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sabato 7 settembre 2019

Matteo Salvini: Incapace, Fannullone e Traditore

Matteo Salvini: Incapace, Fannullone e Traditore


Flavio Tosi ha demolito il leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini perché staccando la spina al Governo giallo-verde guidato da Giuseppe Conte ha dimostrato ancora una volta di essere un incapace e soprattutto un traditore. Dopo essere stato bacchettato dal numero 2 del Carroccio, Giancarlo Giorgetti, e contestato nelle piazze del Sud Italia, ora Salvini è stato duramente criticato e attaccato dall’ex sindaco di Verona.

L’ex segretario nazionale della Liga Veneta ha analizzato i discorsi di Salvini e Conte in occasione dell’apertura della crisi di Governo e ha sferrato una durissima sciabolata all’attuale leader della Lega mediante un lungo post condiviso sulla sua pagina Facebook.

“Eccolo lì, Salvini: a lezione da Giuseppe Conte – ha scritto Tosi -, che gli ha spiegato il senso delle istituzioni democratiche e di fronte al Paese lo ha inchiodato davanti alle sue responsabilità definendolo sleale, bugiardo, opportunista, assenteista e completamente ignaro dell’abc costituzionale”.

L’ex sindaco di Verona ha poi continuato: “Insomma un incapace, un fannullone e un traditore, come chi scrive ha sempre sostenuto. Del resto chi tradisce una volta, tradisce sempre: e Salvini nella sua vita politica ha tradito nell’ordine Bossi, Maroni e il sottoscritto, ma soprattutto gli ideali federalisti e liberali della Lega. Ovvio che per esclusivo tornaconto prima o poi arrivasse a tradire anche il suo governo“.

Il fatto di aver prima aperto la crisi di Governo, poi ritrattato le dichiarazioni sull’attuale esecutivo, in seguito aver presentato la mozione di sfiducia al premier Conte per poi ritirarla all’ultimo minuto ha scatenato aspre e durissime polemiche sia in Parlamento che sul web.

“Non ho apprezzato – ha proseguito Tosi – il premierato di Conte e l’esecutivo gialloverde, ma con onestà intellettuale riconosco oggi a Conte un’uscita di scena da uomo serio e perbene. Un gigante rispetto al nanetto politico ex comunista padano. Una grande dignità al confronto della miseria umana e politica di Salvini, che prima nudo in spiaggia faceva il gradasso e chiedeva ‘pieni poteri’, poi quando ha capito di aver fatto una cazzata ha cominciato a fare passi indietro per mendicare la pace, fino ad arrivare a proporre premier Di Maio. Perfino oggi Salvini ha mostrato tutta la sua inadeguatezza come leader: non sapeva nemmeno dove sedersi e dove parlare, faceva le faccette isteriche come i ragazzini durante il rigoroso discorso di Conte”.

Per poi sottolineare: “Eccolo lì, Salvini, tanto tracotante nel suo ennesimo vuoto e isterico comizio – ha detto l’ex sindaco – quanto piccolo piccolo nella valenza politica e strategica. Eccolo lì, Salvini: un pallone che si sta sgonfiando nelle contraddizioni della sua miserabilità. Guardatelo: è affannato, paonazzo, straparla, perde il filo, mentre il Conte tradito lo umilia e lo mette con le spalle al muro. Il piccolo Salvini è talmente sfatto, disperato e impaurito da mendicare ancora, fino all’ultimo. Cosa non si farebbe per salvare la poltrona. Ha la faccia di tolla Salvini e in un visibile gioco di specchi afferma il contrario di ciò che pensa”.

Poi ha criticato anche alcuni colleghi del centrodestra: “Dice che non ha paura perché ha una fifa blu di perdere il potere. Afferma – ha aggiunto Tosi – che rifarebbe tutto perché sa di essersi fregato da solo. Dice che la Lega è compatta perché si rende conto che anche con molti dei suoi ha perso credibilità (Giorgetti in primis). Invoca le piazze perché è consapevole che tra qualche mese non lo seguirà più nessuno. E questo piccolo omino disperato sarebbe un leader? Purtroppo i suoi alleati di centrodestra non riescono a capire a chi si sono messi in mano – ha dichiarato -. Registro infatti ancora oggi il totale asservimento di una parte di Forza Italia e di Fratelli d’Italia a questo piccolo guappetto ridicolo. Sono appiattiti, senza nessun slancio e nessuna visione. Il centrodestra vuole morire con Salvini. Ma la gran parte dei suoi elettori, che sono liberali, popolari e riformisti, no”.



