Ma attenzione: un articolo del Fatto Quotidiano ci ricorda che in quell’anno la famiglia Benetton distribuì 1,1 milioni di euro sotto forma di donazioni ai partiti. Un assegno di 150 mila euro ciascuno per la coalizione di centrodestra, Alleanza nazionale, Forza Italia, Lega Nord e Udc; stessa cifra per la coalizione di centrosinistra, Comitato per Prodi, Democratici di Sinistra, La Margherita e soltanto 50 mila euro per la piccola Udeur di Clemente Mastella. All’epoca la famiglia era impegnata nel tentativo di fondere Autostrade con Abertis, un’operazione che poi saltò per l’opposizione dell’allora ministro dei Lavori Pubblici Antonio Di Pietro e del ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa, che la considerarono in conflitto di interessi con la concessione per i rapporti tra ANAS e Autostrade. Ironia della sorte: spendere un milione e rotti di euro, darli a tutti i partiti politici in attesa del prossimo esecutivo e infine trovarsi con un governo che ti dice di no.
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Previsioni per il 2018
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