BLOG DI CIPIRI: Forconi, i capi della protesta

Forconi, i capi della protesta

Calvani in Jaguar. Chiavegato pro Putin. E l'ex ultrà Zaccardelli.

I leader della rivolta.

Un contadino in Jaguar, un falegname che ama Vladimir Putin e un ex ultrà della Lazio che vuole incontrare Silvio Berlusconi. Tra i leader della protesta dei Forconi che ha messo in ginocchio l'Italia, ci sono Danilo Calvani, Lucio Chiavegato e Augusto Zaccardelli. Ognuno di loro aveva una storia a livello locale, di battaglie anti-euro, anti-tasse e indipendentiste. E ora sono al centro dei riflettori, dopo che il movimento ha paralizzato molte città d'Italia.

Ecco chi sono e cosa vogliono i leader della rivolta.

Danilo Calvani, dai campi alla Jaguar

Il 51enne Danilo Calvani, contadino di Pontinia (in provincia di Latina) è il leader del Coordinamento 9 dicembre, data di inizio della protesta che sta scuotendo l'Italia. È cresciuto in una famiglia di agricoltori nell'agro-pontino bonificato durante il fascismo, dove vive con la compagna e quattro figli. Ha studiato Ragioneria, ma ha lasciato l'anno prima del diploma per dedicarsi all'agricoltura.

HA VOTATO DC, PSI, FORZA ITALIA E VERDI. Il suo orientamento politico è cambiato nel corso degli anni: «Da giovane ho votato Dc e Psi», ha raccontato, «poi mi sono pentito perché sono finiti tutti in galera. Negli ultimi anni ho votato solo in due occasioni, una volta per Forza Italia e una volta per i Verdi». Nel suo passato non ci sono tessere di partito né di sindacato e nel 2011 si è candidato senza successo a sindaco di Latina con una lista civica. Attualmente guida i Comitati riuniti agricoli (Cra).

IL PATTO DEL FRIGORIFERO. La miccia della protesta, come ha ricordato il capopopolo, si è accesa il 16 marzo scorso. «Nella cella frigorifera della mia azienda, tra amici, abbiamo deciso che non si poteva sopportare oltre». Detto, fatto. Nel giro di nove mesi, ha messo in piedi un movimento. Dopo un lungo tour per l'Italia, il 6 ottobre scorso, sempre nella cella frigorifera di Pontinia, è nato il Coordinamento 9 dicembre. NO A VIOLENZE ED ESTREMISMI. «È una rivoluzione che è partita dalle donne, sono state le prime a volerla», ha detto Calvani. «Ci vogliono far passare per violenti, estremisti, mafiosi, fascisti. Non è così. È il popolo arrabbiato e desolato che è sceso in piazza. Gli estremisti non hanno nulla a che vedere con noi anche se la nostra protesta comprende tutte le idee». Calvani è stato bersaglio di critiche per aver lasciato il comizio di Genova a bordo di una lussuosa Jaguar, a quanto pare guidata da un amico.

Lucio Chiavegato, indipendentista veneto contro Equitalia

Nel Nord Est l'anima del movimento è l'associazione Life (Liberi imprenditori federalisti europei), con sede a Conegliano (Treviso), nata del 1994 e guidata dal maggio 2013 dal falegname veronese 48enne Lucio Chiavegato.

La sua lotta è rivolta contro il sistema «vessatorio, burocratico e fiscale, che pretende solo di sfruttare chi produce». Nel mirino ci sono dunque la guardia di finanza, l'Agenzia delle entrate ed Equitalia.

VADEMECUM ANTI-FINANZA. Chiavegato ha anche stilato un promemoria con 10 regole per affrontare i finanzieri in caso di controlli. «Tutta l'Italia è con noi, Letta se ne deve andare», ha tuonato Chiavegato in un'intervista a Il Giornale. «Siamo stanchi di malaffare, tasse e leggi che strangolano le imprese».

VICINANZA ALLA POLIZIA. Come Calvani, che ha affermato di «fidarsi solo delle forze dell'ordine», anche Chiavegato ha strizzato l'occhio alla polizia, soprattutto dopo il gesto di alcuni agenti che si sono tolti il casco nel corso della protesta di Torino. «Sono come noi, hanno stipendi da fame», ha aggiunto . PUTIN IDOLO POLITICO. Dice di non votare più nessuno, si considera un deluso della Lega e ora è un autonomista convinto. Come punto di riferimento politico ha il presidente russo Vladimir Putin, «perché decide e non si inchina e difende il proprio Paese».

Sul sito di Chiavegato, si trovano le sue idee indipendentiste per il Veneto, mentre l'annuncio della protesta del 9 dicembre è stato dato da un suo videomessaggio dal titolo «L'inizio della fine».

Augusto Zaccardelli, camionista che non vota più Berlusconi

Nel Centro Sud, è attivo il Movimento autonomo trasportatori guidato da un autotrasportatore laziale che si chiama Augusto Zaccardelli. Ex ultrà della Lazio, Zaccardelli è stato tra i promotori dell'incontro con Silvio Berlusconi, che poi è stato rimandato dal Cavaliere «per evitare strumentalizzazioni». DA SETTE ANNI NON VOTA. Inizialmente ha appoggiato il centrodestra, poi però ha mollato tutta la politica. «Ho votato Berlusconi, ma da sette anni non do preferenze», ha detto, anche se la sua volontà di incontrare il leader di Forza Italia suggerisce ancora una vicinanza di idee. Zaccardelli ha una moglie e tre figli e dice di non essere violento. Ha perso il lavoro «perché il committente non mi ha più pagato», ragione per la quale chiede che cambino le leggi.

di Gabriele Perrone
http://www.lettera43.it/cronaca/forconi-i-capi-della-protesta_43675115687.htm

Hanno annunciato una MARCIA SU ROMA , vi fidereste di questi soggetti ?

marciate verso casa vostra ormai il danno e' stato fatto c'e' da

RICOSTRUIRE ADESSO

Come ha distrutto il Paese Berlusconi con i suoi alleati.

Una storia di vera dittatura mediatica spiegata e ricostruita dai giornalisti stranieri.

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