Quella che segue è una testimonianza (firmata) apparsa sul Manifesto di oggi. Autore è Carmelo Albanese, scrittore e videomaker, presente alla manifestazione del 15 ottobre a Roma. Non è nostra intenzione fare dietrologia né complottismo, pensiamo solo che queste dichiarazioni meritino un accertamento perché le cose sono due: o Albanese mente e allora occorre una replica da parte dei vertici delle forze dell’ordine oppure Albanese dice il vero e a quel punto andrebbero verificate le generalità del giovane “black bloc” che si unisce, esultando, agli agenti.
Quella che segue è una testimonianza (firmata) apparsa sul Manifesto di oggi. Autore è Carmelo Albanese, scrittore e videomaker, presente alla manifestazione del 15 ottobre a Roma. Non è nostra intenzione fare dietrologia né complottismo, pensiamo solo che queste dichiarazioni meritino un accertamento perché le cose sono due: o Albanese mente e allora occorre una replica da parte dei vertici delle forze dell’ordine oppure Albanese dice il vero e a quel punto andrebbero verificate le generalità del giovane “black bloc” che si unisce, esultando, agli agenti.
Ecco la testimonianza apparsa oggi su “Il Manifesto”
E IL BLACK BLOC BATTE IL CINQUE
All’angolo di via Merulana compaiono di botto una trentina di ragazzi e ragazzini tutti neri e con i caschi in testa. Iniziano a rompere i vetri di una banca. Subito tutte le persone del corteo le prendono a male-parole. A un certo punto un pezzo del corteo viene alle mani con loro. Avevo un forte sentimento di disgusto per la piega che stavano prendendo gli eventi. Tra l’altro in modo repentino. Gli sfasciatori si sono sparsi nel corteo alla spicciolata. Quasi tutti infilandosi nuovamente al suo interno o andando verso San Giovanni. Tranne uno che, ancora con il casco in testa, si è avviato fuori del corteo. Verso S. Maria Maggiore. Cosa che ho fatto anch’io perché lo stupore di gioia iniziale tornava ad essere sostituito dalla voglia di tornarmene a casa. D’un tratto mi sono accorto che lo sfasciatore continuava a fare il mio stesso percorso. Era sull’altro lato del marciapiede. Abbiamo passato due cerchi concentrici di camionette prima di arrivare fuori dalla manifestazione. Io con i miei pensieri in testa. Lui invece sempre con il casco in testa. Dopo il primo livello mi sono detto, ma come è possibile che passa così tranquillo lo sbarramento della polizia con il casco? Tra l’altro dopo aver fatto la sua parte di sfasciatore e ancora vestito di tutto punto? Allora ho guardato con più attenzione. Arrivato al secondo livello di sbarramento si è tolto il casco. Aveva diciotto anni a stento. Il sorriso con cui lo hanno salutato tutti gli agenti del secondo livello di sbarramento era davvero grottesco. Poi ci è passato in mezzo, ha battuto il cinque con uno di loro e ha confabulato per qualche minuto con uno dall’aria di superiore che stava dietro ai due blindati.
Carmelo Albanese, scrittore e videomaker
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http://youtu.be/SwE__Jz4B9s
Ci hanno sacrificato.
Il racconto dei poliziotti che hanno partecipato agli scontri di Roma
VOLEVANO IL MORTO ,
PER SCONFIGGERE IL VERO SIGNIFICATO DELLA MANIFESTAZIONE
LEGGI ANKE :
http://cipiri.blogspot.com/2011/10/15-ottobre-riflessioni-di-un-poliziotto.html
http://cipiri.blogspot.com/2011/10/post-15-ott-2011-roma-my-job-is-police.html
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...e magari erano solo cugini che non si vedevano da anni, e noi qui a pensar male....
RispondiEliminaSI BUONA QUESTA , COME QUELLA DELL' ESTINTORE , HAI VISTO IL VIDEO black block? my job is the police provocateur ...
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