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lunedì 13 agosto 2018

Il Sindaco chiede le dimissioni del ministro Lorenzo Fontana

PER NON DIMENTICARE   Sant’Anna di Stazzema, 12 agosto 1944. La strage, 560 persone trucidate, 130 delle quali bambini sotto i quattordici anni, (la più piccola, una femmina, aveva 20 giorni), rientrava nei piani tedeschi e nella direttiva del giugno 1944, di Albert Kesselring, il capo supremo dell’esercito germanico in Italia, di terrorizzare la popolazione civile. Quel mattino, di 74 anni fa, le belve naziste accompagnate da fascisti italiani, travestiti da tedeschi, irruppero nel piccolo paese delle Alpi Apuane e uccisero tutti coloro che trovarono, donne, bambini e vecchi, nel giro di poche ore. Sant'Anna di Stazzema era stato dichiarato dal comando tedesco un luogo adatto a raccogliere sfollati. Apparentemente protetto. Invece no. Le vittime vennero rastrellate, chiuse nelle case, nelle stalle e brutalmente uccise con colpi di mitra e bombe a mano. Dopo, tutto venne bruciato. Fu un atroce atto terroristico premeditato, un crimine contro l’umanità. Quei morti, quei bambini che nei giorni prima facevano il girotondo sul piazzale della chiesa, ci chiedono di ricordare e tramandare la storia, di tenere sempre alta la guardia, di lottare senza tregua contro qualsiasi forma di fascismo e nazismo. #oraesempreresistenza

Sant'Anna di Stazzema, 
Venga qui a dire 
che bisogna togliere la legge Mancino!

PER NON DIMENTICARE   Sant’Anna di Stazzema, 12 agosto 1944. La strage, 560 persone trucidate, 130 delle quali bambini sotto i quattordici anni, (la più piccola, una femmina, aveva 20 giorni), rientrava nei piani tedeschi e nella direttiva del giugno 1944, di Albert Kesselring, il capo supremo dell’esercito germanico in Italia, di terrorizzare la popolazione civile. Quel mattino, di 74 anni fa, le belve naziste accompagnate da fascisti italiani, travestiti da tedeschi, irruppero nel piccolo paese delle Alpi Apuane e uccisero tutti coloro che trovarono, donne, bambini e vecchi, nel giro di poche ore. Sant'Anna di Stazzema era stato dichiarato dal comando tedesco un luogo adatto a raccogliere sfollati. Apparentemente protetto. Invece no. Le vittime vennero rastrellate, chiuse nelle case, nelle stalle e brutalmente uccise con colpi di mitra e bombe a mano. Dopo, tutto venne bruciato. Fu un atroce atto terroristico premeditato, un crimine contro l’umanità. Quei morti, quei bambini che nei giorni prima facevano il girotondo sul piazzale della chiesa, ci chiedono di ricordare e tramandare la storia, di tenere sempre alta la guardia, di lottare senza tregua contro qualsiasi forma di fascismo e nazismo. #oraesempreresistenza

PER NON DIMENTICARE 
Sant’Anna di Stazzema, 12 agosto 1944. La strage, 560 persone trucidate, 130 delle quali bambini sotto i quattordici anni, (la più piccola, una femmina, aveva 20 giorni), rientrava nei piani tedeschi e nella direttiva del giugno 1944, di Albert Kesselring, il capo supremo dell’esercito germanico in Italia, di terrorizzare la popolazione civile. Quel mattino, di 74 anni fa, le belve naziste accompagnate da fascisti italiani, travestiti da tedeschi, irruppero nel piccolo paese delle Alpi Apuane e uccisero tutti coloro che trovarono, donne, bambini e vecchi, nel giro di poche ore. Sant'Anna di Stazzema era stato dichiarato dal comando tedesco un luogo adatto a raccogliere sfollati. Apparentemente protetto. Invece no. Le vittime vennero rastrellate, chiuse nelle case, nelle stalle e brutalmente uccise con colpi di mitra e bombe a mano. Dopo, tutto venne bruciato. Fu un atroce atto terroristico premeditato, un crimine contro l’umanità. Quei morti, quei bambini che nei giorni prima facevano il girotondo sul piazzale della chiesa, ci chiedono di ricordare e tramandare la storia, di tenere sempre alta la guardia, di lottare senza tregua contro qualsiasi forma di fascismo e nazismo. #oraesempreresistenza 


Il ministro Lorenzo Fontana venga a Sant'Anna di Stazzema a dire che bisogna togliere le leggi che puniscono i reati contro i sostenitori di razzismi e violenze.


