Inizia la campagna elettorale e siamo già al comico: secondo un’indiscrezione di Repubblica Renzi
proporrebbe alla prossima direzione del PD l’abolizione del canone RAI. La TV pubblica verrebbe finanziata nel breve periodo con un finanziamento pubblico di 1,5 miliardi, di cui starebbe cercando la copertura, e quindi con qualche gesto miracoloso, probabilmente la moltiplicazione dei pani e degli euro, oppure con la sua privatizzazione.
L’ignobile tassetta del canone obbligatorio con la bolletta ENEL è stata fortemente voluta dallo stesso governo Renzi ed ha portato
risorse ingenti
al carrozzone televisivo di Stato .
In generale c’è una disaffezione per la TV e la scarsissima qualità delle produzioni non aiuta di sicuro, mentre cercano di imitare le Private.
Facendo l’esatto opposto di quanto da lui fatto nel 2015 il PD renziano conferma il suo totale
opportunismo. Perfino il ministro Calenda, che vuole essere protagonista del prossimo governo tecnico (ci sono voci di un suo recente incontro con Soros…..) si è trovato spiazzato.
Nello specifico il futuro ministro del satanico governo tecnico ha ragione: si abolisce il canone da una parte e si prendono i soldi dall’altra, sempre alle tasche dei cittadini. La RAI andrebbe, semplicemente chiusa ed al suo posto costituito un canale unico informativo, TV , Radio e multimediale per gli Italiani all’estero, accompagnato da incentivi per le produzioni TV e cinematografiche in lingua italiana e da produzioni pubbliche di documentari scientifici e storici sull’Italia. Al limite potrebbe essere privatizzata,
ma lasciandone la proprietà veramente distribuita a tutta la popolazione, non permettendone NESSUN
controllo, per evitare di avere una copia della cattiva Mediaset e della pessima LA7.
Comunque siamo veramente alle comiche finali: per riguadagnare credibilità Renzi rinnega tutto il suo operato. Ci saranno fessi che gli crederanno ancora ?
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