ANCORA
A PROPOSITO DELLA DISCARICA DI CAPPELLA CANTONE, “DELL'INVENZIONE” DEL
TAVOLO SULL'AMIANTO, DELLA SOSTITUZIONE DEGLI ASSESSORI REGIONALI
BUSCEMI E ROSSONI E ALTRO...ALTRO ANCORA...NO ALLE DISCARICHE
'PROVVISORIE'!!
.
.
A) E' un dato di fatto che la discarica
di amianto di Cappella Cantone non si farà più. Ma non era così scontato
che “ i politici” di ogni area e appartenenza si buttassero nuovamente
su questa vicenda in modo strumentale, superficiale e scomposto, quasi
volessero far dimenticare la loro “assenza” o “timidezza” su questa
problematica che è presente sul territorio cremonese da quattro anni.
B) Succede così che, per coprire le gravi
responsabilità politiche della Giunta regionale lombarda, di quella
provinciale cremonese e dell'ARPA, venga istituito “un tavolo
sull'amianto” ispirato dalla giunta di Formigoni. E' evidente che
quest'ultima, attraverso “ il tavolo” che avrebbe il compito di
individuare modi e luoghi per smaltire l'amianto in provincia di
Cremona, vuol tentare di rifarsi una verginità con l'avallo
irresponsabile e colpevole di alcune forze dell'opposizione, dopo gli
scandali per corruzione, bancarotta ecc. in cui sono stati coinvolti
esponenti del PDL politicamente vicini a Formigoni. Il PD, decidendo di
partecipare a questo “tavolo”, ha offerto, di fatto, le sue stampelle ad
una giunta screditata e incapace di governare, anziché mettere
all'ordine del giorno dell'agenda politica le dimissioni di Formigoni e
della sua giunta. Ma la cosa più incredibile e farsesca è che in questo
organismo, più o meno inutile e incompetente, saranno presenti
personaggi della politica che in questi anni non hanno mosso un dito
contro la pericolosità della discarica di Cappella Cantone (Salini,
Pinotti ecc...) o che, senza alcun senso d' ironia, proponevano di
trattare per spostare la discarica di qualche centinaio di metri. A
tutto ciò va aggiunto che a questo tavolo, forse come atto simbolico
bypartisan, per sancire la corresponsabilità politica, venga anche
invitato un deputato del PD che non ha più alcun ruolo istituzionale
ufficiale né in Regione né in Provincia e che non è neppure un esperto
ufficiale della materia. Quali sono i criteri che hanno ispirato la
composizione di questo organismo? Perché un deputato ufficialmente
estraneo a tutta la tematica ne farà parte e non si è chiamato, ad
esempio, uno dei sindaci che si sono sempre schierati contro la
discarica? Questo “tavolo istituzionale” cercherà in tutti i modi di
gettare fumo negli occhi alla popolazione e di manipolare la realtà
oggettiva, per far dimenticare le gravi responsabilità politiche che Pdl
e Lega hanno avuto sulla mancata discarica di Cappella Cantone. Un
organismo così formato non è legittimato ad indicare nessuna soluzione
per lo smaltimento dell'amianto, in quanto composto prevalentemente da
esponenti che, di fatto, sono emanazione di quella giunta regionale e
provinciale che, se non fosse intervenuta la Magistratura, avrebbero
tranquillamente accettato la discarica di Cappella Cantone. Ci pare
sospetta la rapidità con cui si è istituito questo “tavolo tecnico” e le
modalità con cui sono stati indicati i partecipanti. Ci sarebbero già,
in realtà, tutti gli strumenti istituzionali, certamente più
trasparenti, e che noi invochiamo da anni, per individuare siti e
modalità per la pianificazione dello smaltimento dell'amianto a livello
regionale. Perché si è scelto di non coinvolgere
il consiglio regionale e le sue commissioni? Perché, se il futuro è
l'inertizzazione, si continua ad ignorare la nostra richiesta di mettere
in moratoria le discariche già progettate e al vaglio della Regione?
Perché i neofiti e i convertiti alla bontà dell'inertizzazione non
sostengono queste cose? Perché non si vuole dare la possibilità ai
cittadini di esprimersi e di decidere a livello regionale su dove e come
smaltire l'amianto e altre sostanze tossiche? Perché si scelgono
ambiti, di fatto, extra istituzionali per prendere le future decisioni
in materia? Sembra quasi che con la scelta affrettata di un tavolo
tecnico si voglia realizzare una specie di “compensazione” rispetto alla
non realizzazione forzata della discarica di Cappella Cantone. Fatto
che ha lasciato evidentemente a bocca asciutta molti speculatori e
affaristi politici corrotti e presi con le mani nella marmellata. Noi
sappiamo che, in realtà, i neo-teorici e i
neo-convertiti dell'ultima ora sulla bontà dell'inertizzazione stanno
giocando una partita sporca, subdola, ambigua e poco chiara per poi
arrivare a delle conclusioni sbrigative per cui, dato che gli impianti
di inertizzazione hanno una tempistica non breve per la loro
realizzazione, proporranno magari di optare per l'effettuazione di
“discariche provvisorie”. Quest'ultima sarebbe la soluzione più
criminale e pericolosa a cui si potrebbe arrivare. Noi sappiamo, però,
che queste “soluzioni provvisorie” sono addirittura sostenute da
“ambienti” e da settori di partiti che impropriamente si definiscono
ambientalisti e che giocano da molto tempo un ruolo ambiguo e di
complicità con settori economici ben individuabili (come ad esempio
cooperative, COMPAGNIE varie...). Noi ci impegneremo a stoppare in
partenza queste soluzioni nel caso in cui si prospettassero.
