L'Aquila ricostruita con 300 euro
. Il tutto per 300 euro e per far vedere la propria faccia in tv. La faccia di chi non ha faccia, né dignità.
L ' ormai nota vicenda della falsa aquilana ospitata a Forum, per un motivo:in quella circostanza sono stati violati i diritti fondamentali di informazione e il diritto della popolazione a...quilana di avere una VERA ricostruzione senza insabbiare nulla. MARINA VILLA, 50 anni,ospite della trasmissione, dichiarava di essere commerciante. Ringraziava in diretta il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il capo dipartimento della protezione Civile, Guido Bertolaso, per tutto ciò che erano riusciti a fare per l’Aquila: “La ricostruzione è quasi terminata, hanno risolto molti dei nostri problemi”. E' lì in tv con il coniuge a discutere della separazione davanti al giudice del tribunale televisivo. Ma è tutto finto: lei non è dell’Aquila, non è commerciante, il vero marito è a casa a Popoli, il paesino abruzzese nel quale la coppia vive: si chiama Antonio Di Prata e con lei gestisce un’agenzia funebre dicono nella rete. Rita Dalla Chiesa si difende" Non erano aquilani? Io mica chiedo la Carta di Identità". E' evidente un progetto mediatico martellante e meschino. Si sfrutta una tragedia per fini propagandistici, per una campagna elettorale. Si gioca profondamente con la VITA delle persone. Si nasconde la tragedia. Per questo credo che sia una brutta pagina di diritti umani violati ...
L ' ormai nota vicenda della falsa aquilana ospitata a Forum, per un motivo:in quella circostanza sono stati violati i diritti fondamentali di informazione e il diritto della popolazione a...quilana di avere una VERA ricostruzione senza insabbiare nulla. MARINA VILLA, 50 anni,ospite della trasmissione, dichiarava di essere commerciante. Ringraziava in diretta il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il capo dipartimento della protezione Civile, Guido Bertolaso, per tutto ciò che erano riusciti a fare per l’Aquila: “La ricostruzione è quasi terminata, hanno risolto molti dei nostri problemi”. E' lì in tv con il coniuge a discutere della separazione davanti al giudice del tribunale televisivo. Ma è tutto finto: lei non è dell’Aquila, non è commerciante, il vero marito è a casa a Popoli, il paesino abruzzese nel quale la coppia vive: si chiama Antonio Di Prata e con lei gestisce un’agenzia funebre dicono nella rete. Rita Dalla Chiesa si difende" Non erano aquilani? Io mica chiedo la Carta di Identità". E' evidente un progetto mediatico martellante e meschino. Si sfrutta una tragedia per fini propagandistici, per una campagna elettorale. Si gioca profondamente con la VITA delle persone. Si nasconde la tragedia. Per questo credo che sia una brutta pagina di diritti umani violati ...
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Alla trasmissione "Forum" ha partecipato una finta coppia che ha detto di essere dell'Aquila. Il risultato è stato uno spot pro-governo: secondo la donna della coppia, nel capoluogo abruzzese solo 300 persone sono rimaste senza casa e «mangiano e bevono a spese dello Stato». Inevitabili allora le lodi sperticate per il presidente del Consiglio: «Non ci ha fatto mancare niente, ha dato a tutti case con giardini, garage e tutti lavorano. Voglio quei soldi perché tutte le attività hanno riaperto, tranne la mia. L'Aquila è in piena ricostruzione, sta tornando come prima».
Ne approfitta anche Rita Dalla Chiesa che omaggia Bertolaso e la donna aggiunge: «Sono rimaste fuori solo 300/400 persone, stanno in hotel perché gli fa pure comodo, mangiano, bevono e non pagano nulla, pure io ci vorrei andare».
L'Italia è piena di miserabili disposti a vendersi per quattro soldi. Come la finta aquilana, Marina Villa che a Forum è andata a raccontare che l'Aquila è completamente ricostruita, recitando l'ignobile copione politico scritto da autori di basso servizio e messo in tavola senza vergogna da Rita Dalla Chiesa . Il tutto per 300 euro e per far vedere la propria faccia in tv. La faccia di chi non ha faccia, né dignità. Ma questa grassa signora che ha trovato un modo alternativo per vendere il proprio corpo al premier, visto che gestisce un'agenzia di pompe, ma funebri, nella sua difesa, dice finalmente una verità: "Che vogliono questi aquilani? Ma lo sanno tutti che è una trasmissione finta".
In effetti è vero, si sa che è tutto finto, com'è finto il grande fratello, com'è finta la televisione, ma viene preso per autentico visto che a forza di mentire a se stessi non è rimasta altra verità se non fingere che sia vero ciò in cui si finge di credere. In mancanza di futuro e di speranze che non siano quelle immediate e personali, in mancanza dunque di politica ci si abbandona alla menzogne come a un placebo che metta fine al disorientamento e al niente.
Ecco perché un minimo di onestà vorrebbe che sotto le trasmissioni tipo Forum comparisse una scritta in sovrimpressione che avvisi, come accadeva un tempo per i film, che si tratta di pura fantasia, che ogni riferimento a persone o eventi reali è del tutto casuale. Che il processo breve e fasullo che anticipa quello reale, sia preso per ciò che è: una commedia. Tutti quelli che con tanta minuziosa attenzione si occupano di televisione, potrebbero anche proporlo. E non solo lo vorrebbe l'onestà che certo è l'ultimo pensiero della redazione di Forum. Ma anche quel minimo di dignità rimasto nel Paese: mettere lo spettatore appassito e inerte di fronte alla realtà della finzione.
Del resto quella scritta avrebbe molti usi e potrebbe essere anche campeggiare sotto gli interventi del premier che sono in tutto simili alla comparsata della signora Villa: cambia solo il budget. E la difesa del Cavaliere, una volta uscito di scena, potrebbe anche essere la stessa, rivolta a quelli che da lui pendono: Ma che volete, non sapevate che era tutto finto?
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