IN ITALIA , DAL FAMILY DAY AL BUNGA BUNGA
L’Occidente cristiano insegnerà ai paesi islamici la democrazia
L’esplosione popolare dei paesi nordafricani di queste ultime settimane ha provocato, sia pure a certi alti livelli, una sorta di follia politica nell’Occidente cristiano. Si grida: “Aiuteremo l’Egitto a diventar democratoco!” Dopo l’esperienza dell’Iraq e dell’Afganistan quella dell’Egitto sarà un gioco da bambini. L’Europa e gli Stati Uniti d’America sono esportatori di democrazia.
Ma la democrazia, che è una forma di governo, è esportabile come se fosse un’automobile?
Negativa è la risposta degli uomini dotati di buon senso.
La democrazia può solo nascere in una “società civile” di per sé predisposta.
Per il filosofo della politica esistono due democrazie, una ideale, l’altra reale. La prima fu quella etica, dell’antica Grecia, che mai più tornerà. L’altra è quella che si ha oggi, che è una degenerazione di quella ideale.
Per avere un’idea di cosa consta una democrazia, come possibile forma di governo, possiamo invocare l’aiuto di due grandi pensatori che vivono prima della Rivoluzione Francese del 1789.
Rousseau, saltando la barriera del tempo storico, delinea un tipo di comunità che sorge senza il condizionamento della Chiesa, senza il condizionamento dello Stato. Trattasi della costruzione di una coscienza civile che nasce attraverso l’oggetivazione della “volontà di tutti” in “volontà generale”. “Il popolo è sovrano”. La “sovranità popolare” non è alienabile (delegabile) nemmeno temporaneamente. Democrazia diretta.
Locke, padre della Rivoluzione inglese del 1688, lavora invece nell’ambito del possibile storico.
Il popolo è sovrano. La sovranità è temporaneamente alienabile (delegabile). La democrazia che nasce si può definire “rappresentativa o delegata”.
Nella prassi storica la democrazia non è qualcosa che piove dall’alto o che viene portata come dono. Essa presuppone l’esistenza di una società civile che non abbia nulla di incompatibile. Questo è il punto dove tutti gli assoluti crollano. Non esistono “società civili” di tipo ideale. Platone odiò la democrazia perché governo di uomini mediocri, non i migliori, non meritevoli.
L’Europa, e in particolare l’Italia, è in grado di aiutare l’Egitto ad essere democratico?
L’Italia è un paese d’Europa che possiede, dal punto di vista formale, la migliore Carta costituzionale. I diritti umani sono tutti meravigliosamente sanciti. La democrazia è piena nella forma, vuota nella sostanza. L’Italia prima di aiutare altri ad esser democratici deve badare a portare i diritti umani sanciti dalla propria Costituzione repubblicana dal piano formale a quello sostanziale a mezzo di particolari riforme. Fino ad oggi l’Italia è stata un paese che si è governato sulla base della tirannide del numero. Totalmente assente nella società civile la coscienza del vivere democratico. La nostra è qualcosa che somiglia alla democrazia.
Per quanto annacquato l’Islam del Paesi nordafricani è sempre un elemento condizionante nella vita della società civile. Anche se non ingoia la “politica”, come l’Islam iraniano, come l’Islam dei Talebani, esso riesce sempre a far pregare il governato da mussulmano e non da democratico.
L’Occidente cristiano, il mondo che l’Islam ufficiale vuole distruggere, non s’avvede di essere un “cattivo consigliere”. Non si convince che ogni popolo si dà il governo che si merita.
Giuseppe Peritore
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