Eccolo lì, Salvini: a lezione da Giuseppe Conte, che gli ha spiegato il senso delle istituzioni democratiche e di fronte al Paese lo ha inchiodato davanti alle sue responsabilità definendolo sleale, bugiardo, opportunista, assenteista e completamente ignaro dell'abc costituzionale. Insomma un incapace, un fannullone e un traditore, come chi scrive ha sempre sostenuto. Del resto chi tradisce una volta, tradisce sempre: e Salvini nella sua vita politica ha tradito nell'ordine Bossi, Maroni e il sottoscritto, ma soprattutto gli ideali federalisti e liberali della Lega. Ovvio che per esclusivo tornaconto prima o poi arrivasse a tradire anche il suo governo. Non ho apprezzato il premierato di Conte e l'esecutivo gialloverde, ma con onestà intellettuale riconosco oggi a Conte un'uscita di scena da uomo serio e perbene. Un gigante rispetto al nanetto politico ex comunista padano. Una grande dignità al confronto della miseria umana e politica di Salvini, che prima nudo in spiaggia faceva il gradasso e chiedeva "pieni poteri", poi quando ha capito di aver fatto una cazzata ha cominciato a fare passi indietro e a mendicare la pace, sino ad arrivare a proporre premier Di Maio. Perfino oggi Salvini ha mostrato tutta la sua inadeguatezza come leader: non sapeva nemmeno dove sedersi e dove parlare, faceva le faccette isteriche come i ragazzini durante il rigoroso discorso di Conte. Poi ha utilizzato il Senato per dire le solite puttanate demagogiche, la più grande di tutte che era pronto a mettere 50 miliardi per tagliare le tasse quando sa che non c'è una lira (infatti ha fatto cadere il governo perché pensava di poter fare la manovra salata e anti-popolo solo dopo un voto che lo bullonasse alla sedia per 5 anni). Infine ha elemosinato a Di Maio un nuovo accordo. Un buffone! Un buffone senza dignità! Eccolo lì, Salvini, tanto tracotante nel suo ennesimo vuoto e isterico comizio, quanto piccolo piccolo nella valenza politica e strategica. Eccolo lì, Salvini: un pallone che si sta sgonfiando nelle contraddizioni della sua miserabilità. Guardatelo: è affannato, paonazzo, straparla, perde il filo, mentre il Conte tradito lo umilia e lo mette con le spalle al muro. Il piccolo Salvini è talmente sfatto, disperato e impaurito da mendicare ancora, fino all'ultimo. Cosa non si farebbe per salvare la poltrona! Ha la faccia di tolla Salvini e in un visibile gioco di specchi afferma il contrario di ciò che pensa. Dice che non ha paura perché ha una fifa blu di perdere il potere. Afferma che rifarebbe tutto perché sa di essersi fregato da solo. Dice che la Lega è compatta perché si rende conto che anche con molti dei suoi ha perso credibilità (Giorgetti in primis). Invoca le piazze perché è consapevole che fra qualche mese non lo seguirà più nessuno. E questo piccolo omino disperato sarebbe un leader? Purtroppo i suoi alleati di centrodestra non riescono a capire a chi si sono messi in mano. Registro infatti ancora oggi il totale asservimento di un parte di Forza Italia e di Fratelli d'Italia a questo piccolo "guappetto" ridicolo. Sono appiattiti, senza nessun slancio e nessuna visione. Il centrodestra vuole morire con Salvini. Ma la gran parte dei suoi elettori, 
che sono liberali, popolari e riformisti, no.
In un altro post social, Tosi ha poi affermato: “Che fine stratega il Capitano. Si credeva come Trump e Putin e si era dimenticato di essere solo Salvini. Quel Salvini che – ottimo affabulatore e pifferaio magico da comizi, ma pessimo stratega politico – è riuscito in un capolavoro di autolesionismo che in confronto gli autogol di Niccolai erano nulla. Aveva un Governo, il suo Governo, Salvini, che faceva un po’ quello che voleva lui, mentre i 5 Stelle ingoiavano rospi su rospi, dalla Tav al Decreto Sicurezza. Eppure Salvini, in un’ubriacatura di ego (e forse di mojiti) ha aperto la crisi”.


#Solo #Selfie #Rutti e #Scorregge da #Selfini ...


Che fine stratega "il Capitano". Si credeva come Trump e Putin e si era dimenticato di essere solo Salvini. Quel Salvini che - ottimo affabulatore e pifferaio magico da comizi, ma pessimo stratega politico - è riuscito in un capolavoro di autolesionismo che in confronto gli autogol di Niccolai erano nulla. Aveva un Governo, il suo Governo, Salvini, che faceva un po' quello che voleva lui, mentre i 5 Stelle ingoiavano rospi su rospi, dalla Tav al Decreto Sicurezza. Eppure Salvini, in un'ubriacatura di ego (e forse di mojiti) ha aperto la crisi. Ora, imbarazzato e pregno di intima vergogna, si giustifica balbettando che "l'inciucio tra Pd e 5 Stelle c'era da tempo", senza però rendersi conto (è in totale assenza di lucidità) che così dicendo rivela di essere ancora più ridicolo. Perché, ti ricordo caro Salvini che - anche se fai finta di nulla e ti giri dall'altra parte - la crisi l'hai aperta tu. Solo tu. Proprio tu. E grazie alla tua "genialata" da baraccone ora ci ritroveremo un Governo dei 5 Stelle con addirittura l'estrema sinistra di LEU, in un governo arlecchino al pari di quello in cui tu eri ministro. Complimenti, Salvini! Grazie a te ora i 5 Stelle - che tutto possono tranne che andare a votare per non sparire nei collegi uninominali - avranno la strada libera per scrivere con il nuovo Governo una nuova legge elettorale proporzionale, loro ragione di sopravvivenza. E sarà il caos, già di più di quello che è. La nuova legge infatti abiurerà definitivamente la filosofia della riforma “Renzi-Berlusconi”, tanto criticata demagogicamente ai tempi del referendum, ma che era l'unica via oggettivamente percorribile per dare al Paese governabilità e stabilità. In base a quella riforma chi vinceva, governava per 5 anni con la sua maggioranza, come già accade per i Sindaci. Con il proporzionale ognuno correrà per sé e poi andrà a trattare, non ci saranno mai maggioranze vere e si vivrà alla giornata. E torneranno a essere perno del sistema i grillini, con la loro ideologia massimalista e giustizialista, ma con un metodo spregiudicato nell'applicare la politica dei "due forni". I 5 Stelle infatti hanno dimostrato di potersi muovere con la stessa disinvoltura a destra come a sinistra e ora non par loro vero di poter tornare a essere il dominus. Grazie Salvini. Grazie per il tuo "capolavoro" politico. Gli italiani liberali, riformisti, garantisti, popolari te ne saranno grati (si fa per dire) in eterno.

#Basta #Sproloqui da #Bar   #Torna in #Padania è #Finita la #Pacchia


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