Domani 6 marzo a L’Aquila “Presidio della memoria”. Una manifestazione nazionale per non dimenticare quello che è successo il 6 aprile 2009. Il dolore, il lutto, e la devastazione che sono diventati spesso occasione di lucro, come testimonia l’agghiacciante intercettazione di due squallidi imprenditori nella notte del 6 aprile, mentre L’Aquila crollava. Promuovono il Comitato Familiari Vittime Casa dello Studente, Salvatore Borsellino e il Popolo delle Agende Rosse, il Comitato 3 e 32. Numerose le adesioni tra cui Articolo21. Il direttore, Stefano Corradino condurrà dal palco la giornata con i vari interventi e proiezioni
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
6 Marzo 2010 - h. 17,00 L’Aquila
PRESIDIO DELLA MEMORIA
Partenza da Piazza Battaglione degli Alpini (Fontana Luminosa)
fiaccolata per le vie della città. Arrivo sul piazzale di Collemaggio. Interventi, testimonianze, video
COMITATO FAMILIARI VITTIME CASA DELLO STUDENTE
SALVATORE BORSELLINO E IL POPOLO DELLE AGENDE ROSSE
COMITATO 3 e 32
Prime adesioni: Comitato Familiari Vittime del Convitto Nazionale Comitati Cittadini Associazione Vittime della Scuola - San Giuliano in Puglia ragazzi ospiti della Casa dello Studente Associazione Legami d’Acciaio (Familiari Vittime della ThyssenKrupp) Comitato Familiari Vittime di Viareggio Comitato Familiari Vittime di Giampilieri Libera, Articolo 21 Legal Team Abruzzo Social Forum Epicentro Solidale Associazione Kabawill la rivista Confronti, Rita Borsellino Associazione Un’altra Storia Thomas Torelli (redazione di Sangue e Cemento) Claudio Messola (blogger) Redazione DirittiDistorti Equorete Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Lavoro, AntimafiaDuemila, Circolo ARCI Querencia, Artisti Aquilani
Per adesioni e informazioni
Antonietta Centofanti Familiari Vittime Casa dello Studente
antoniettacentofanti@libero.it
cell. 347-0343505
PROGRAMMA (provvisorio)
- Lettura dei nomi delle ad opera di un gruppo di giovani attori.
- Salvatore Borsellino sarà in collegamento video-audio
- Interventi di Lilli Centofanti e Antonio Mancini per Agende Rosse
- Intervento Comitato 3 e 32 (Sara Vegni)
- Discussione sul mancato allarme e la Commissione Grandi rischi con l’intervento del padre di uno degli studenti morti in centro storico, Sergio Bianchi
- Seguono due video
- Uno spezzone di Sangue e cemento con intervento del registra Thomas Torelli che ripercorre tutto ciò che è stato disatteso in termini di sicurezza e di mancato allarme
- Il video del blogger Messora 7 giorno per morire con intervento di Messora sul mancato allarme
- Parlano gli studenti della casa dello studente e non.
- Video Voci dal cemento, realizzato da Daniele Martinis in collaborazione con Alessandro Antonini e Sara Ferrilli :testimonianze della vita degli universitari.
- “E ORA?Gli sciacalli all’opera: le intercettazioni degli imprenditori e Rischio infiltrazioni mafiose”. Interviene Lorenzo Baldo della redazione Antimafia Duemila
- Processo breve e leggi ad personam: intervento di Simona Giannangeli avvocato del foro dell’Aquila e legale casa dello studente
- Interventi rappresentanti Scuola San Giuliano (Antonio Moretti) Casa dello studente, (Grazia Malatesta) Giampilieri ( da definire) Legami d’Acciaio (Antonio Boccuzzi) Viareggio( Daniela Rombi)
- Microfono aperto per chi voglia intervenire
- Conduce Stefano Corradino, direttore Articolo21
Il testo redatto dai promotori:
L’Italia è un Paese che scava per recuperare i cadaveri dei suoi ragazzi; l’Italia è un Paese che potrebbe segnare le sue tragedie sul calendario: le conosce prima, le lascia accadere, le aspetta. Terremoti, alluvioni, frane, crolli, morti sul lavoro. Sono scene che si ripetono e nessuno ne conserva memoria.. Poi arrivano i Vigili del Fuoco che scavano, che cercano battiti di vita e raccolgono corpi straziati. E’ accaduto a L’Aquila, dove la natura per mesi ha lanciato il suo grido, allarme ignorato dagli uomini della Commissione Grandi Rischi; dove uno studio di Abruzzo Engineering indicava edifici pubblici e scolastici esposti a gravi rischi in caso di sisma e che sono crollati. E’ accaduto a Giampilieri, dove la montagna già nel 2007 veniva giù a fette. E’ accaduto a Favara. E’ accaduto in numerosi altri “altrove”. E il dolore, il lutto, la devastazione sono diventati spesso occasione di lucro, come testimonia l’agghiacciante intercettazione di due squallidi imprenditori nella notte del 6 aprile, mentre L’Aquila crollava.
L’Italia è un Paese che salva le grandi imprese e lascia morire gli operai e ipocritamente usa il termine “morti bianche”, mentre la parola esatta è “omicidi sul lavoro”.
L’Italia è un paese che lascia soli coloro che lottano contro la mafia, magistrati e cittadini.
Mobilitiamoci
Il nuovo assalto da parte del governo ai principi di legalità e alla giustizia non può vederci testimoni immobili e complici. Ancora una volta il potere politico viene usato per tutelare posizioni processuali personali: un esempio per tutti il ddl sul processo breve. Esso rappresenterebbe una mannaia sui crolli assassini dell’Aquila (Casa dello Studente, Convitto Nazionale e numerosi edifici privati che hanno sepolto madri, padri, figli e decine e decine di studenti) e una amnistia generalizzata per tutti gli infortuni mortali avvenuti sul posto di lavoro.
E’ necessaria, oggi, una forte risposta democratica.
Per questo invitiamo le cittadine e i cittadini a mobilitarsi in difesa della Costituzione e della Giustizia.
Davanti a noi c’è solo una scelta: tacere per stanchezza o mettere ancora una volta le nostre energie al servizio della democrazia e dello spirito delle leggi poiché vivere di legalità fa bene .
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