In sintesi, noi facciamo appello a tutti i cittadini affinché tengano d'occhio l'operato di questo monstre
tecnico e soprattutto le sue conclusioni. Da un organismo politicamente
controllato dalla giunta regionale e da quella provinciale di Cremona,
oltre a qualche politicante, non ci si deve aspettare nessuna decisione
positiva per la collettività. Quindi vigilanza! Anche perché l'inchiesta
della Magistratura non è ancora finita e i controlli futuri sugli
impianti, se non cambia la giunta Formigoni, saranno fatti nei prossimi
tre anni dall'ARPA.
Noi mettiamo in discussione tutto il
sistema di procedure autorizzative e controlli ambientali, perché la
dirigenza dell'ARPA, checché ne dica Formigoni, non è stata estranea a
quanto accaduto a Cappella Cantone e non solo. Non basta la rimozione di
un dirigente per sanare tutte le irregolarità e omissioni avvenute e
per garantire che non avvengano. Il problema non è solo quello di
stabilire se la Locatelli portava in Regione dei dati falsati. Il
problema è a monte: gli uffici regionali e l'ARPA hanno accettato, a
iter già iniziato, di cambiare le regole del monitoraggio, accettando le
proposte di Locatelli che “prometteva” di aggiungere metri 1,40 di
materiale isolante (o simil isolante...!). C'é da mettersi le mani nei
capelli alla luce di quanto trovato sotto i cantieri delle Brebemi.
C) La giunta Formigoni ed il suo rimpasto
Una decina di giorni fa Formigoni ha
proceduto ad una sorta di rimpasto di giunta, per cercare di restituirle
una facciata più presentabile dopo gli scandali dei corruzione che
hanno visto coinvolti esponenti del Pdl in consiglio regionale ed ex
assessori vicinissimi a Formigoni.
Vediamo chi sono i destituiti e coloro che sono stati indicati per altri incarichi.
Massimo Buscemi, del Pdl, fino al
momento della sua destituzione aveva l'incarico di assessore alla
Cultura. Era stato anche assessore alla partita per le discariche,
compresa quella di Cappella Cantone, nella precedente legislatura. I
“maligni” sostengono che sia stato estromesso dalla giunta perché in
passato socio di Ponzoni (ex assessore ed ex vicepresidente del
consiglio recentemente arrestato), e inoltre genero di Daccò,
quest'ultimo pesantemente coinvolto nello scandalo dell'ospedale San
Raffaele di Milano di don Verzè.
Buscemi quando ricopriva l'incarico di
assessore alla partita per le discariche in una dichiarazione rilasciata
alla stampa locale di Cremona invitava l'amministrazione provinciale ad
individuare un sito diverso da Cappella Cantone a patto che il gestore
della discarica rimanesse sempre la ditta Cavenord, allora di proprietà
dei Fratelli Testa!
Gianni Rossoni, sempre
del Pdl, eletto nel collegio di Cremona, ex vice presidente della giunta
regionale, da assessore alla Formazione professionale è diventato, dopo
il rimpasto, assessore al Lavoro. Ridimensionate oggettivamente le sue
competenze. E' l'unico assessore in giunta eletto in provincia di
Cremona. Nel corso dell'inchiesta della Magistratura su Locatelli e
Nicoli Cristiani il suo nome appare indirettamente all'interno di una
conversazione avente per oggetto la problematica dello smaltimento
dell'amianto. Un paio di anni fa, in una dichiarazione alla stampa,
aveva paventato il pagamento di penali nel caso in cui i Fratelli Testa
(allora titolari della proprietà del terreno) non avessero potuto
realizzare la discarica. Dove avesse individuato queste clausole non è
stato mai reso noto...!
In sostanza, guarda caso, Formigoni ha
coinvolto nel rimpasto proprio quei personaggi che, in tempi e modi
diversi, sono stati interessati al percorso che portò alla concessione
dell'autorizzazione della discarica di Cappella Cantone.
In conclusione, la partita che
si giocherà d'ora in avanti può diventare ancora più complessa di
quella che si è dipanata finora. Per fermare i disonesti, i furbi e
quelli che fanno affari sulla nostra pelle occorrerà l'attenzione e la
mobilitazione di tutti i cittadini lombardi per chiedere la moratoria in
Regione di tutte le discariche di amianto in corso di approvazione o
già approvate ed arrivare ad una pianificazione trasparente e realmente
partecipativa per lo smaltimento dell'amianto.
Cittadini contro l'amianto
p.s.
Siamo stati gentilmente invitati a
partecipare alla trasmissione Green Box di Telecolor di venerdì 24
febbraio 2012. Abbiamo posto come condizione alla nostra partecipazione
che l'assessore Belotti, anche lui invitato, ritirasse preventivamente
la sua denuncia contro esponenti del comitato. Il signor Belotti non ha
accettato questa legittima richiesta giustificandola con il fatto che
avrebbe fatto in diretta televisiva una dichiarazione in tal senso. Noi
non abbiamo accettato questa mediazione e quindi abbiamo scelto di non
partecipare. Noi non trattiamo né ci confrontiamo con chi ci denuncia
alla Magistratura senza motivo.
22 febbraio 2012
Cittadini contro l'amianto
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fare anche un versamento in conto corrente postale).
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