Due giorni dopo lo scandalo di #MafiaCapitale i partiti di maggioranza e minoranza ( Lega in primis) votano compatti per bloccare l'utilizzo da parte della magistratura delle intercettazioni del senatore Azzolini (NCD), accusato di reati gravissimi come frode, associazione a delinquere,
abuso d'ufficio.
PD, LEGA NORD E FORZA ITALIA SALVANO ANCORA AZZOLINI (NCD)
Come già avvenuto in Giunta delle Autorizzazioni al Senato, appena adesso il Senato ha salvato nuovamente il Presidente della Commissione Bilancio Azzolini.
Cosa chiedeva la Procura di Trani?
Di poter utilizzare le intercettazioni contro il Senatore Azzolini, indagato per abuso di ufficio, associazione a delinquere, truffa aggravata e falso ideologico, minaccia ad un pubblico ufficiale per gli appalti, da 160 milioni di euro, per il Porto di Molfetta.
vedremo come andra' a finire quest'altra???
abuso d'ufficio.
PD, LEGA NORD E FORZA ITALIA SALVANO ANCORA AZZOLINI (NCD)
Come già avvenuto in Giunta delle Autorizzazioni al Senato, appena adesso il Senato ha salvato nuovamente il Presidente della Commissione Bilancio Azzolini.
Cosa chiedeva la Procura di Trani?
Di poter utilizzare le intercettazioni contro il Senatore Azzolini, indagato per abuso di ufficio, associazione a delinquere, truffa aggravata e falso ideologico, minaccia ad un pubblico ufficiale per gli appalti, da 160 milioni di euro, per il Porto di Molfetta.
vedremo come andra' a finire quest'altra???
#Mafia a #Roma
In ogni posto chiave avevano sistemato una persona fidata. Aziende municipalizzate, assessorati, persino il bilancio del Campidoglio erano in grado di modificare. Per riuscire a controllare le commissioni Trasparenza e Anticorruzione hanno fatto carte false, forse convinti che questo li avrebbe salvati.
È una rete di potere autentico quella creata da Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, «inserendo nei ruoli decisionali della pubblica amministrazione uomini che, per ragioni diverse di affiliazione o di subordinazione, rispondono direttamente al sodalizio, non sempre con una piena consapevolezza delle sue caratteristiche».
Quando Gianni Alemanno cede la guida di Roma a Ignazio Marino, si concentrano sugli esponenti del Pd che potevano mettersi a disposizione in cambio di favori e tangenti. E riescono ad agganciarli. Nelle intercettazioni che fanno da filo conduttore alle indagini dei carabinieri del Ros guidati dal generale Mario Parente, si parla di appuntamenti chiesti al vicesindaco Luigi Nieri, di incontri con il capo di gabinetto Mattia Stella. Mentre Eugenio Patanè avrebbe preso soldi per «pilotare» appalti alla Regione, del senatore del Pd Lionello Cosentino, segretario della federazione Pd romana, dicono: «È proprio amico nostro».
L'Arresto dell'ex terrorista dei Nar, Massimo Carminati
Alemanno e il ricatto
Ad Alemanno, dipinto dalle carte dell’accusa quasi come un burattino nelle loro mani, pagano le cene elettorali oltre ai contanti versati alla sua Fondazione «Nuova Italia» e portano «comparse» per la claque ai comizi. A far da «cerniera» ci pensa spesso l’assessore Luca Gramazio. Ma alla vigilia delle amministrative di giugno 2013, quando lui tentenna sulla concessione di una proroga alle cooperative, il ricatto di Buzzi è esplicito: «Me la proroghi a sei mesi, arrivi a dopo le elezioni... se li famo tutti in santa pace, qui c’hai pure gente che ti vota... così ci costringi a fare le manifestazioni».
«M’ha prosciugato»
Riccardo Mancini, amministratore delegato di Eur spa è sempre stato uno dei personaggi di riferimento, «espressione dell’amministrazione comunale avendo gestito le campagne elettorali di Alemanno ed essendo considerato una sorta di plenipotenziario nella gestione dei rapporti con gli imprenditori, soprattutto nel settore trasporti». È quello che «deve passa’ i lavori buoni».
Quando finisce sotto inchiesta Buzzi racconta: «Lo semo annati a pija’, gli amo detto cioè “o stai zitto e sei riverito o se parli poi non c’è posto in cui te poi anda’ a nasconde’’». Regolarmente stipendiato con 15 mila euro mensili è Franco Panzironi, ex amministratore delegato di Ama spa, «indicato quale reale dominus della stessa municipalizzata, nonostante non rivestisse più nessun incarico formale». Buzzi è categorico: «M’ha prosciugato tutti i soldi Panzironi... dovevo daje un sacco de soldi, 15 mila euro, gli ultimi glieli do oggi e poi ho finito».
