Radio Vaticana, in aumento i malati per le onde ma nulla cambia
Secondo una perizia disposta dal tribunale di Roma, chi abita nelle zone situate in un raggio di 12 km da Radio Vaticana ha un rischio molto più elevato di contrarre leucemie, linfomi e mielomi. “Nonostante ciò le antenne dell'emittente continuano a diffondere emissioni al di sopra della norma”, denuncia il Centro per i Diritti del C
Secondo una perizia disposta dal tribunale di Roma, chi abita nelle zone situate in un raggio di 12 km da Radio Vaticana ha un rischio molto più elevato di contrarre leucemie, linfomi e mielomi. “Nonostante ciò le antenne dell'emittente continuano a diffondere emissioni al di sopra della norma”, denuncia il Centro per i Diritti del C
ittadino.
ROMA - La zona interessata è quella compresa in un raggio di 12 km da Radio Vaticana, la ventesima circoscrizione del Comune di Roma: oltre a Cesano, Osteria Nuova, Anguillara, Formello e Campagnano, dove abitano circa 170 mila persone esposte giornalmente all’inquinamento elettromagnetico prodotto dall’emittente cattolica. Nell’ambito di un processo (non ancora aperto) per omicidio colposo e lesioni gravi nei confronti di due responsabili di Radio Vaticana, il tribunale capitolino aveva disposto una perizia affidata ad un epidemiologo dell’Istituto di tumori di Milano. Dopo cinque anni di studi e rilevazioni, la raccapricciante conclusione: nei territori sopraelencati c’è un rischio molto più elevato di contrarre malattie che riguardano il sistema linfoemopoietico, come leucemie, linfomi e mielomi. Un rapporto cui obietta, però, la Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti, secondo cui non esiste prova scientifica certa del nesso fra salute e campi elettromagnetici. Intanto, “la gente continua ad ammalarsi a causa delle emissioni”, spiega alla redazione di Spazioconsumatori.tv Maria Angelone, del Comitato Bambini senza Onde, che a Cesano abita da circa quindici anni, da quando era incinta della sua seconda figlia, colpita da leucemia a soli 20 mesi. E’ a quel punto che la famiglia si rende conto che la loro piccola non è la sola, ci sono altri casi di bambini malati nell’area, oltre a quelli che si sono registrati in passato. “La situazione – denuncia il Codici, Centro per i Diritti del Cittadino – è ancor più grave se si pensa che già molti anni fa un medico si era interessato all’elevata incidenza di patologie tumorali nelle zone di Cesano e dintorni. Nonostante ciò, oggi le antenne sono ancora al loro posto e continuano a diffondere emissioni elettromagnetiche al di sopra della norma consentita, superando i vincoli di legge”. Prosegue, nel frattempo, l’attività del comitato Bambini senza Onde, attraverso l’invio di lettere ai sindaci dei comuni interessati, la raccolta di firme dei cittadini e delle cartelle cliniche di tutte le persone che si sono ammalate, “che purtroppo continuano ad aumentare”, sottolinea il Codici.
Lucia Squillace
http://www.net1news.org/ radio-vaticana-in-aumento-m alati-per-onde-ma-nulla-ca mbia.html
ROMA - La zona interessata è quella compresa in un raggio di 12 km da Radio Vaticana, la ventesima circoscrizione del Comune di Roma: oltre a Cesano, Osteria Nuova, Anguillara, Formello e Campagnano, dove abitano circa 170 mila persone esposte giornalmente all’inquinamento elettromagnetico prodotto dall’emittente cattolica. Nell’ambito di un processo (non ancora aperto) per omicidio colposo e lesioni gravi nei confronti di due responsabili di Radio Vaticana, il tribunale capitolino aveva disposto una perizia affidata ad un epidemiologo dell’Istituto di tumori di Milano. Dopo cinque anni di studi e rilevazioni, la raccapricciante conclusione: nei territori sopraelencati c’è un rischio molto più elevato di contrarre malattie che riguardano il sistema linfoemopoietico, come leucemie, linfomi e mielomi. Un rapporto cui obietta, però, la Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti, secondo cui non esiste prova scientifica certa del nesso fra salute e campi elettromagnetici. Intanto, “la gente continua ad ammalarsi a causa delle emissioni”, spiega alla redazione di Spazioconsumatori.tv Maria Angelone, del Comitato Bambini senza Onde, che a Cesano abita da circa quindici anni, da quando era incinta della sua seconda figlia, colpita da leucemia a soli 20 mesi. E’ a quel punto che la famiglia si rende conto che la loro piccola non è la sola, ci sono altri casi di bambini malati nell’area, oltre a quelli che si sono registrati in passato. “La situazione – denuncia il Codici, Centro per i Diritti del Cittadino – è ancor più grave se si pensa che già molti anni fa un medico si era interessato all’elevata incidenza di patologie tumorali nelle zone di Cesano e dintorni. Nonostante ciò, oggi le antenne sono ancora al loro posto e continuano a diffondere emissioni elettromagnetiche al di sopra della norma consentita, superando i vincoli di legge”. Prosegue, nel frattempo, l’attività del comitato Bambini senza Onde, attraverso l’invio di lettere ai sindaci dei comuni interessati, la raccolta di firme dei cittadini e delle cartelle cliniche di tutte le persone che si sono ammalate, “che purtroppo continuano ad aumentare”, sottolinea il Codici.
Lucia Squillace
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