"Il ministro Lorenzo Fontana venga a Sant'Anna di Stazzema a dire che bisogna togliere le leggi che puniscono i reati contro i sostenitori di razzismi e violenze. Che venga a raccontarlo ad Enrico, Enio, Adele, Cesira, Mauro, Milena, Siria e a tutti gli altri superstiti della strage che hanno visto cadere accanto a loro padri, madri, fratellini e sorelle, che negli anni successivi non hanno più ritrovato amici di scuola e compagni di gioco perché nazisti e fascisti avevano distrutto tutto". Lo ha detto il sindaco di Stazzema Maurizio Verona, nel suo intervento al Sacrario di Sant'Anna per il 74/o anniversario della strage. Verona ricorda che "il 7 agosto 2018 il consiglio comunale di Stazzema ha votato un ordine del giorno con cui si chiede conto delle affermazioni del ministro che ha proposto di abolire la legge Mancino che a suo dire 'si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano'. 
Attendiamo le sue scuse, attendiamo le sue dimissioni".

Inoltre oggi il sindaco di Stazzema ha annunciato che sarà dedicato uno spazio del Parco a Carlo Azeglio Ciampi ed ha espresso l'intenzione di organizzare un Festival dei Valori a Sant'Anna di Stazzema coinvolgendo artisti, sportivi, personaggi della cultura. Vogliamo parlare ai giovani ed amplificare il messaggio di Sant'Anna". Verona ricorda l'Anagrafe Antifascista del Comune di Stazzema, che ha superato 40.000 iscritti, e la Carta di Stazzema.

C'è stato anche l'intervento del vicepresidente del Parlamento Europeo David Sassoli: "Il razzismo non è mai una goliardata. Chi avrebbe pensato agli inizi del Novecento, vivendo nella Belle Epoque, che da lì a poco si sarebbe scatenata una guerra provocando fra i 15 e 17 milioni di morti? Chi avrebbe creduto che uno scialbo pamphlet scritto da un caporale austriaco sarebbe diventata la nuova Bibbia per una generazione di tedeschi e non solo?".

La cerimonia ha avuto inizio con la messa officiata dall'Arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto. Successivamente c'è stata una via crucis per raggiungere il Monumento Ossario, dove si sono tenute le orazioni.

Il messaggio di Mattarella. "Tutti gli italiani e tutti gli europei considerano irrinunciabile quel patrimonio di libertà, di diritti, di solidarietà che, dopo la Liberazione, i nostri popoli sono riusciti a costruire e che siamo sempre chiamati a difendere da ogni minaccia". Il monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella giunge nel giorno del 74esimo anniversario dell'eccidio nazifascista di Sant'Anna di Stazzema.

Nel ricordare uno dei "vertici di più sconvolgente disumanità" della seconda guerra mondiale, il capo dello Stato rimarca la "fermezza e dignità" della popolazione della cittadina toscana, che contò 560 vittime civili. Seppero "ricostruire la comunità e trasmettere ai giovani valori fondamentali", a partire da quelli di democrazia e pace. La memoria di quell'orrore, che ebbe alla base "violenza, odio e smania di dominio", consegna "alle nostre coscienze - sottolinea Mattarella - un monito che mai può essere cancellato". Nei "tempi nuovi" che stiamo vivendo "sta al nostro impegno e alle nostre responsabilità, personali e collettive, rafforzare la cultura della vita, la pace tra uomini e popoli liberi, la solidarietà per uno sviluppo davvero condiviso e sostenibile".





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