GLI INDIGNATI SIAMO NOI CITTADINI CHE PAGHIAMO LE TASSE
Nuova puntata della polemica degli stilisti Dolce e Gabbana contro il comune di Milano.
Oggi i tre negozi di Milano (due in corso Venezia e uno in via della Spiga) sono rimasti chiusi «per indignazione», spiega un cartello in italiano e inglese affisso sulle vetrine insieme ad un ritaglio di giornale dal titolo 'Il Comune chiude le porte a D&G". E dopo la protesta di oggi la serrata andrà avanti per tre giorni. Tutto nasce da una dichiarazione, poi rettificata, dell'assessore al Commercio Franco D'Alfonso che, dopo la sentenza avversa ai creatori di moda aveva detto: «Niente spazi comunali a chi è stato condannato per evasione fiscale».
Ieri la prima protesta nei confronti dell'amministrazione di Gabbana via twitter: «Fate schifo» e l'intervento del sindaco Pisapia che aveva tentato di smorzare i toni. Oggi invece il 'rilancio' degli stilisti con la serrata.
Ad accendere la miccia sono state le parole pronunciate ieri dall'assessore comunale al Commercio Franco D'Alfonso che avrebbe stigmatizzato la condanna di Dolce e Gabbana in primo grado per omessa dichiarazione dei redditi affermando che qualora dovessero essere chiesti spazi pubblici per i loro eventi il Comune dovrebbe rifiutarsi e prendere le distanza da esempi simili.
gli imprenditori come
Dolce & Gabbana
che non pagano le tasse - e non certo perchè non ce la fanno, ma per lucrare ancora di più - mettono in crisi anche tutti quelli che cercano faticosamente di fare impresa in modo onesto: è la forma più odiosa di concorrenza sleale! Ricordo inoltre a tutti che negli Stati Uniti,
patria della libera iniziativa privata, chi evade le tasse va IN GALERA.
patria della libera iniziativa privata, chi evade le tasse va IN GALERA.
«Basta polemiche»: il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, interviene così sulla recente querelle che ha visto gli stilisti Dolce e Gabbana polemizzare con il comune di Milano.
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«Per me la questione è assolutamente terminata, loro hanno riaperto il negozio» ha detto Pisapia rispondendo a tutte le domande dei giornalisti a margine di una conferenza stampa a Palazzo Marino sulle celebrazioni per ricordare il ventesimo anniversario della strage di via Palestro.
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«Spero che adesso finiscano le polemiche e si guardi avanti nell'interesse della collettività, della moda e del Paese - ha proseguito il sindaco Pisapia - Ho già invitato Dolce e Gabbana a venire qui al comune per chiarirci». «Chi dice che Milano fa schifo non può che fare indignare non solo il sindaco ma tutti i milanesi», ha aggiunto il primo cittadino.
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