Rosario Crocetta: "In Sicilia stipendi dei politici dimezzati entro tre mesi o tutti a casa" Il neogovernatore della Sicilia, Rosario Crocetta, nelle sue prime interviste ha subito dichiarato che tra i primi obiettivi da portare a termine ci sarà il dimezzamento degli stipendi. Tempo utile: tre mesi. Il taglio delle indennità e dei benefit dei novanta deputati dell’Assemblea siciliana, cavallo di battaglia del manipolo di 15 “grillini” appena eletti, è uno dei primi impegni che prende il neogovernatore Crocetta: Dallo studio di Servizio Pubblico di Santoro, Crocetta fa capire di avere le idee chiare in proposito: “Voglio dimezzare gli stipendi dei parlamentari. Diranno no? Allora ce ne andiamo tutti a casa”. E ancora: “Mi dimetto se fra tre mesi si continuerà a parlare sempre degli stessi sprechi”.
Rosario Crocetta, classe 1951, è nato e cresciuto a Gela, la 5 città della Sicilia. Dopo aver conseguito il diploma ha lavorato per l’ENI in diversi paesi del mondo.
Ha collaborato con l’Unità, con Il
Manifesto e con Liberazione; nel 1987, ha pubblicato la raccolta di
poesie Diario di una giostra. Suo è anche il testo “Io ci credo – Gela,
città della legalità” pubblicato nel 2006, che racconta la sua
esperienza amministrativa come sindaco.
Parla 4 lingue: italiano, arabo, inglese e francese.
Collocazione politica all’interno della Sinistra italiana:
ha aderito prima al Partito Comunista Italiano e poi a Rifondazione Comunista, con cui fu assessore alla cultura del comune di Gela dal 1996 al 1998. In quell’anno fu eletto consigliere comunale con la Federazione dei Verdi, impegnandosi nell’elaborazione di progetti culturali condivisi tra i Paesi del Mediterraneo; nel 2000, terminato tale incarico, si è iscritto al Partito dei Comunisti Italiani.
ha aderito prima al Partito Comunista Italiano e poi a Rifondazione Comunista, con cui fu assessore alla cultura del comune di Gela dal 1996 al 1998. In quell’anno fu eletto consigliere comunale con la Federazione dei Verdi, impegnandosi nell’elaborazione di progetti culturali condivisi tra i Paesi del Mediterraneo; nel 2000, terminato tale incarico, si è iscritto al Partito dei Comunisti Italiani.
Assessore alla Pubblica Istruzione dal
2000 al 2001, nel maggio del 2002 si candida a sindaco della sua città
per l’alleanza di centrosinistra. In un primo momento risulta eletto il
candidato del centrodestra Giovanni Scaglione, con un margine esiguo,
197 voti in più rispetto al candidato dell’Ulivo. In seguito Crocetta
farà ricorso e nel 2003 il giudice del Tribunale Amministrativo
Regionale della Sicilia farà effettuare un nuovo spoglio nel quale
risulteranno 307 voti di vantaggio a favore di Crocetta che verrà così
proclamato primo cittadino, accertando la presenza di irregolarità e
illeciti nella tornata elettorale.
In campagna elettorale e durante l’intero mandato si è fatto portavoce della necessità di combattere Cosa Nostra, autodefinendosi “sindaco antimafia”. Tra le sue iniziative antimafia lo svolgimento delle gare per l’appalto delle opere pubbliche alla presenza dei Carabinieri ed il licenziamento di impiegati comunali vicini alla mafia nonché parenti di boss mafiosi.
Al termine dei cinque anni di mandato, si ricandida nella carica di primo cittadino e viene riconfermato dal voto popolare al termine delle consultazioni amministrative del 2007, in cui stravince al primo turno con il 64,8% dei consensi, un vero e proprio plebiscito.
In campagna elettorale e durante l’intero mandato si è fatto portavoce della necessità di combattere Cosa Nostra, autodefinendosi “sindaco antimafia”. Tra le sue iniziative antimafia lo svolgimento delle gare per l’appalto delle opere pubbliche alla presenza dei Carabinieri ed il licenziamento di impiegati comunali vicini alla mafia nonché parenti di boss mafiosi.
Al termine dei cinque anni di mandato, si ricandida nella carica di primo cittadino e viene riconfermato dal voto popolare al termine delle consultazioni amministrative del 2007, in cui stravince al primo turno con il 64,8% dei consensi, un vero e proprio plebiscito.
Alle elezioni regionali in Sicilia del
2008 è designato Assessore ai lavori pubblici dalla candidata Presidente
del centrosinistra Anna Finocchiaro, che tuttavia non risulta eletta.
Il 1º ottobre 2008 aderisce al Partito Democratico.
Alle elezioni europee del 2009 è candidato nella circoscrizione Italia insulare nella lista del Partito Democratico e con 150.091 preferenze risulta eletto al Parlamento Europeo.
Gli attentati sventati
Nel 2003 fu sventato un agguato della
Stidda che aveva assoldato un killer venuto dalla Lituania, Minius
Marius Denisenko, per uccidere il primo cittadino gelese durante la
processione dell’Immacolata dell’8 dicembre. Da quel momento gli viene
assegnata la scorta.
L’8 febbraio 2008 viene reso pubblico
l’esito di una indagine dei magistrati di Caltanissetta e si scopre che
Rosario Crocetta è il bersaglio di un progetto di attentato da parte
della mafia. Da questo momento, Crocetta avrà raddoppiata la propria
scorta (gli agenti che lo proteggono passano da tre a sei, lo stesso
numero di coloro che difendono le più alte cariche dello Stato).
Nel gennaio del 2010 la Direzione
Distrettuale Antimafia sventa un piano di Cosa Nostra per uccidere
Rosario Crocetta ed arresta 5 affiliati al clan mafioso Emmanuello di
Gela.
Battiato assessore in Sicilia
In Giunta entra, ma non vuole essere chiamato assessore, preferisce il solo nome, perche' altrimenti si offende, anche perche', sostiene, non fa politica, anzi, fa volentieri a meno di politici, e per sentirsi libero lavorera' gratis. Scende in campo alla sua maniera, senza infingimenti, Franco Battiato che scioglie la riserva e accetta l'incarico diassessore alla Cultura
- -L’artista: “Rinuncio al compenso Cercherò di organizzare eventi che mettano in contatto l’isola Siciliana
con il resto del mondo”.
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