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lunedì 25 maggio 2009

G8 energia. Blitz Greenpeace con specchi solari



G8 energia. Blitz Greenpeace con specchi solari

Questa mattina Greenpeace ha manifestato davanti l’Hotel Excelsior in via Veneto, in cui si sta tenendo il G8 Energia. Un gruppo di attivisti si è presentato con quindici specchi che proiettano la luce riflessa del sole. In uno specchio più grande è stato scritto “Solar Revolution Now”.
Greenpeace diffonde oggi il rapporto economico e scientifico “Global CSP Outlook 2009”, redatto assieme a Estella (European Solar Thermal Electricity Association) e SolarPACES. Da questo emerge che gli investimenti nel “solare a concentrazione” (CSP) supereranno i 20 miliardi di euro al 2015 e che il settore potrà dare lavoro nel mondo a circa 90mila persone nei prossimi cinque anni.
“Le centrali solari a concentrazione sono la nuova frontiera dell’energia rinnovabile- afferma Francesco Tedesco, Responsabile Campagna Energia e Clima di Greenpeace, a margine del G8 Energia – Il solare a concentrazione è oggi un’industria multi-miliardaria, un nuovo ‘big player’ per contrastare la crisi economica di oggi e la crisi climatica di domani”.

La tecnologia si è sviluppata rapidamente negli ultimi anni ed è ora pronta a cogliere le sfide del futuro. I maggiori progetti in via di realizzazione sono in California e Spagna, che prevede di raggiungere 10 GW di potenza entro il 2017, una cifra molto elevata. Secondo le stime di “Global CSP Outlook 2009”, il solare a concentrazione potrà soddisfare, nello scenario più favorevole, il sette per cento dei consumi mondiali di elettricità al 2030 e un quarto al 2050.
“Abbiamo bisogno di nuove tecnologie pulite per tagliare la nostra dipendenza dai combustibili fossili e salvare il clima- continua Tedesco-. Puntare su carbone e nucleare come sta facendo il governo Berlusconi è una strategia ‘killer del clima’ che rischia, oltretutto, di far perdere all’Italia un’importante occasione di sviluppo economico”.

Secondo lo scenario di sviluppo moderato, il solare a concentrazione potrà creare oltre 200 mila posti di lavoro entro il 2020 nelle regioni esposte a maggiore radiazione solare. Il dato aumenta a oltre 1,1 milioni al 2050. Entro la stessa data questa tecnologia permetterà di risparmiare circa 2,1 miliardi di tonnellate di CO2 annue, pari a circa quattro volte le emissioni attuali dell’Italia.
“Le centrali a concentrazione possono fornire energia sicura a scala industriale per tutto il giorno ricorrendo a tecnologie di stoccaggio del calore” spiega Josè Nebrera, Presidente di Estella a cui fa eco Christoph Richter, Direttore di SolarPACES, “l’intensa attività di ricerca e sviluppo degli ultimi 15 anni ha permesso il decollo della tecnologia a cui assistiamo oggi”.

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