Gli assi nella manica
Con la giunta Alemanno il controllo dell’Ama è totale. Quando arriva Marino, l’organizzazione si attrezza. E in vista della gara per la raccolta del Multimateriale Buzzi appare sicuro: «I nostri assi nella manica per farci vince la gara dovrebbero essere la Cesaretti per conto di Sel, Coratti che venerdì ce vado a prende un bel caffè e metto in campo anche Cosentino».
Parlando del presidente dell’assemblea capitolina Mirko Coratti, Buzzi dice «me lo so’ comprato, ormai gioca con me», e il 23 gennaio 2014 racconta di avergli «promesso 150 mila euro se fosse intervenuto per sbloccare un pagamento di 3 milioni sul sociale». L’8 aprile invia un sms a Mattia Stella: «Sono da Coratti». Lui lo chiama immediatamente: «Oh Salvato’ io sto giù da me». Buzzi è pronto: «Appena finisco da Coratti, scendo giù da te». Del resto con i collaboratori più stretti era stato esplicito: «Sto’ Mattia lo dobbiamo valorizzare, lo dobbiamo lega’ di più a noi».
Le primarie Pd
Luca Odevaine, vicecapo di gabinetto del sindaco Walter Veltroni, viene ritenuto un esponente dell’organizzazione e infatti Buzzi conta sulla possibilità che diventi capo di gabinetto di Marino «così ci si infilano tutte le caselle... qualche assessore giusto... ci divertiremo parecchio». L’interesse dell’organizzazione a orientare la politica è palese sin dalla scelta del candidato sindaco.
A ottobre 2012 Carminati si informa con Buzzi: «Come siete messi per le primarie?» e lui risponde: «Stiamo a sostene’ tutti e due... avemo dato 140 voti a Giuntella e 80 a Cosentino che è proprio amico nostro». In realtà a novembre Buzzi annuncia: «Noi oggi alle cinque lanciamo Marroni alle primarie per sindaco eh!». Il possibile cambio in giunta era per loro un’ossessione e il 22 gennaio 2013, analizzando ogni possibilità dice: «È vero, se vince il centrosinistra siamo rovinati, solo se vince Marroni andiamo bene».
Marroni diventa deputato del Pd mentre l’altro «amico» Daniele Ozzimo è nominato assessore alla Casa. Tutti restano comunque inseriti nella «rete» che ha continuato a garantire affari e potere.
Ecco la ‘cupola’ di Roma, si dimettano tutti i coinvolti
ROMA, 2 dicembre 2014 - “Scoperchiata la “Cupola” che ha le mani sulla Capitale e della quale, secondo gli inquirenti, fanno parte esponenti politici di destra e sinistra al servizio di personaggi come l'ex Nar Massimo Carminati. Se hanno un minimo di dignità tutti i coinvolti dovrebbero immediatamente dimettersi dalle proprie cariche pubbliche, così come ha fatto l’assessore PD alla casa Ozzimo”. Così parlamentari e consiglieri del Comune e dei Municipi di Roma in una nota congiunta con i colleghi della Regione Lazio.
“L’operazione ‘Terra di Mezzo’ svela i contorni di un ramificato sistema corruttivo nelle amministrazioni locali del Lazio che, come da noi denunciato più volte in ogni sede istituzionale e giudiziaria, inquina l'assegnazione di incarichi, appalti e finanziamenti pubblici.
L’operazione di stanotte, frutto dell’encomiabile impegno della procura di Roma e delle Forze dell’ordine, ne è l’ennesima dimostrazione, con una lista di indagati e arrestati che abbraccia destra e sinistra, da Alemanno a Luca Odevaine, capo di Gabinetto del sindaco Veltroni e già al ministero dell'Ambiente con la Melandri, l’ex ad dell’ente Eur, Riccardo Mancini e l’ex presidente di Ama Franco Panzironi, nomi messi lì dall’amico sindaco di turno. Il fatto che siano coinvolti nell’indagine anche Eugenio Patanè, consigliere Pd Lazio, il capogruppo di FI Luca Gramazio e il presidente dell’Assemblea capitolina, Mirko Coratti dimostra a cosa servono veramente le larghe intese”.
Movimento Cinque Stelle di Roma
La Mafia a Roma è capace di infiltrarsi e fare business nella gestione di centri di accoglienza degli immigrati e campi nomadi, finanziare cene e campagne elettorali, come quella dell’ex sindaco di Roma Gianni #Alemanno, coinvolgere nella loro rete politici di #destra e di #sinistra.
Quello che succede oggi a Roma non è altro che la conferma di quello che il Movimento 5 Stelle sostiene da sempre. L’esistenza del mega-inciucio tra centro-sinistra-destra, tra #Stato e #Mafia.
