«Sento grandi inni al realismo da chi dice che l'incontro si doveva fare ma io sono sempre prudente di fronte agli eccessi di realismo e ai danni che ha provocato negli anni. Non si può mettere tra parentesi chi fossero gli interlocutori, anzi, uno degli interlocutori. Per chi è cittadino del Paese e ritiene che ci sia da ricostruire un'etica pubblica e civile, abbiamo perduto tutta la memoria se non ricordiamo che Silvio Berlusconi è stato condannato a agosto e che solo da poche settimane è stata dichiarato decaduto da senatore.
Uno solo tra i commentatori ha detto che Berlusconi a breve sarà o ai domiciliari o ai servizi sociali e allora c'è un'anomalia se abbiamo bisogno di rilegittimare chi si trova in questa condizione. Quando finalmente quella decisione arriverà, immediatamente Berlusconi dirà "guardate, oggi che sono un padre della patria che modifica la Costituzione, come mi tratta questa giustizia".
Questa è la deriva che sta di fronte a noi. Dobbiamo esserne consapevoli ed anche questo è segno di quanto ancora fragile sia il nostro sistema»
Stefano Rodotà
Ma come si può prestar fede ad un sedicente rottamatore della vecchia politica, che fece grandi proclami su come avrebbe voluto cambiare il paese da cima a fondo e che fino a poco tempo fa diceva di voler allontanare i pregiudicati dal parlamento, e in primo luogo proprio il Cavaliere, il non plus ultra dei pregiudicati parlamentari, ma non appena ottiene un carica politica di primo piano a livello nazionale, come quella di segretario del PD, la prima azione concreta che mette in atto è quella di andare a riesumare un rottamato ufficiale per volontà del parlamento, quale è appunto Silvio Berlusconi, restituendogli praticamente quella leadership politica che gli era stata sottratta dalla conferma della condanna in cassazione e dalla decadenza da senatore, votata proprio dal parlamento? sarebbe come se i rivoluzionari francesi, dopo averlo destituito e arrestato, anzichè ghigliottinarlo, avessero deciso invece di consultarsi col re per far nascere la repubblica, ma con la differenza che il re, tutto sommato, era si un despota ma non era un pregiudicato e condannato in via definitiva e con in più altri processi penali pendenti a suo carico .
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Renzi lavora per Berlusconi?
"Grillo ha sbagliato tutto, Renzi fa bene a fare l'accordo col Cav". Parola di Marco Travaglio. Il vicedirettore del Fatto Quotidiano "benedice" a denti stretti il patto Renzi-Berlusconi. Nel suo ultimo editoriale sul Fatto, Travaglio difende la scelta del rottamatore di trattare con Silvio e pugnala Grillo colpevole di aver chiuso le porte ad un dialogo per le riforme: "Renzi s'è rivolto anzitutto a Grillo che ha commesso un grave errore nel rispondere picche, rinchiudendosi autisticamente nel web referendum fra gli iscritti. Aveva l'occasione di mettere in crisi il Pd cogliendo al balzo la promessa di Renzi di rinunciare ai rimborsi elettorali affamando i suoi apparati elefantiaci". Poi Travaglio elogia Renzi: "L'incontro tra i due leader ha una sua logica. E' giusto che che l'iniziativa di proporre una o più leggi elettorali agli altri partiti spetti a quello che ha raccolto più voti (il Pd) e che i destinatari della proposta siano nell'ordine, le altre forze più votate 5Stelle, Forza Italia, Scelta Civica, Lega e Sel. Dialogare con B. è il colmo dell'immoralità. Ma purtroppo nessuno del Pd può credibilmente fare lo schizzinoso dinnanzi all'incontro Renzi-B.". Infine Travaglio ha una speranza: "La vera questione ora è che Renzi non si faccia fregare da Berlusconi. Ciò che conta è che se accordo ci sarà produca una buona legge elettorale".
E LA LEGGE SUL CONFLITTO DI INTERESSI CHE FINE HA FATTO ?
