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lunedì 20 aprile 2009

ABBA - MORTO PER DEI BISCOTTI !

E' stato diffuso il video ripreso dalle telecamere di sorveglianza che mostra gli ultimi momenti di vita di Abdoul Guiebre, il 19enne ucciso a sprangate a Milano il 14 settembre scorso.

Sono le 5 del mattino, Milano, via Zuretti, non lontano dalla stazione Centrale.
Abba insieme ad alcuni amici si avvicina al bar Shining. Entrano e commettono un furto: Abba porta via un pacchetto di biscotti.
I proprietari del bar a quel punto decidono di inseguirli a bordo del furgone. Inizialmente i ragazzi scappano. Poi però si fermano. Uno di loro indietro. Esplode la rissa. C'è il lancio da parte dei 4 ragazzi di un sacchetto di bottiglie.
Daniele Cristofoli ha in mano un'asta di ferro. Con quella colpisce alla testa Abdoul, il ragazzo con la maglia rossa.

E' stato reso pubblico il video, registrato dalle videocamere di sorveglianza, della mattina della morte di Abdul Salam Guibre, per tutti Abba. Lo trovate a questo link nel portale Youreporter. Nel video si vede tutta la terribile scena, compreso il momento in cui il ragazzo viene colpito.

Il ragazzo, cittadino italiano ma originario del Burkina Faso, era stato ucciso barbaramente da Fausto e Daniele Cristofoli, padre e figlio di 51 e 31 anni. I due saranno processati il 20 aprile e hanno scelto il rito abbreviato, che in caso di condanna comporta lo sconto di un terzo della pena.

I due Cristofoli erano i proprietari di un bar di via Zuretti e la notte del 13 settembre avevano rincorso Abba e lo hanno ucciso a sprangate perchè pensavano avesse rubato l'incasso. Invece Abba e i suoi amici avevano rubato dei biscotti.

Eravamo stati in via Zuretti il mattino dopo l'omicidio e gli abitanti del quartiere erano rimasti decisamente scossi, sia per la brutalità del fatto che per i futili motivi (e presumibilmente un'aggravante di tipo razzista come dirà qualche giorno dopo anche il ministro La Russa). Il giorno stesso c'era stato un presidio antirazzista organizzato nel piazzale della Stazione Centrale.

Al presidio erano intervenute diverse persone che hanno ribadito la loro preoccupazione per questi fatti, per il clima di intolleranza e paura del quale accusavano le istituzioni. Erano intervenuti anche alcuni extracomunitari per manifestare il loro desiderio di integrarsi e di non essere indicati come problema dell'Italia.

Nei giorni successivi c'erano stati cortei e grosse mobilitazioni (culminate nella manifestazione del 20 settembre con scontri con le forze dell'ordine). Il 23 settembre infine c'era stata una commemorazione funebre proprio nel paese di origine del ragazzo, Cernusco sul Naviglio.


Abba non è un "migrante" anche se ha la pelle nera, "casa sua" è a Cernusco sul Naviglio perchè lui è nato qui in Italia.

Alla faccia della reazione "eccessiva", hanno preso a sprangate un ragazzo di 19 anni, più volte! Magari razzismo vero e proprio non ce n'è, ma la reazione sarebbe stata la stessa se un ragazzo "bianco" avesse fatto lo stesso? Generazioni di ragazzi per "sentirsi grandi" hanno "rubacchiato" nei negozi.

Non che sia giustificabile, certo: il furto è SBAGLIATO, chiunque lo compie (anche la gente distinta ruba). Abba ha SBAGLIATO, d'accordissimo, ma se tutti i negozianti che subiscono taccheggi uccidono il taccheggiatore, c'è qualcosa che non va.

Le istituzioni senza dubbio devono intervenire per aumentare il senso di sicurezza della gente, in modo che non sia spinta a compiere queste azioni.

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1 commento:

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