Parlamento svizzero impegna il governo su Glass-Steagall
InGlass-Steagall su 20 settembre 2013 a 12:43 PM
La sessione autunnale del Consiglio nazionale (Nationalrat) si è aperta con 3 atti parlamentari a favore della separazione bancaria di tipo Glass-Steagall presentati dai socialisti (SP), Partito Popolare Svizzero (SVP) e Verdi.
Evidentemente si è creata una convergenza per trovare i voti a far passare la mozione. Il Consiglio Nazionale, la Camera bassa del Parlamento svizzero, si è finalmente espresso con voto favorevole a maggioranza lo scorso lunedì 9 settembre, lo riporta il sito Movisol.org
Evidentemente si è creata una convergenza per trovare i voti a far passare la mozione. Il Consiglio Nazionale, la Camera bassa del Parlamento svizzero, si è finalmente espresso con voto favorevole a maggioranza lo scorso lunedì 9 settembre, lo riporta il sito Movisol.org
“Il Governo (Consiglio Federale), nel quale ha prevalso una maggioranza formata da liberali, conservatori e cristiano-democratici, si è opposto, ma perdendo. Il voto del Parlamento vincola il Consiglio Federale a rispondere formalmente alla richiesta di esaminare la possibilità di adottare la separazione bancaria. Prevedibilmente, esso costituirà una “commissione di esperti” zeppa di rappresentanti di banche, che ripeteranno il “no” all’idea, come accadde già nel 2010.
Il socialdemocratico Corrado Pardini ha annunciato che in tutta risposta il suo gruppo sta preparando una richiesta di referendum nazionale da presentare presto al Cancelliere Federale per la sua vidimazione. In Svizzera il referendum è uno strumento potente. Può essere tenuto su qualunque tema e il suo risultato ha valore di legge.
Un referendum sulla separazione bancaria permetterebbe di superare l’opposizione governativa e anche i problemi incontrabili nella camera alta, il Consiglio dei Cantoni, nel quale socialdemocratici, popolari e verdi non avrebbero la maggioranza. Pardini crede che il referendum potrebbe raccogliere un 60% di voti favorevoli alla legge Glass-Steagall.
Al momento non è ancora chiaro se l’SVP aderirà alla campagna per il referendum.”
Il socialdemocratico Corrado Pardini ha annunciato che in tutta risposta il suo gruppo sta preparando una richiesta di referendum nazionale da presentare presto al Cancelliere Federale per la sua vidimazione. In Svizzera il referendum è uno strumento potente. Può essere tenuto su qualunque tema e il suo risultato ha valore di legge.
Un referendum sulla separazione bancaria permetterebbe di superare l’opposizione governativa e anche i problemi incontrabili nella camera alta, il Consiglio dei Cantoni, nel quale socialdemocratici, popolari e verdi non avrebbero la maggioranza. Pardini crede che il referendum potrebbe raccogliere un 60% di voti favorevoli alla legge Glass-Steagall.
Al momento non è ancora chiaro se l’SVP aderirà alla campagna per il referendum.”
Una statua di Guglielmo Tell, eroe svizzero che si battè contro l’oligarchia e per la libertà politica, è l’omaggio di NoBigBanks agli svizzeri per Glass-Steagall.
L’iniziativa politica in Svizzera – importante nodo finanziario – riveste una rilevanza strategica: è un incoraggiamento a emulare simili iniziative per i parlamentari italiani, ma è anche il segno dell’accresciuta consapevolezza che il disastro finanziario è in corso.
Il silenzio della stampa imbavagliata, classico esempio dell’intreccio tra finanza e media, rivela l’imbarazzo per i timori di una presa di consapevolezza nell’opinione pubblica.
Il silenzio della stampa imbavagliata, classico esempio dell’intreccio tra finanza e media, rivela l’imbarazzo per i timori di una presa di consapevolezza nell’opinione pubblica.
Ci piacerebbe tanto leggere la notizia che finalmente LauraBoldrini e Piero Grasso hanno calendarizzato la discussione sulle proposte di separazione bancaria che al momento giacciono in Parlamento.
Non perdiamo altro tempo, la politica dei Taglia&Tassa ha preso a incidere nella carne viva della popolazione.
Salviamo la Gente. Riformiamo le Banche.
Salviamo la Gente. Riformiamo le Banche.
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Salviamo la Gente. Riformiamo le Banche.
“La colpa, caro Bruto, non è nelle stelle, ma in noi stessi, se siamo schiavi”, dal Giulio Cesare di Shakespeare.
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“La colpa, caro Bruto, non è nelle stelle, ma in noi stessi, se siamo schiavi”, dal Giulio Cesare di Shakespeare.
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