Manifestazioni al Cairo, Alessandria e in altre citta' dei Fratelli Musulmani per protestare contro il colpo di stato compiuto dai militari e la deposizione di Morsi
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 22.30
E' salito a 17 il bilancio provvisorio delle vittime degli scontri in Egitto tra sostenitori e oppositori dell'ex presidente Mohamed Morsi, a 48 ore dal golpe che l'ha deposto.
SCONTRI ANTI E PRO-MORSI VICINO TAHRIR
Le ambulanze accorrono verso verso il ponte '6 Ottobre' sul Nilo, vicino a piazza Tahir al Cairo, dove si stanno scontrando oppositori e sostenitori di Mohamed Morsi. Altre centinaia di sostenitori dell'ex presidente deposto dal golpe militare sono all'esterno del palazzo Maspero, la sede della tv di Stato.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 20
Migliaia di sostenitori del presidente egiziano Mohammed Morsi, deposto due giorni fa dal colpo di stato dei militari, si stanno dirigendo verso la sede della tv pubblica. Il corteo e' giunto in prossimità di Piazza Tahrir, dove si sono radunati i manifestanti dell'opposizione anti-Morsi e Fratelli Musulmani, facendo temere la possibilità di scontri fra le due fazioni. Domani scenderanno in piazza a manifestare anche gli attivisti della campagna "Tamarod" (Ribelle). "Invitiamo il popolo egiziano a manifestare in tutte le province a partire da domani - si legge in un comunicato di "Tamarod" - per difendere la vittoria del 30 giugno", data della manifestazione oceanica contro Morsi. Gli attivisti invitano il popolo a "stringersi intorno all'esercito contro i terroristi" e sostengono che i "Fratelli Musulmani e le loro milizie non esiteranno a trascinare l'esercito egiziano in una guerra civile per giustificare un intervento straniero".
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 18.30
FRATELLANZA SMENTISCE ARRESTO GUIDA, BADIE INTERVERRA' A MANIFESTAZIONE La Fratellanza smentisce l'annunciato arresto della sua guida spirituale Mohamed Badie. Secondo alcune fonti Badie si rivolgera' ai manifestanti pro Morsi dal palco della moschea di Rabaa el Adaweya a breve. Secondo l'agenzia di stampa egiziana "Mena", e' stato invece arrestato Helmi el Gazzar, esponente di spicco della confraternita, per incitamento alla violenze, che e' stato trasferito alla prigione di Tora al Cairo insieme ad altri due importanti esponenti della Fratellanza, Mahdi Akef e Mohamed el Omda.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 17
FRATELLI MUSULMANI, 4 'MARTIRI' IN MANIFESTAZIONE PRO-MORSI C'e' confusione su 3 forse 4 egiziani uccisi oggi durante le manifestazioni al Cairo. Il sito dei Fratelli Musulmani riferisce che si contano "quattro martiri". Tre li conferma anche l'agenzia francese Afp. La notizia invece viene smentita tanto dal ministero dell'interno quanto dall'Esercito che sostiene di aver usato solo lacrimogeni e colpi sparati a salve.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16.30
Le autorita' egiziane negano le notizie di vittime in scontri al Cairo. Una fonte della sicurezza citata dalla tv di Stato ha affermato che "non ci sono state vittime durante gli scontri davanti al quartier generale della Guardia Repubblicana", dove si ritiene che sia detenuto Mohamed Morsi, destituito due giorni fa dall'Esercito co un colpo di stato. In precedenza la tv satellitare al-Jazeera aveva riferito della morte di tre persone in una sparatoria davanti al quartier generale della Guardia Repubblicana. Il sito web dei Fratelli Musulmani d'Egitto parlava invece di almeno un ''martire''. Un militante islamico invece e' morto all'alba a Luxor, nel sud dell'Egitto, in scontri tra musulmani e cristiani. Secondo quanto riferito dal quotidiano Al Ahram, l'uccisione di Hassan Sayed Sedki ha scatenato la reazione dei musulmani che hanno dato alle fiamme diverse abitazioni cristiane in citta'.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 14.30
C'e' una massiccia presenza di forze militari all'esterno della moschea Rabia al-Adawiya, nel quartiere di Nasr City, la zona del Cairo dove e' in programma la principale manifestazione dei Fratelli Musulmani a favore del deposto presidente Mohammed Morsi. L'area, in cui sono accampate migliaia di persone, e' circondata da veicoli militari. In attesa delle manifestazione, almeno una decina di caccia militari hanno sorvolato a bassa quota il Cairo, chiaro gesto intimidatorio. Una dichiarazione della Fratellanza Musulmana letta dai sostenitori nei pressi della moschea ha confermato "il rifiuto completo del colpo di stato militare contro un presidente eletto e contro la volonta' della nazione"; e ha annunciato il rifiuto "a collaborare con le autorita' usurpanti". Decine di migliaia di egiziani sono attesi alla moschea e potrebbero marciare fino al vicino ministero della Difesa; sul posto e' apparso anche uno dei membri piu' autorevoli del movimento, Mohamed Beltagy, che non e' stato arrestato.
