milano
Democracia Real Ya, la protesta arriva in Italia
Primo e provvisorio manifesto di proposte
Come risultato del consenso raggiunto nell'assemblea riunita il 20 di maggio 2011 in ACAMPADA SOL, e come risultato della raccolta e sintesi delle mille di proposte ricevute in questi giorni, abbiamo elaborato un primo elenco di proposte.
Ricordiamo che l'assemblea è un processo aperto e collaborativo. La seguente lista è provvisoria.
1 Cambio della Legge elettorale: liste aperte e con circoscrizione unica. I seggi ottenuti da ciascuna forza politica devono essere proporzionali al numero di voti.
2 Attenzione ai diritti basici e fondamentali raccolti nella Costituzione, come:
- diritto a una casa degna, articolando una riforma della legge ipotecaria in cui la consegna della casa in caso di impossibilità di pagare cancelli il debito.
- Sanità pubblica, gratuita e universale
- Libera circolazione delle persone e rinforzo di una educazione pubblica e laica.
3 Abolizione delle leggi e delle misure discriminatorie e ingiuste come il Piano Bologna (università), la Legge di immigrazione e la legge Sinde (internet e copyright)
4 Riforma fiscale favorevole ai redditi più bassi, riforma delle imposte di patrimonio e successione. Introduzione della Tobin Tax, che tassa le operazioni finanziarie internazionali e abolizione dei paradisi fiscali.
5 Riforma delle condizioni lavorative della classe politica e abolizione della pensione vitalizia. I programmi e le proposte politiche dovranno avere carattere vincolante
6 Rifiuto e condanna della corruzione. Nuova legge elettorale che obblighi a presentare liste senza imputati o condannati per corruzione.
7 Una serie di misure per regolare le istituzioni bancarie e il mercato finanziario compiendo l'articolo 128 della costituzione, che determina che “tutta la ricchezza del paese nelle sue differenti forme è subordinata all'interesse generale”.
8 Reale svincolamento tra Stato e Chiesa, come stabilisce l'articolo 16 della costituzione.
9 Democrazia partecipativa e diretta, nella quale la cittadinanza sia parte attiva. Accesso popolare ai media di comunicazione, che dovranno essere etici e veraci.
10 Regolarizzazione dell'economia sommersa, e che i poteri dello stato controllino l'effettiva applicazione
11 Chiusura di tutte le centrali nucleari e promozione di energie rinnovabili e gratuite.
12 Recupero delle imprese pubbliche privatizzate
13 Effettiva separazione dei poteri esecutivo, legislativo e giuridico.
14 Riduzione della spese militare, chiusura immediata delle fabbriche d'armi e maggior controllo della forze dell'orine. Come movimento pacifista ci opponiamo alla guerra.
15 Recupero della memoria storica e dei capisaldi della lotta per la democrazia nel nostro stato
16 Trasparenza totale dei bilanci e del finanziamento dei partiti politici come misura per contenere la corruzione politica.
Spagnoli in piazza anche a Milano. Il presidio di solidarietà con la rivolta pacifica di Madrid è andato in scena nelle strade del centro con cartelli e slogan. Assieme a loro anche alcuni ragazzi italiani. "I problemi dei giovani spagnoli - hanno detto - non sono tanto differenti
Non si puo’ che prendere lezioni di attivismo civile da parte di questi gruppi di studenti e precari che partecipano a quest’onda di proteste, addirittura, al di fuori dei propri confini nazionali.Una protesta generatasi a causa della scarsa attenzione che il governo spagnolo dedica a tematiche importantissime all’interno di uno stato moderno, una disoccupazione giovanile in perenne crescita, gli affiti estremamente cari, sia per gli studenti che per un lavoratore che anche dopo tanti anni di sacrificio non riesce a fare il passo necessario per effettuare l’investimento della propria vita, un sistema pensionistico che va sempre più a friggersi.Tematiche che creano un legame naturale con la situazione che si sta venendo a creare nella nostra penisola, dove gli ultimi dati ISTAT risalenti primo Marzo 2011 attestano un tasso di disoccupazione giovanile (20/30) che sale al 29,4 %; ci seguono Ungheria (30,5%) Slovacchia (37,7%) e Spagna (43,1%).La Spagna poi ha una situazione politica non tanto diversa dalla nostra, un paese in cui la collusione e il malaffare fanno da sovrani .
