Afghanistan, l'Osservatore romano: «La tragedia degli errori»
L’Osservatore romano denuncia l’ennesimo errore compiuto dalle forze Nato in Afghanistan che ha comportato la morte di 33 civili. Il giornale del Vaticano titola il servizio sulla strage: «Afghanistan, la tragedia degli errori». «Ancora una strage di civili in Afghanistan – si legge sull’Osservatore – Ieri trentatré persone, tra le quali donne e bambini, sono morte in un attacco aereo delle forze Nato, che ha colpito per errore un convoglio di veicoli. Il tragico incidente è avvenuto nella provincia di Uruzgan. L’Alleanza atlantica ha successivamente confermato di aver sparato contro tre minibus, sospettati di appartenere ai ribelli. L’Isaf ha annunciato un’inchiesta».
l'Onu: «2412 le vittime civili nel 2009»
Un atto «ingiustificabile»: in questi termini il consiglio dei ministri afgano ha condannato il bombardamento della Nato che ieri nella provincia meridionale di Uruzgan ha causato la morte di almeno 27 civili, secondo un nuovo bilancio. Il governo di Kabul ha chiesto per un’ennesima volta alla forza Nato più coordinazione e attenzione prima di procedere a operazioni militari per evitare nuove vittime innocenti. Soltanto sabato scorso, davanti al parlamento, il presidente Hamid Karzai aveva rimproverato alla Nato di non fare abbastanza per risparmiare la popolazione civile, dopo che il 14 febbraio 12 persone erano state uccise da missili sparati dalle forze straniere; il 19 febbraio, anche sette poliziotti erano stati ammazzati per errore.
Il generale Stanley McChrystal, capo delle forze statunitensi in Afghanistan, ha espresso rammarico per l’errore commesso ieri dai soldati. Secondo un bilancio dell’Onu, nel 2009 ben 2412 civili sono stati uccisi dalle cosiddette «forze alleate» nel paese orientale.
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