Zapatero sullo show di Berlusconi: Taccio per dovere istituzionale
«Se mantengo il silenzio è per un segno di rispetto e di cortesia istituzionale che mi impone una certa prudenza». Così il primo ministro spagnolo Josè Luis Zapatero ha risposto ai giornalisti nel cortile dell'Eliseo in merito all'incontro di ieri con il premier italiano, Silvio Berlusconi alla Maddalena, e sulle successive polemiche apparse sulla stampa spagnola.
«Tutto il mondo conosce le mie opinioni sulle pari opportunità e la cortesia e il rispetto istituzionali che sono dovuti tra governi obbligano a mantenere una politica di prudenza», ha aggiunto Zapatero.
Zapatero e Nicolas Sarkozy, che lo ha ricevuto oggi per due ore all'Eliseo, sono usciti nel cortile del palazzo presidenziale, battuto dal vento, dopo due ore di colloquio: preparazione del G20 di Pittsburgh e priorità della presidenza spagnola dell'Ue dominavano l'agenda dell'incontro ma dopo cinque minuti di ufficialità si è parlato solo dell'incontro di 24 ore prima alla Maddalena, della conferenza stampa al fianco di Silvio Berlusconi e della visita a Villa Certosa.
«Cosa significa il suo silenzio?» chiede a Zapatero un giornalista spagnolo dopo che per due ore i cronisti presenti non hanno parlato di altro che delle critiche di El Pais: «se mantengo il silenzio - ha risposto il premier spagnolo - è per un segno di rispetto e cortesia istituzionale». Sull'eguaglianza uomo-donna ha le sue idee, «ma fra governi - ha detto Zapatero - abbiamo buone relazioni, abbiamo progetti comuni. Sono incontri istituzionali e dunque io rispetto sempre questi incontri e il ruolo che noi dobbiamo mantenere». «Tra governi - ha aggiunto - siamo obbligati a mantenere una politica di prudenza».
Zapatero è parso imbarazzato quando gli è stato chiesto, da un giornalista spagnolo, perchè è rimasto zitto così a lungo mentre parlava Berlusconi in conferenza stampa: «Negli incontri internazionali, nelle conferenze stampa è così - ha detto un po' infastidito il primo ministro spagnolo - se vengono poste domande all'altra persona parla lui e quando vengono fatte a me rispondo io».
La conferenza stampa di ieri in Sardegna ha dunque fatto il giro delle capitali a cominciare da Madrid, dove questa mattina il quotidiano El Pais aveva titolato "Meglio non frequentarlo" un editoriale fortemente critico nei confronti del presidente del Consiglio italiano: «ciò che sta convertendo Berlusconi in un personaggio improprio di un Paese serio e di un governo presentabile, riducendone la capacità di dialogo autorevole con i suoi omologhi non è la sua vita privata, ma la confusione delirante fra il pubblico e il privato con la quale ha organizzato la vita politica italiana». «La conferenza stampa al termine del vertice bilaterale è la migliore dimostrazione di questo deplorevole miscuglio di generi».
Faceva eco il quotidiano statunitense Wall Street Journal, che ha chiesto a Berlusconi di «lasciare che la stampa faccia il proprio lavoro». «Il bavaglio delle querele di Silvio Berlusconi contro i media europei susciterebbe anche ilarità se non minacciasse di essere così concreto», ha scritto il WSJ.
Quanto al governo spagnolo, prima di Zapatero all'Eliseo aveva parlato a Madrid il ministro dell'Economia, Elena Salgado, affermando di «non avere riso» durante la conferenza stampa finale de La Maddalena e aggiungendo che «il nostro dovere di cortesia nei confronti dell'anfitrione vietava di fare alcun commento». E, prima di lei, era arrivato anche il 'no comment' della vicepremier socialista, Maria Teresa De la Vega: «si possono condividere molto o poco le dichiarazioni del premier italiano, ma è un presidente del governo eletto», ha aggiunto spiegando così di «non commento le dichiarazioni dei capi di governo stranieri».
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Perche non:)
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