sabato 31 luglio 2010
L'AQUILA : Inoltro così come ho ricevuto
Inoltro così come ho ricevuto.
L'AQUILA
Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti,
per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del
2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho
lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno.
Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una
parete crollata. Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà presente
quanto le ho detto a chi di dovere.
Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice
di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni
fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in
selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio.
E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì. Lei
ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città
oggi. Ed io lo faccio. Le racconto del centro militarizzato.
Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto
che, però, i ladri ci vanno indisturbati.
Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che
non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a
sopravvivere.
Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i
contributi, anche se non lavoriamo.
Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E
ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha
più nulla.
Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro vedrà
in busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che non solo torneremo a
pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6
aprile. Che lo stato non versa ai cittadini senza casa, che si gestiscono
da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro
mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto.
Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo. Che
io pago, in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per
un appartamento in via Giulia, a Roma.
La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a
prezzi di residenze di lusso.
Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari
senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar.
Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra.
Lontani chilometri e chilometri.
Le racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle
scuole superiori in netto calo.
Le racconto di una città che muore.
E lei mi risponde, con la voce che le trema "Non è possibile che non si
sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i
giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono
scriverlo."
Loro non scrivono, voi fate girare
-
.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
E' da parecchio che gira questa notizia...
RispondiEliminaCiao Cipiri piacere di conoscerti... ma quanti blog hai!!! hehehehehe
Ne ho girati alcuni e devo dire che sono alquanto interessanti.. complimenti!!!
Grazie della visita è stato un piacere... buona domenica... un abbraccio!!!
CIAO CARA , SI HO TANTI BLOG PERKE' MI ANNOIO ,,,,,, AHAHAAHAH
RispondiEliminaGRAZIE , CIAO A PRESTOOOOOOO