In casa nostra, invece, i continui tagli nei settori chiave dell’economia, il parlamento bloccato per le vicende del premier, i teatrini della politica che non fanno altro che consumare l’ennesima ressa in onore del consenso, le continue gaf televisive, che non fanno altro che dimostrare come il paese sia amministrato da persone non qualificate, non fanno altro che metterci nelle condizioni di abbracciare quest’onda, e sperare che la rete ci aiuti a diffondere un po’ di quel senso della protesta civile e apartitica che ahimè in Italia viene un po’ a mancare, a causa delle continue strumentalizzazioni o dell’innata divisione del nostro popolo: tra Berlusconi si e Berlusconi no, tra Nord e Sud, tra destra estremamente berlusconiana e sinistra frammentaria. Insomma non si puo’ aspettare l’uomo della provvidenza, qui ci vogliono soluzioni, piani e proposte di lungo respiro che mettano in accordo le parti, quindi, ci vorrebbe anche un gran rumore da parte nostra.
Firenze, Piazza della Signoria – E sono proprio gli spagnoli, si spera, ad inaugurare, sull’ondata della civilissima protesta portata avanti in questi giorni a Porta del Sol, la scia di un nuovo movimento che trova la sua genesi nel malessere diffuso, soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione. Questi gruppi di ragazzi, nonostante la lontananza da casa, essendo prevalentemente studenti erasmus, vogliono far sentire le proprie voci anche a noi italiani, innalzando il loro urlo contro la precarietà.
Martin_FirenzeVideo protesta di Firenze:
http://www.youtube.com/watch?v=Xvv843wFTkc
Milano – a partire dalle 19,30 un centinaio di giovani spagnoli ed italiani a loro solidali, si sono riuniti in Piazza Duomo per dire basta ad una precarietà che impedisce loro di pensare concretamente ad un futuro. La Piazza milanese, lascia intendere che questa protesta abbia tutte le potenzialità per riunirsi in un movimento compatto a livello nazionale. Movimento che non ha ancora un’identità ben precisa, come testimonia l’assemblea (verso le 21,30) nella quale si è evoluto il presidio di Piazza Duomo, ma che vanta già diverse proposte su come muoversi e su ciò che si vuole essere. Alcuni proponevano di dare contenuti politici a questa protesta ed è qui che il confronto sembra essersi acceso. Sarà pur vero che per essere uniti nella lotta studenti, precari e cittadini indignati debbano essere lontani dalle attuali politiche (contro le quali tra l’altro si schierano) ma il contenuto politico e la redazione di un manifesto politico del movimento sembra essere inevitabile se si vuole rivoluzionare questo sistema. Tutti sembravano invece essere uniti sulle tematiche alla base di questa protesta e sulle problematiche sulle quali informare. Ci sono tutti i buoni presupposti per una svolta epocale, se solo si mettessero da parte le piccole divisioni, in questo modo crescerebbero anche in numero le adesioni. Bisogna perciò partire dai punti in comune e lavorare in difesa degli stessi. Non dimentichiamo che “El pueblo UNIDO jamas serà vencido!”
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http://unpostoalsol.blogspot.com/
Siamo studenti precari che hanno la fortuna di vivere ciò che il movimento 15M sta creando qui a Madrid. Il nostro obiettivo è di raccontare ciò che sta succedendo in questi giorni in tutta la Spagna, con epicentro a Madrid. Lo faremo da Puerta del Sol utilizzando gli strumenti del Web 2.0, per fornire una visione differente da quella dei media ufficiali. Tutto questo coscienti di quanto la situazione italiana e la spagnola siano simili, e consapevoli che la loro lotta è la nostra lotta.
Rassegna stampa - 20 maggio 2001
Repubblica
Repubblica Bologna
Rainews24
Il Fatto Quotidiano
La Stampa
Reuters Italia
Carta
“Plaza Catalunya” -
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