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Ecuador. Sospese le proteste indigene
La disponibilità del governo a un incontro ha determinato, in Ecuador, la sospensione delle proteste organizzate dalla mezzanotte di domenica dall’influente Confederazione delle nazionalità indigene [Conaie] contro un disegno di legge sulle risorse idriche in discussione in parlamento. A prendere la decisione è stato Marlon Santi, presidente della Conaie, che pur parlando di una sospensione temporanea in attesa dei prossimi sviluppi, ha definito positiva l’attitudine del governo dopo aver incontrato Ramiro Vela, governatore di Cotopaxi. A mantenere lo stato di agitazione sarà invece la Confederazione delle nazionalità indigene di Amazzonia [Cofenaie]. Secondo fonti locali, le proteste di ieri si sono svolte generalmente senza grossi incidenti con qualche tensione a Cayambe-Coca [Guachalá] dove l’intervento della polizia in tenuta antisommossa per sgomberare un gruppo di manifestanti ha causato il ferimento di due persone. La Conaie si oppone al disegno di legge sull’acqua sostenendo che intende privatizzare le riserve idriche dei territori indigeni consegnandole a società straniere. Il presidente Rafael Correa dice invece che le proteste partono da presupposti falsi: sottolineando che la privatizzazione dell’acqua è vietata dalla Costituzione, Correa ha sostenuto che le manifestazioni sono strumentalizzate dall’opposizione.
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imparato molto
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