotrasportatori AIAS a Catania - 10/1/2012
Le
Cinque giornate della Sicilia che si aprono oggi con
l’occupazione pacifica di tutti i punti strategici dell’Isola
coincidono con la possibile realizzazione di un obiettivo ambizioso: la
riunificazione, sotto un unico ‘cartello’, di tutti i movimenti che si
battono per difendere gli interessi reali della Sicilia.
Nell’ ‘Appello alla Sicilia tutta’, che già ieri sera a mezzanotte
campeggiava, con tanto di cartelloni in tutti i punti da dove è iniziata
la manifestazione, c’è un invito all’unità di intenti.
“Una grande forza ha detto no! – si legge nell’appello -. Basta!
è ora di smetterla di mortificare e razziare la Sicilia: è il Movimento
dei Forconi! Dal 16 al 20 gennaio nell’Isola si ferma tutto. Finalmente
dimostreremo, che la Sicilia è Viva! E che non tollererà più abusi e
ingiustizia. Riprendiamoci la nostra dignità! Una dignità che questi
parolai della politica, ladri e ascari al servizio del potere e dei
propri interessi, ci hanno tolto”.
Quindi l’appello “alla Sicilia Tutta a Partiti Sicilianisti a
Gruppi a Movimenti ad Associazioni etc. E’ arrivata l’ora di dare vita
ad una Costituente del Popolo Siciliano atta a dare una svolta forte,
per un riscatto vero della nostra terra. Basta con le divisioni, Basta
con gli orticelli, L’elezione di un consigliere comunale non serve a
nulla! Miriamo più in alto e alziamo la testa, accontentarsi di poco fa
gli uomini schiavi! Sono più le cose che ci uniscono che quelle che ci
dividono!”.
Si’ un omu camina calatu torci la schina, se un populu torci la storia”
“UNITA’ è la parola, FORZA è il risultato. La Sicilia è nostra!!! Riprendiamocela!”.
LA SICILIA SI FERMA
PER RIPRENDERSI LA LIBERTA'?
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Dal 16 al 20 gennaio 2012 tutto il Popolo Siciliano si ferma perchè non è più disposto a essere schiavo di qualcuno. Visionate il video e partecipate a questa alba della nostra vita, della vita di tutti e dell'Italia intera
E’ cominciato ieri sera a mezzanotte il blocco totale della Sicilia.
Un’occupazione pacifica di tutti i principali porti, raffinerie e snodi
viari dell’Isola. Tutti i punti di snodo sono presidiati dai
protagonisti dei movimenti che, da oggi fino a venerdì 20 gennaio,
daranno vita a quella che è già stata ”battezzata’ le “Cinque giornate
della Sicilia”. Una battaglia culturale e sociale portava avanti da
imprenditori che operano in tutti i settori dell’economia isolana. Dai
trasportatori agli agricoltori, dai commercianti ai piccoli industriali.
Tutti uniti nella lotta per una Sicilia migliore. E, soprattutto, non
vessata dal car-prezzi.
Da stamattina – anzi, in alcuni casi da ieri sera dopo la mezzanotte – i
Tir, da quelli che trasportano benzina a quelli che trasportano
prodotti agricoli e altri prodotti ancora, hanno spento i motori. Tutto
fermo. Tutto bloccato. Come già accennato, una “Rivoluzione”. Pacifica,
ma più che mai determinata. Anzi, determinatissima.
“La rivoluzione parte dalla Sicilia”, si legge nei manifesti “non una
guerra tra poveri, ma una guerra insieme contro questa classe dirigente
che ancora una volta vuole farci pagare il conto. Vogliamo scrivere una
pagina di storia e la scriveremo. Siamo siciliani veri ed invendibili.
Ora il gioco comincia a farsi duro”.
Non sono né di destra, né di sinistra. Minimo comune denominatore, la
rabbia contro una classe politica nazionale vessatrice e la convinzione
che la politica siciliana sia in mano agli ‘ascari’.
