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martedì 19 giugno 2018

Rom, Salvini insiste sul censimento e cita Pisapia

Il Ministro dell' Interno Continua ad Alimentare L' ODIO

Ma il Comune Risponde: “ Il Suo su base Etnica,  
il nostro per rispetto Regole e Mandare a Scuola i Bambini”

Dopo i Migranti e le Ong, ecco i Rom, un altro tamburo 
al quale l'elettorato leghista è estremamente sensibile. 

Il leader del Carroccio, malgrado il passo indietro delle scorse ore, ribadisce la linea: "Se lo faccio io è razzista, se lo propone la sinistra va bene". Silenzio dal M5s. Replica l'assessore alla Politiche sociali di Milano per ribadire la differenza tra il loro intervento e quello voluto dal leghista. Il commissario europeo: "Difficile non commentare frasi scioccanti o raggelanti. Dico che l'Unione eserciterà le competenze con le regole di cui dispone"

Matteo Salvini, nonostante le polemiche e il mezzo passo indietro di ieri, insiste sull’offensiva razzista: “Censimento dei rom e controllo dei soldi pubblici spesi”, ha scritto su Facebook. “Se lo propone la sinistra va bene, se lo propongo io è razzismo. Io non mollo e vado dritto. Prima gli italiani e la loro sicurezza”. Poi, sempre sui social network, ha rilanciato le foto della demolizione di una casa abusiva in un campo Sinti non autorizzato a Carmagnola (Torino): “Dalle parole ai fatti”. Nessuna reazione dagli alleati di governo del Movimento 5 stelle. Nelle scorse ore Luigi Di Maio si era limitato a dire: “Bene la smentita, sarebbe stato incostituzionale”. 
Oggi ancora non ha rilasciato dichiarazioni.

Il messaggio è comparso sulla bacheca Facebook di Salvini intorno all’ora di pranzo. Il ministro dell’Interno ha rilanciato un articolo del Corriere della Sera in cui si parlava degli interventi per prevenire “degrado” promossi dalla giunta di centrosinistra di Pisapia a Milano nel 2012. Nel merito gli ha risposto l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino: “Salvini ci ha beccato: dice che nel 2012 anche noi a Milano facevamo il censimento dei rom. Certo, per individuare i bambini presenti nei campi e farli andare a scuola. Cosa che continueremo a fare. Noi lo facevamo per fare rispettare le regole nelle aree autorizzate. Cosa su cui si deve sempre insistere con intransigenza. Il che non c’entra nulla con un censimento globale per schedare la popolazione rom su base etnica al di là di dove e come vivano le persone. Questo porta solo all’odio”. Intanto il deputato di Leu Roberto Speranza ha annunciato che sporgerà denuncia contro Salvini per istigazione all’odio razziale.

Moscovici: “Stato di diritto è regola comune da rispettare”
Critiche sono arrivate invece dall’Europa. “Anche se interferire negli affari interni di un Paese”, ha detto il commissario Ue Pierre Moscovici, “commentare questa o quell’altra dichiarazione scioccante o raggelante, può essere una tentazione a cui è estremamente difficile resistere, resisterò con tutte le forze. Dico che la commissione Ue eserciterà le sue competenze con le regole di cui dispone. Ci sono regole in materia economica e finanziaria ma anche per quanto riguarda lo stato di diritto. Sono le nostre regole comuni e vanno rispettate da tutti”. E il braccio di ferro con Bruxelles continua: “Non si può espellere un cittadino comunitario sulla base della sua etnia. È super chiaro che non è legale”, ha detto il portavoce della Commissione Alexander Winterstein. “Non posso escludere contatti” con le autorità italiane, “ma non posso neppure annunciarli”.

Silenzio M5s. La ministra Grillo: “Io cerco sempre di essere moderata ma anche diretta”
Le parole continuano a provocare imbarazzo nel governo. Anche se dal mondo M5s le reazioni sono quasi completamente assenti. La ministra della Salute Giulia Grillo, intervistata da SkyTg24, ad esempio non è entrata mai nel merito della frase del suo collega di esecutivo ma si è limitata a dire che “ogni politico e ogni leader ha il suo modo di esprimersi. Conosciamo tutti Matteo Salvini, ha dei modi forti ed è anche per molte di queste sue espressioni che piace alla gente, perché è diretto e non è complicato da comprendere. Chiaramente ognuno ha i suoi modi di dire le cose, e le sue successive affermazioni testimoniano che era una modalità di espressione e non un’idea sostanziale. Io personalmente cerco sempre di essere moderata, ma anche molto diretta: essere diretti è importante, per evitare equivoci ed essere chiari con le persone”.

Caritas: “Certe affermazioni sono contrarie alla nostra fede”
Dura la condanna dagli esponenti del mondo cattolico. “Non voglio fare un discorso politico”, ha detto il direttore della Caritas diocesana di Roma monsignor Enrico Feroci. “Io sono un prete e parlo ai cristiani: certe affermazioni sono contrarie alla nostra fede. Dire ‘noi li respingiamò é esattamente contrario al concetto cristiano dell’accoglienza”. Ha parlato anche l’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi: “I cittadini italiani e europei il ministro dell’Interno se li deve tenere tutti, rispettare e difendere, fino a prova contraria – dice in un’intervista a Repubblica – È giusto anche che si superino i campi rom, che sono in condizioni inumane”, ma “se li si toglie dai campi, si devono offrire soluzioni abitative”. Il censimento, invece, “non vedo a cosa possa servire. Potrebbe anzi rivelarsi un boomerang come quello di dieci anni fa, bloccato dall’Europa perché considerato discriminatorio”. Sui migranti, “a Salvini direi che è giusto porre l’Europa di fronte alle sue responsabilità e occorre il dialogo per trovare una soluzione. Occorre continuare a salvare in mare chi è pericolo, anche perché ciò ci rende più forti e credibili nell’esigere soluzioni. Bisogna fare attenzione al linguaggio che si usa. Un ministro deve farsi capire, certo, ma anche usare modi istituzionali”, afferma Zuppi. Per il monsignore “si è accumulata una pericolosa miscela di paura, rabbia e vittimismo che si rinnova in versione digitale, indicando un nemico su cui scaricare responsabilità. Il problema dell’Italia non sono gli stranieri – sottolinea – ma cosa vogliamo costruire per il futuro”.

Spett.Le Matteo Salvini per l'ennesima volta Ti devo far notare che non Ti comporti in modo corretto nei confronti del M5S e del Presidente del Consiglio, poiché il contratto stipulato deve essere rispettato, le decisioni discusse insieme e poi effettuate! 
Stai facendo il leone, ma non necessariamente paga! 
Il popolo decide in un senso o nell'altro, attenzione! 
Vincere una battaglia non è vincere la guerra? Gli italiani non perdonano! 

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