Le comunità di Terra futura
Presentata la settima edizione di Terra futura, in programma alla Fortezza da basso di Firenze dal 28 al 30 maggio. La grande mostra sulla buone pratiche quest'anno è dedicata al tema della comunità
Le comunità sostenibili: questo il tema di Terra futura 2010, la mostra-convegno internazionale sulla buone ospitata a Firenze dal 28 al 30 maggio, presentata venerdì 14 a Roma. La conferenza stampa è stata una buona occasione per i promotori [la Fondazione culturale responsabilità etica del gruppo Banca etica e altri] per ragionare su alcuni temi ed eventi dell’ultimo anno, tra cui, la crisi globale che precipita in Europa, ma anche i terremoti de L’Aquila e di Haiti, i fatti di Rosarno, le questioni del clima, intorno ai quali sono stati pensati alcuni appuntamenti. Del resto, Terra futura vuole essere anche quest’anno uno spazio nel quale movimenti, associazioni, istituzioni e imprese si incontrano per confrontarsi e costruire inedite cooperazioni sulle grandi questioni sociali e ambientali.
«Domani e domenica saremo tutti alla Marcia per la pace, un evento al quale Terra Futura si unisce idealmente nello spirito e negli obiettivi», ha esordito Ugo Biggeri, presidente Fondazione culturale Responsabilità Etica onlus, presentando la settima edizione di Terra futura che si volgerà sempre alla Fortezza da Basso. «A Firenze vogliamo ribadire – ha detto Biggeri [un’intervista a Biggeri è stata pubblicata su Carta 14/2010] – come resti fondamentale il ruolo del cittadino responsabile e della società civile organizzata nel promuovere nuova cultura e nel dar vita ad esperienze che generano sui territori percorsi virtuosi e possono spingere la politica a occuparsi di tante questioni spesso gravemente trascurate».
Terra futura, che sette anni fa quando è nata [dopo lo straordinario Forum sociale europeo di Firenze] era l’unico evento di questo tipo, è promossa e organizzata da Fondazione culturale del gruppo Banca etica, insieme a Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’economia sociale, ma anche Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente [e numerosi media partner tra cui Carta].
Pace, diritti umani, giustizia sociale, sostenibilità: ancora una volta Terra Futura chiede una svolta e impegni concreti: «Ci hanno fatto credere che servono troppi soldi per realizzare gli obiettivi del millennio, e che questi soldi, qualche decina di miliardi di euro, mancano – ha continuato Biggeri – Non si trova denaro per salvare beni comuni come l’acqua, l’istruzione, i diritti a una vita dignitosa per tutti,… eppure soltanto per l’ultima manovra finanziaria per salvare l’economia europea sono stati destinati ben 750 miliardi di euro. Questo ci fa capire chiaramente, fa quasi male dirlo, che quella finanza è considerata un bene comune. E allora, per lo stesso motivo, dobbiamo come cittadini far sentire la nostra voce, chiedere che sia seriamente regolamentata, ad esempio con tasse sulle transazioni finanziarie».
«La profondità della crisi che attraversa l’intero pianeta costringe a interrogarsi sulla sostenibilità del modello di sviluppo, di crescita, di progresso che ha dominato sin qui e che ha prodotto gli effetti drammatici che sono sotto gli occhi di tutti – ha aggiunto Paolo Beni, presidente Arci nazionale – L’emergenza climatica è emblematica del rischio di autodistruzione che corre una società che ha consegnato il bene della vita allo strapotere dell’economia, e con drammatica urgenza richiama alla necessità del cambiamento». Ma mentre la politica annaspa, a livello popolare cresce la sensibilità su temi come l’acqua, per la quale sono state già raccolte 420.000 firme in meno di venti giorni in favore del referendum sull’acqua pubblica, ma anche sul cibo, i rifiuti, l’inquinamento, la vivibilità delle città. «Terra Futura è l’occasione per condividere e mettere in rete riflessioni, proposte e buone pratiche – ha spiegato Beni – per tentare di costruire insieme il paradigma etico e culturale di un nuovo umanesimo nell’era della globalizzazione».
Interessante l’intervento di don Andrea La Regina, responsabile dell’area macroprogetti di Caritas Italiana, che ha spiegato come a Firenze occorre ragionare anche di diritto alla casa e di esclusione sociale, citando ad esempio, quanto accaduto a Rosarno a proposito di migrazioni. A Terra futura 2010, inoltre, saranno segnalate le esperienze di associazioni e imprese che hanno detto forte il loro no alle mafie, in particolare attraverso la presentazione del Rapporto di Libera sui beni confiscati alla mafia.
Il programma di quest’anno prevede seicento aree espositive [con circa cinquemila enti rappresentati, ci sarà anche lo stand di Carta], oltre duecento appuntamenti culturali che vedranno l’intervento di ottocento relatori, quaranta presentazioni di libri, duecentocinquanta animazioni e laboratori. Tra gli altri, ci saranno Susan George, Euclides Mance, Vanda Shiva e Wolfgang Sachs.
Il programma culturale completo è on line.
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