AGGIORNAMENTO ORE 12.30
La preghiera islamica ha aperto oggi nelle piazze dell'Egitto le manifestazioni dei sostenitori del presidente deposto Mohamed Morsi decisi a denunciare il golpe militare. L'appello del ''Fronte nazionale di difesa della legittimita''', che riunisce molte delle organizzazioni islamiche egiziane, fa riferimento a raduni pacifici ma la tensione resta alta. Il rischio di violenze è elevato. L'Esercito, che dice di voler garantire il diritto a manifestare, ha schierato migliaia di uomini e mezzi blindati al Cairo e in tutto il Paese. Il ministero dell'Interno ha avvertito che rispondera' ''con fermezza'' a eventuali disordini. Anche l'opposizione scenderà in strada e si riunirà a piazza Tahrir per quello che chiama il ''Venerdi' della difesa dei risultati della Rivoluzione''.
----------------------------------------------------------------------------
Il Cairo, 5 luglio 2013 - L'Esercito egiziano ha lanciato, sulla sua pagina Facebook, un invito all'unità e alla riconciliazione che, allo stesso tempo, è anche un pesante avvertimento, in vista delle manifestazioni di protesta organizzate per oggi dai Fratelli Musulmani, il movimento al quale appartiene il presidente Mohammed Morsi deposto dal colpo di stato militare di mercoledì.
«L'uso eccessivo del diritto a protestare potrebbe diventare una minaccia per la pace sociale e la sicurezza», dicono le Forze Armate facendo capire che oggi sorveglieranno con ingenti forze le piazze del Paese dove si raduneranno, presumibilmente centinaia di migliaia di attivisti e simpatizzanti dal movimento dei Fratelli Musulmani che ha visto i suoi leader principali finire in detenzione in queste ultime ore.
Gli Stati Uniti hanno chiesto espressamente alle autorità egiziane di non procedere ad "arresti arbitrari" nei confronti del presidente deposto Mohammed Morsi e dei suoi collaboratori. L'amministrazione americana chiede inoltre un "ritorno rapido e responsabile" verso un governo civile democraticamente eletto. L'esercito ha sostituito Morsi con il presidente della Corte costituzionale, Adly Mansour, fino all'organizzazione di elezioni anticipate, come ha annunciato ieri il capo delle forze armate, generale Abdel Fattah al-Sissi, senza precisare la durata di questo periodo di transizione. A Morsi, che si trova agli arresti domiciliari, e ai vertici dei Fratelli Musulmani è stato vietato di lasciare l'Egitto.
Sulla scena comincia a muoversi Adly Mansour che ha giurato ieri. Il suo primo atto sarà la formazione del nuovo governo. Sembrava che l'esecutivo potesse essere presentato già oggi ma quello che appariva come il candidato naturale a fare il premier della transizione, Mohamed el Baradei, portavoce delle opposizioni, avrebbe declinato l'offerta, probabilmente per non bruciare le sue possibilita' di candidarsi a presidente, se e quando ci saranno le elezioni. Si fa ora il nome di Faruk el Okda, ex goveratore della Banca centrale.
Intanto riesplode la tensione nel Sinai dove poche ore fa un soldato è stato ucciso in attacchi simultanei di militanti islamisti contro posti di blocco della polizia e dell'Esercito.
da - http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=80163
leggi anche - http://cipiri.blogspot.it/2013/07/egitto-il-golpe-popolare.html
.
.
Nessun commento:
Posta un commento
Aiutiamoci e Facciamo Rete, per contatto ...
postmaster(at)mundimago.org