Sono queste le prime parole dell'ex presidente del Consiglio dopo la
sentenza Mediaset, emessa oggi, che lo ha visto condannato dal tribunale
di Milano per frode fiscale. La pena: 4 anni di reclusione (3 gli sono
stati condonati per l'indulto) e interdizione (non operativa, perché si
tratta di una sentenza di primo grado) dai pubblici uffici per 5 anni.
L'ex premier dovrà risarcire l'Agenzia delle entrate per 10 milioni di
euro.
I giudici: «Evasione notevolissima».
I legali: «Sentenza
assolutamente incredibile».
Confalonieri prosciolto per prescrizione.
Silvio Berlusconi condannato a quattro anni di reclusione e interdetto
dai pubblici uffici per cinque anni per frode fiscale nell'ambito del
processo Mediaset sui diritti tv. Confalonieri invece è stato
prosciolto. All'indomani del ritiro del Cavaliere dalla corsa a premier,
arriva la sentenza del tribunale di Milano su un processo in corso da
sei anni.
L'interdizione dai pubblici uffici non è comunque esecutiva visto che si tratta ancora di una sentenza di primo grado.
Silvio Berlusconi ha beneficiato della legge 241 del 2006, quella
sull'indulto, e si vede quindi condonati tre dei quattro anni di
reclusione cui è stato condannato.
BERLUSCONI DOPO LA SENTENZA: "DOBBIAMO FARE QUALCOSA"
«E' una condanna politica incredibile e intollerabile, è la conferma
di un vero e proprio acanimento giudiziario»: sono queste le prime
parole pronunciate dall'ex premier Silvio Berlusconi dopo la sentenza
emessa dal Tribunale di MIlano. «L'accusa mi vorrebbe socio occulto di
due imprenditori americani, uno non l'ho neanche conosciuto - sostiene
Berlusconi - ci sono due elementi contrari che escludono questa
eventualità: se io fossi stato socio di questi imprenditori sarebbe
bastata una telefonata all'ufficio acquisti di Mediaset per far
acquistare i diritti televisivi che questi due imprenditori volevano
vendere, senza pagare tangenti; e poi, se fossi stato socio sarei
subito venuto a conoscenza di una tangente così elevata versata ai
responsabili del servizio acquisti, e non avrei potuto che provvedere
al loro immediato licenziamento, visto che per quell'uficio passavano
750 milioni di acquisti all'anno.
Nessun imprenditore -
continua Berlusconi - si sarebbe potuto comportare diversamente,
permettendo di continuare a rubare ai danni della sua azienda e di sè
stesso».
Per l'ex presidente del Consiglio si tratta di una
«sentenza politica, più di 60 procedimenti, più di 1000 magistrati si
sono occupati di me, abbiamo ricevuto 188 visite della polizia
giudiziaria e della Guardia di Finanza, 2676 udienze in questi diciotto
anni. Abbiamo speso più di 400 milioni per avvocati e consulenti, per
non parlare dei 564 milioni che ho dovuto versare a De Benedetti per
quella che non è la rapina del secolo ma la rapina del millennio».
L'ex premier è un fiume in piena: «I miei avvocati ritenevano
impossibile una condanna, e infatti le motivazioni sono assolutamente
fuori dalla realtà». Quindi la conclusione: «Dobbiamo fare qualcosa,
quando non si puo contare sull'imparzialità dei giudici, questo Paese
diventa incivile, barbaro e invivibile e cessa anche di essere una
democrazia. È triste ma oggi il nostro Paese è così».
I LEGALI DEL PREMIER: «SENTENZA ASSOLUTAMENTE INCREDIBILE»
«Una sentenza assolutamente incredibile che va contro le risultanze
processuali. Addirittura non si è tenuto conto delle decisioni della
Corte di Cassazione e del Giudice di Roma, che per gli stessi fatti
hanno ampiamente assolto il Presidente Berlusconi». Lo affermano in una
nota congiunta i legali di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini e
Piero Longo, commentando la sentenza Mediaset.
«Straordinaria è poi la circostanza che non si sia attesa la decisione
della Corte Costituzionale in ordine al conflitto sollevato, il che
potrà comportare l'annullamento del processo», si legge nella nota. «È
evidente che si tratta di una decisione che è totalmente sconnessa da
ogni logica giuridica con un Tribunale totalmente teso a concludere il
processo contro l'on. Berlusconi negando prima i testi a difesa, e poi
con tecnica del tutto inusuale per un processo durato undici anni, di
cui sei di dibattimento, procedendo alla motivazione contestuale
limitando, così, a 15 giorni il tempo per scrivere l'atto di
impugnazione - concludono i due legali - È auspicabile che in Corte
d'Appello vi possa essere atmosfera diversa, con l'assunzione di tutti i
testi a difesa immotivatamente negati, e con il pieno riconoscimento
dell'insussistenza dei fatti e dell'innocenza dell'on. Berlusconi».
RISARCIMENTO:
BERLUSCONI DOVRÀ RISARCIRE 10 MLN
Berlusconi insieme ad altri condannati dovrà risarcire 10 milioni di
euro all'Agenzia delle entrate, in solido insieme agli altri condannati
tra cui Frank Agrama.
GIUDICI, FU EVASIONE NOTEVOLISSIMA
Con il sistema dei costi gonfiati nella compravendita di diritti tv, è
stata realizzata «una evasione notevolissima». Lo scrivono i giudici di
Milano che hanno condannato, tra gli altri, Silvio Berlusconi a 4 anni e
che stanno leggendo in aula le motivazioni.
CONFALONIERI PROSCIOLTO PER PRESCRIZIONE
Il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri è stato prosciolto per
prescrizione. Il pm aveva chiesto la condanna a 3 anni e 4 mesi ma i
giudici hanno deciso di non procedere
Condannato a tre anni di
reclusione Frank Agrama. l'intermediario cinematografico indicato dalla
procura di Milano come il «socio occulto» del Cavaliere nella
compravendita dei diritti televisivi e cinematografici all'estero.
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