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lunedì 2 gennaio 2012

Idea di Gino Strada per salvare il San Raffaele




In collaborazione con il gruppo Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Emergency propone una carta prepagata e una carta di credito che devolvono una percentuale del totale speso dal titolare della carta ai suoi progetti umanitari.

Oggi puoi contribuire alla difesa e alla pratica dei diritti umani anche con un semplice gesto, come effettuare i tuoi acquisti usando le carte Emergency Card e Bpercard Emergency.

Emergency Card

Emergency Card è una carta prepagata ricaricabile emessa dal Gruppo Banca popolare dell'Emilia Romagna. È uno strumento di pagamento utilizzabile in tutto il mondo sul circuito Visa Electron, senza necessità di conto corrente.

Come funziona Emergency Card

L'attivazione costa 20 euro, 7 dei quali vengono devoluti a Emergency, alla quale sono destinati anche 10 centesimi per ogni operazione effettuata con la carta.
La carta è immediatamente disponibile nelle filiali delle banche del Gruppo BPER che hanno aderito all'iniziativa e può essere rilasciata anche ai minorenni. Consente di pagare i propri acquisti in tutto il mondo, prelevare contanti in Italia e all'estero negli sportelli abilitati, acquistare on line. Emergency Card è ricaricabile presso tutte le filiali della Banca Popolare dell'Emilia Romagna e presso gli oltre 4.000 sportelli del Network Qui Multibanca.


Asta ad 1 € e ticket per nessuno.

L’idea di Gino Strada per salvare il San Raffaele

Il San Raffaele ha un buco di 1,5 miliardi di euro, portato al crac dal suo fondatore, don Verzé. Ora però è importante salvarlo. Non si può lasciare fallire una delle maggiori e migliori strutture sanitarie presenti sul territorio italiano. Come ha osservato Ignazio Marino sul suo sito: “L’Istituto concentra risorse e intelligenze che devono essere protette e garantite”. E tra l’asta e le varie proposte, mi salta all’occhio una di quelle di spicco. Tempo fa, Gino Strada fu ospite di Che tempo che fa di Fazio. Il fondatore di Emergency dichiarava essere disposto ad impegnarsi lui personalmente, e a nome dell’associazione, a partecipare all’asta del San Raffaele offrendo 1 euro. Sostiene: “Il ministero della sanità potrebbe acquisire una struttura, decidere che budget ritiene opportuno per farla funzionare, e noi potremmo impegnarci come Emergency, servendoci dell’abile personale che già c’è nel San Raffele, facendo una cosa molto bella e che serva alle persone. Non facendo pagare neanche un centesimo di ticket anche quando sarebbe dovuto e che a fine anno è in attivo“. Insomma, il Grande Gino, con le sue iniziative ci stupisce ancora. Una proposta che si potrebbe cogliere al balzo. Si farebbe una cosa eccezionale e gratuita per tutti e nello stesso tempo il San Raffaele potrebbe tornare a respirare.

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