traffico di rifiuti tossici
indagato
padre della Marcegaglia
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La sua azienda vive di commesse di Stato, l'ultimo colpaccio l'ha fatto
in Sardegna per il G8, padre e fratello indagati per reati gravi,
milionaria ...eppure per lei , i ladri sono i soliti poveracci da mille euro al
mese.
Certo ci saranno anche sindacalisti fannulloni e perditempo, ma mi pare che non sia questo il problema dell'Italia, ma piuttosto su questo versante un capitalismo straccione che vive solo di denaro pubblico ed aiuti di stato.
Certo ci saranno anche sindacalisti fannulloni e perditempo, ma mi pare che non sia questo il problema dell'Italia, ma piuttosto su questo versante un capitalismo straccione che vive solo di denaro pubblico ed aiuti di stato.
Dei veri parassiti
FIRENZE - Un milione di tonnellate di rifiuti speciali trattati come normali. Ottocento camion che in un anno percorrevano mezza Italia carichi di terra proveniente da bonifiche di distributori di carburante, di scarti di produzione industriale contaminati dal mercurio, di bombolette piene di gas propano. Quei materiali pericolosi finivano in discariche, aree di stoccaggio e zone di ripristino ambientale in Emilia, Toscana e Trentino non attrezzate per smaltirli: diventavano bombe ecologiche. A organizzare il sistema era un'azienda grossetana, l'Agrideco, che falsificava analisi per cambiare la natura dei rifiuti e si accordava con gestori dei siti e trasportatori. Tra i suoi venti clienti anche la multinazionale Procter & Gamble e due grandi gruppi industriali come Lucchini e Marcegaglia, fondato da Steno padre della numero uno di Confindustria Emma, che ora è indagato.
A scoprire il sistema sono stati i carabinieri del Noe, Nucleo operativo ecologico, di Grosseto, che sono partiti da un incidente mortale sul lavoro avvenuto nel giugno 2008 per avviare l'operazione "Golden rubbish" (immondizia d'oro). Hanno messo sotto inchiesta 61 persone, di cui 9 sono finite ai domiciliari e 6 in carcere. Oltre a 5 responsabili della ditta toscana sono stati coinvolti trasportatori, titolari di discariche e siti di stoccaggio, tecnici di tre laboratori, e anche gli stessi clienti, che secondo l'accusa non potevano non sapere dove finivano i loro scarti. Si contestano reati legati alla gestione dei rifiuti, falso e associazione a delinquere.
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/10/news/traffico_rifiuti_marcegaglia-2242748/
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