Anche neonati e morti si iscrivono al PdL, lo scandalo delle tessere si allarga
Una campagna tesseramenti davvero originale con bambini, nomadi ed esponenti di altri partiti
Il Popolo delle Libertà è riuscito nell'impresa di iscrivere nella campagna di tesseramento morti e neonati. E' quanto emerge dall'inchiesta del pm antimafia di Salerno - riportata da La Stampa - Enzo Montemurro.
I carabinieri hanno prelevato dalla sede nazionale del Pdl a Roma, in via dell'Umiltà, un plico contenente 25.000 nominativi di iscritti al partito di Berlusconi nella provincia di Salerno. Pare anche che sia stata mobilitata anche la Camorra per incrementare gli iscritti.
Se ciò sarà confermato, circa il 10% delle tessere del Pdl a livello provinciale è falso. Nei comuni di Pagani, Scafati e Nocera Inferiore, addirittura il 40% delle tessere sono intestate a morti, minorenni e a persone che, contattate in queste ore dai carabinieri, non ne sapevano niente.
La grana delle tessere sembra riguardare anche città come Bari, Modena, Salerno, Vicenza e Cagliari. In Sardegna ieri si è dimesso il coordinatore provinciale del Medio Campidano, Ettore Melis, segnalando "l'inspiegabile presenza diffusa di tesserati Pd". A Savona sono risultati tesserati esponenti di altri partiti, nomadi e persone agli arresti domiciliari.
Frattini è intervenuto affermando che "nel dubbio bloccheremo tutto. Non faremo svolgere i congressi se si riscontrano situazioni gravi e dove non ci vediamo chiaro. A meno che i dirigenti locali non ci garantiscono che è tutto ok. Per esempio, in Campania spetterà al commissario Nitto Palma controllare la vicenda in alcuni posti". Con il proseguo delle indagini la verità verrà a galla.
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