La Flat Tax di Silvio
Flat Tax: ecco come funzionerebbe l’aliquota unica per tutti
Come funzionerebbe esattamente e quali sarebbero le conseguenze per i contribuenti
La flat tax è un tipo di tassazione proporzionale, in base alla quale tutti i contribuenti tassano la base imponibile con la medesima percentuale e non con un'aliquota marginale crescente all'aumentare del reddito. Di fatto, se venisse introdotta la flat tax proposta prima dal leader della Lega Matteo Salvini, ora anche da quello di Forza Italia Silvio Berlusconi, alla base imponibile di ciascun contribuente verrebbe applicata un'aliquota fissa (es. 20%); sarebbe quindi sufficiente compilare un modello unico dal quale emerge quanto il contribuente è chiamato a versare, senza la necessità di dettagliare le spese deducibili e detraibili. Di conseguenza, gli operatori del settore fiscale e l'Amministrazione Finanziaria sarebbero sollevati dall'obbligo di verificare la correttezza di quanto dichiarato dal contribuente in termini
di richieste di deduzioni e detrazioni.
OTTIMA SOLO PER I RICCHI
Un Pregiudicato in Doppiopetto Vola in Europa
Incurante di Essere un EVASORE FISCALE CONCLAMATO
"L'INFERNO DI SILVIO"
“Inferno e paradiso sono qui, su questa terra, e i conti si pagano prima di congedarsi. L’inferno di Silvio Berlusconi sta divampando in tutta la sua ferocia in queste settimane di campagna elettorale. Visibilmente segnato dall’età sia nel corpo che nelle sue capacità intellettive, Berlusconi – cacciato dalle istituzioni per l’infamante condanna da evasore – è costretto alla sua età ad umiliarsi pubblicamente candidandosi lo stesso.
È talmente disperato che a 81 anni è costretto a fare campagna elettorale anche se ineleggibile, anche se interdetto dai pubblici uffici. Come un vecchio barbone rigettato dallo Stato che fuori dalla porta, in ginocchio, supplica di lasciarlo rientrare. Quale mortificazione peggiore per un uomo che lo Stato lo ha sempre disprezzato per raccattare voti ed ingannato evadendo milioni di Euro di tasse e scendendo a patti con la mafia, quale mortificazione peggiore per un ricco ultraottantenne che essere costretto a prostituirsi pubblicamente di nuovo per strappare un misero scranno che legalmente non gli spetta. Strategie per far pressioni su Strasburgo, ma la sostanza non cambia.
Questa patetica ricandidatura di Berlusconi è la tragica ammissione del devastante fallimento della sua vita. Berlusconi è entrato in politica nel 1994 per sfuggire ai processi e salvare le sue aziende, nel 2017 si trova nella stessa identica situazione. Un quarto di secolo buttato nel cesso. Decenni spesi a usare la politica a fini personali, milioni di Euro spesi in avvocati, decine di processi, miliardi di parole spese a vanvera e alla fine Berlusconi è punto e a capo, è costretto ad esporsi di nuovo alla sua età agli sputi e agli insulti di milioni di persone pur di riuscire a scappare dalla galera e proteggere Mediaset. Milioni di persone che da qui al 4 marzo gli ricorderanno fino alla noia i danni devastanti alla democrazia che ha compiuto e il disastro morale ed economico in cui ha ridotto l’Italia da Presidente. Milioni di persone che gli sbatteranno sotto il naso la verità.
Questa è la vera condanna infernale di Berlusconi. A 81 anni potrebbe rimanere a dormicchiare sul divano con le pantofole e lasciare che la demenza senile galoppante lo aiuti ad autoconvincersi di essere stato un grande statista ospitando di tanto in tanto qualche leccapiedi con cui sorseggiare una tisana e magari nipoti bramosi di una fetta di regno. Berlusconi potrebbe godersi gli ultimi anni lasciando che il marasma cerebrale coccoli il suo ego perverso. E invece no. Deve rispondere di aver corrotto delle mignotte dell’età dei suoi nipoti per mentire ai processi. Deve difendersi dalle accuse dei pentiti di mafia che lo indicano come mandante delle stragi del 1993.
Deve continuare a usare la politica per proteggere gli interessi della sua azienda ma soprattutto, Berlusconi deve reagire ad un Movimento di milioni di italiani, quello a 5 Stelle, che non ha nessuna intenzione di scendere a patti con lui come ha fatto il Pd, lo tratta apertamente per quello che è ed ha intenzione di risolvere finalmente l’abnorme conflitto di interessi con cui Berlusconi inquina da decenni l’Italia. Difficile immaginare inferno peggiore e più meritato.”
Berlusconi è costretto a far credere che aspetti la riabilitazione dalla Corte Europea che non può concederla neanche volendo. Sarebbe un precedente gravissimo di ingerenza tra Stati sovrani. Ma la pantomima serve a tutti. E serve a sorreggere sondaggi farlocchi che danno il partito sopra il 10%.
Speriamo che sia l' Ultima volta che ti Vediamo Impallare tutti i Programmi Televisivi ed i Cartelli Pubblicitari nel Metrò con Scritto "ONESTO". Bisogna dire le falsità a ripetizione finché la gente ci crede. Maestro di cosa, pardon, di casa nostra è Berlusconi.
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