Aina Gamzatova, giornalista 46enne daghestana, ha ufficializzato la sua candidatura.
Di fede islamica, sarà la rivale di Putin nella
corsa alla presidenza della Russia nelle elezioni del prossimo mese di marzo.
La candidatura è stata
ufficializzata nei giorni scorsi di fronte a centinaia di supporter a Makhachkala, la capitale del
Daghestan, repubblica dell’ex Unione sovietica.
Lo Stato caucasico è da anni al centro dell’attenzione dell’intelligence russa per i fermenti islamisti
provocati dalla vicinanza con la Cecenia, Paese da sempre fulcro di rivolte secessioniste. L’attuale
marito della Gamzatova, Akhmad Abdulaev, è il Mufti del Daghestan e fa parte della corrente sufi
dell’Islam, considerata eretica dagli integralisti ma che, di fatto, ha un ampio seguito nel Paese.
Il primo consorte della donna, Said Muhammad Abubakarov, noto leader musulmano, è stato fatto
saltare in aria nel 1998. I suoi assassini non sono mai stati trovati, ma i sospetti sono andati da subito
ai gruppi wahabiti operanti nel Daghestan.
La lotta contro l’integralismo islamico, in corso da un decennio,
ha provocato centinaia di morti tra i civili
e le forze di sicurezza del Paese e la Gamzatova si è da sempre battuta contro
i gruppi radicali islamici
che minano la stabilità del piccolo Stato e la coesione della comunità credente.
Appare ovvio che per la candidata daghestana non vi sono possibilità di vittoria nelle elezioni
presidenziali, ma la stessa ha tenuto a precisare che “è di fondamentale importanza partecipare alla
tornata elettorale” per fornire un segnale di speranza per il ritorno alla normalità delle piccole
repubbliche caucasiche tormentate da squilibri interni e dal fondamentalismo islamico, in nome di un
ritorno alla convivenza civile tra i vari credo religiosi.
La Gamzatova è a capo della più grande holding mediatica russa musulmana (Islam.ru) che
comprende televisioni, radio e tipografie.
Scrive libri e gestisce un’organizzazione benefica.
La sua candidatura ha creato scalpore, soprattutto all’interno della parte più conservatrice della
comunità musulmana che vede il ruolo della donna relegato all’ombra del marito.
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Previsioni per il 2018
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