Chi sono? A
firmare la chiamata alle armi, il ‘Movimento dei Forconi’,
un’associazioni di agricoltori, allevatori ed ora anche di
autotrasportatori “stanchi del disinteresse quanto del maltrattamento da
parte delle istituzioni” e, cosa non di poco conto, da quell’arcipelago
di movimenti che difendono gli interessi reali della Sicilia e del suo
Statuto (dalla protesta che si è chiamato fuori solo il Fronte nazionale
siciliano).
“Tutti possono partecipare, basta che siano apartitici”, dicono
gli organizzatori. Sui social network la febbre è altissima. Tutto fa
pensare che la forza d’urto di questa protesta sarà dirompente.
L’obiettivo
è far capire che la Sicilia non può continuare ad essere terra di
conquista. Non a caso si ipotizza di bloccare i Tir che trasportano la
benzina raffinata in Sicilla nel resto d’Italia (per la cronaca, nelle
raffinerie dell’Isola si produce oltre il 50 per cento delle benzine
utilizzate nel nostro Paese).
“Stanotte alle ore 00 del 15 gennaio – leggiamo – si muoveranno
i Tir degli autotrasportatori siciliani presso i presidi stabiliti in
tutte le province, accompagnati da manifestanti provenienti da tutta
I’Isola per gridare forte l’indignazione contro una classe politica di
ladroni e nepotisti. Il sistema politico istituzionale è al collasso, i
politici rubano a doppie mani ,la stessa cosa fanno i burocrati, non
c’e… spazio di discussione per risolvere il problemi della gente.
Lombardo presidente della Regione siciliana si dichiara incapace
d’intervenire, mentre l’economia del’Isola è ferma e le aziende e le
famiglie sono al fallimento. Tutti ci aspettiamo delle risposte, ma non
sappiamo da chi. Questo è il momento cruciale per intervenire, per
cambiare le regole democratiche ed istituzionali: la rivolta dei
siciliani è necessaria ed urgente. A morte questa classe politica come
si è fatto contro i francesi con il vespro”.
Qui sotto alcuni dei presidi. Per i politici è tempo di tremare. Link Sicilia seguirà passo dopo passo questa manifestazione.
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Adesioni:
Autotrasportatori aderenti all’AIAS
Movimento dei Forconi
commercianti
pescatori
IGP Pomodoro di Pachino
IGP Limoni di Avola
A.P.M.P.
Le manifestazioni principali saranno previste c/o:
Provincia di CataniaPiazzale antistante il Porto di Catania
Zona Industriale Rotonda VIII Strada
Tangenziale di Catania pressi svincolo Paesi Etnei
SS 114 Bivio pressi Hotel Orizzonte
Trepunti di Giarre
Provincia di MessinaPiazzali antistanti i Porti di Messina
Ingresso Milazzo, svincolo Giammoro
In prossimità del casello autostradale di Villafranca Tirrena
In prossimità del casello autostradale di Tremestieri
Provincia di PalermoCirconvallazione pressi rotonda di Via Oreto
Piazzale antistante il porto di Palermo
Piazzale antistante il porto di Termini Imerese e c/o la Zona Industriale
Rotonda Villabate
SS 121-189 Palermo – Agrigento in prossimità del bivio Vicari
Provincia di SiracusaRaffineria ESSO/ERG/SAXXON/AGIP/ENI
Autostrada SR / CT in prossimità dello Svincolo di Lentini
SS 115 pressi uscita svincolo di Avola
Provincia di RagusaScicli Contrada Rizza in prossimità del mercato dei fiori
Modica – Sacro Cuore
Piazzale antistante il Porto di Pozzallo
Piazzale antistante il Mercato di Donnalucata
Provincia di AgrigentoLa Rotonda Giunone
Provincia di CaltanissettaHotel Ventura / Rotonda Capodarso
Prossimità Raffinerie ENI-ENIMCO di Gela
Ingresso Gela provenienza Caltagirone
Rotonda Capodarso
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