E voi lo portereste un delinquente a casa vostra?
Il pregiudicato Berlusconi. Le allucinazioni hanno origine in assenza di una qualsiasi realtà esterna. Vediamo, udiamo, percepiamo cose che non esistono. Eppure sono presenti nella nostra mente. Le crediamo reali. Noi riteniamo possibile che Berlusconi possa esistere in una democrazia. Riteniamo che i conflitti di interesse, i suoi processi, le sue frequentazioni mafiose con personaggi come l'eroico Mangano, siano fole, balle, invenzioni. Le allucinazioni, come scritto dal neurologo Oliver Sacks, tendono ad allarmare. Spaventano. Per questo ci sono le cure. Noi, al posto degli psicofarmaci abbiamo i giornalisti. Ci tranquillizzano. Dicono che è per il bene del Paese. Quel ragno gigantesco e peloso al centro della stanza è in realtà una farfalla variopinta. Berlusconi è, di volta in volta, un riformatore, uno statista, un perseguitato. L'italiano è inerme di fronte a questo fenomeno allucinatorio che dura da vent'anni. "Quando si tratta di allucinazioni siamo passivi. Esse ci accadono in modo autonomo: appaiono e scompaiono quando vogliono loro, e non quando vogliamo noi". La Profonda Sintonia con un pregiudicato al quale vengono affidate le sorti del Paese attraverso una nuova legge elettorale è un'allucinazione. Non può succedere che chi è stato scaraventato fuori dalla finestra del Senato per frode fiscale dal M5S con i voti del PD sia chiamato a fare le leggi dal PD. Chiunque sano di mente non ci può credere. E' un'allucinazione. Suvvia, non può essere che il pregiudicato entri un sabato pomeriggio nella sede del PD di Roma come se fosse Augusto portato in trionfo. Non è vero, non è vero, NON E' VERO! Le leggi si fanno in Parlamento non in una stanza con due extraparlamentari, uno in attesa degli ARRESTI DOMICILIARI.
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E voi lo portereste un delinquente a casa vostra?
Il pregiudicato Berlusconi. Le allucinazioni hanno origine in assenza di una qualsiasi realtà esterna. Vediamo, udiamo, percepiamo cose che non esistono. Eppure sono presenti nella nostra mente. Le crediamo reali. Noi riteniamo possibile che Berlusconi possa esistere in una democrazia. Riteniamo che i conflitti di interesse, i suoi processi, le sue frequentazioni mafiose con personaggi come l'eroico Mangano, siano fole, balle, invenzioni. Le allucinazioni, come scritto dal neurologo Oliver Sacks, tendono ad allarmare. Spaventano. Per questo ci sono le cure. Noi, al posto degli psicofarmaci abbiamo i giornalisti. Ci tranquillizzano. Dicono che è per il bene del Paese. Quel ragno gigantesco e peloso al centro della stanza è in realtà una farfalla variopinta. Berlusconi è, di volta in volta, un riformatore, uno statista, un perseguitato. L'italiano è inerme di fronte a questo fenomeno allucinatorio che dura da vent'anni. "Quando si tratta di allucinazioni siamo passivi. Esse ci accadono in modo autonomo: appaiono e scompaiono quando vogliono loro, e non quando vogliamo noi". La Profonda Sintonia con un pregiudicato al quale vengono affidate le sorti del Paese attraverso una nuova legge elettorale è un'allucinazione. Non può succedere che chi è stato scaraventato fuori dalla finestra del Senato per frode fiscale dal M5S con i voti del PD sia chiamato a fare le leggi dal PD. Chiunque sano di mente non ci può credere. E' un'allucinazione. Suvvia, non può essere che il pregiudicato entri un sabato pomeriggio nella sede del PD di Roma come se fosse Augusto portato in trionfo. Non è vero, non è vero, NON E' VERO! Le leggi si fanno in Parlamento non in una stanza con due extraparlamentari, uno in attesa degli ARRESTI DOMICILIARI.
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