Operaio in Svizzera
Crozza - Razzi: 'Io voto al NO se no è come quella dittatura tipo mia moglie'
Antonio Razzi, abruzzese di nascita (classe 1948), ha vissuto in Svizzera dal 1965, professione: operaio tessile. Grazie al voto degli italiani all’Estero è stato eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nel 2006, nelle liste dell’Italia dei Valori. Nel 2013 è stato candidato dal Popolo delle Libertà ed eletto al Senato, circoscrizione Abruzzo.
Il senatore abruzzese celebre per le gaffe non è stato convocato alla sede del partito: «Non mi ha chiamato nessuno, con quello che ho fatto per la Corea...».
Il senatore noto per i suoi strafalcioni e le sue sparate infatti non è stato convocato alla sede del partito, a piazza di San Lorenzo in Lucina, per firmare l'accettazione della candidatura: un appuntamento previsto da giorni per tutti i parlamentari ricandidati. Raggiunto telefonicamente e interrogato su un suo eventuale futuro in Parlamento ha detto: «Al momento non so niente. Nessuno mi ha chiamato. Ora sono a casa, sono super influenzato e sto prendendo gli antibiotici... Se non mi chiamano è chiaro che non posso andare a firmare...».
«CON QUELLO CHE HO FATTO PER LE COREE...». Della non ricandidatura «nessuno mi ha detto nulla. Ci vorrebbe un po' di educazione. Ho lavorato per il bene del partito, per il bene degli italiani. E non ho fatto uno sbaglio. Ho rappresentato come nessun altro il partito all'estero. Silvio alla grande l'ho rappresentato», si è sfogato Razzi in un'intervista a Repubblica, definendo l'amicizia con il leader nordcoreano Kim Jong-Un come la cosa di cui va più fiero dei suoi dieci anni in Parlamento: «Gli atleti delle due Coree sfileranno insieme alle Olimpiadi,
a quel dialogo modestamente ho contributo pure io».
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Previsioni per il 2018
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