Lou Reed è già nell'Olimpo dei miti
Lou Reed, Mick Jagger, David Bowie, in una foto degli anni Settanta. Tempi di grandi sperimentazioni, di eccessi, di ricerca, di contaminazione tra la musica e l'arte contemporanea. Ricordiamo ancora Lou Reed, tra i maggiori poeta del rock, scoparso il 27 ottobre 2013, dopo una fulminante malattia. Un racconto che attraversa la sua lunga carriera e che scandaglia la sua anima fragile e selvaggia. Un testo intervellato da una serie di video, dalle origini con i Velvet Undergorund, fino a una recente esibizione con l'amata Laurie Anderson...
Lou Reed e l’oscura bellezza del rock
Scompare a soli 71 anni, dopo una fulminante malattia. Il mondo lo celebra come un poeta e un genio del rock. Lou Reed è già nell'Olimpo dei miti che hanno scritto la storia della musica a cavallo tra i due secoli. Un ritratto intenso di un artista straordinario, che unì sensibilità maudit e desiderio di sperimentare.
Lou Reed è uno studentello ebreo, magrissimo, appena laureato in letteratura, passato per l’elettroshock da una famiglia perbene e perbenista di Long Island che mal digerisce quel figliolo “bizzarro” con la passione per il rock e dai gusti sessuali incerti. È uno che a ventitre anni scrive un pugno di canzoni destinate a restare nell’eternità, composte mentre i Beatles sperimentano LSD e santoni indiani, Dylan viene contestato nel suo passaggio dal folk al rock, e gli Stones uniscono il blues al rock...
VIDEO: Lou Reed è già nell'Olimpo dei miti: Lou Reed, Mick Jagger, David Bowie, in una foto degli anni Settanta. Tempi di grandi sperimentazioni, di eccessi, di ricerca, di contami...
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