La mafia è negli appalti truccati, nei concorsi truccati, nello scambio di voti, nelle discariche abusive, la mafia è nei Comuni, nelle Regioni ed in #Parlamento. E' giunto il momento per tutti di cominciare a combattere il comportamento mafioso in tutti i suoi aspetti.
E’ giunto il momento di smetterla di fare ciò che ci conviene per cominciare a fare quello che è GIUSTO!
INTERCETTAZIONE TELEFONICA
Buzzi: “Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno”
Uno dei settori in cui la "cupola" era più influente era quello delle politiche sociali: Luca Odevaine, membro del Tavolo di coordinamento nazionale sull'immigrazione, al telefono spiega: "Avendo questa relazione continua con il Ministero, sono in grado un po’ di orientare i flussi". Il braccio destro di Carminati: "Tu c'hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati?"
Operazione Mondo di Mezzo: i nomi degli arrestati
„Nomi noti e meno noti tra gli arrestati dell'operazione Mondo di Mezzo. Centro nevralgico dell'organizzazione è Massimo Carminati, ex Nar ed leader della Banda della Magliana. Dal mondo delle municipalizzate vengono Giovanni Fiscon, ex direttore generale dell'Ama, Franco Panzironi, ex ad della municipalizzata dei rifiuti, Riccardo Mancini, ex Ad di Eur Spa e Luca Odevaine ex capo della polizia provinciale.“
Operazione Mondo di Mezzo: i nomi degli arrestati
„In carcere anche: Riccardo Brugia; Roberto Lacopo; Matteo Calvio; Fabio Gaudenzi; Raffaele Bracci; Cristiano Guarnera; Giuseppe Ietto; Agostino Gaglianone; Salvatore Buzzi; Fabrizio Franco Testa; Carlo Pucci; Sandro Coltellacci; Nadia Cerrito; Claudio Caldarelli; Carlo Maria Guarany; Emanuela Bugitti; Alessandra Garrone; Paolo Di Ninno; Pierina Chiaravalle; Giuseppe Mogliani; Giovanni Lacopo; Claudio Turella; Emilio Gammuto; Giovanni De Carlo. Ai domiciliari sono finiti invece: Patrizia Caracuzzi; Emanuela Salvatori; Sergio Menichelli; Franco Cancelli; Marco Placidi; Raniero Lucci; Rossana Calistri; Mario Schina.“
DA : http://www.romatoday.it/cronaca/nomi-arrestati-oggi-roma.html
"La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.” Giovanni Falcone
#Torino, #TAV,
# Venezia, #MOSE,
E' IL SISTEMA ITALIA CHE NON FUNZIONA
non deve essere la dignità del singolo a farlo dimettere,
ma un preciso ed automatico obbligo di legge.
Arrestato per certi reati?
Automatica sospensione da Carica e Stipendio,
fino a sentenza...
.
LEGGI ANCHE :
Alemanno, sindaco fallito
ALEMANNO, IL SINDACO FALLITO
Scandali. Degrado, Traffico. Criminalità.
Assunzioni di amici e parenti.
E trenta milioni di euro
spesi per i collaboratori esterni.
Storia e ritratto dell'uomo
che in quattro anni di Campidoglio
è riuscito a sbagliare tutto
A Gianni Alemanno non gliene va dritta una, nemmeno per sbaglio. Sarà la sfiga, come la nevicata del secolo che ha paralizzato la città, l'incapacità sua e dei suoi uomini (dal Gran Premio di Formula Uno all'Eur alla candidatura alle Olimpiadi, non c'è mezza ciambella che gli riesca con il buco) o le inchieste dei magistrati (l'ultima è sulle mazzette intascate dai vigili urbani, ma ne sta arrivando un'altra sugli appalti dei Punti verde qualità), fatto sta che Giovanni detto Gianni, barese di nascita e capitolino d'adozione, dopo quattro anni in Campidoglio è già considerato uno dei peggiori sindaci della storia di Roma. Non solo dai denigratori e dai nemici della sinistra, ma pure nel Pdl girano ormai battute maligne. "A Roma dopo Alemanno non vinciamo nemmeno se .... CONTINUAStato Italia ed i Poteri Criminali
LEGGI ANCHE : http://cipiri.blogspot.it/2014/11/expo-2015-la-mafia-partecipa-al.html
La Mafia Partecipa al Banchetto
ED HANNO IL CORAGGIO DI CHIEDERCI DI
LAVORARE GRATIS ???
se vuoi copia e diffondi questi loghi
Perché NOEXPO ?
La sintesi del nuovo modello di società che ci aspetta si regge su tre pilastri: debito, cemento e precarietà in quantità sempre crescenti, e di questo Expo e le grandi opere diventano volano e simbolo, attraverso l’utilizzo di risorse pubbliche per profitti privati...
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11mila metri quadrati di EXPO 2015 saranno solo delle enormi scenografie a causa dei ritardi.
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per appaltare il “camouflage” delle zone incompiute...
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