Gaza – Nel mezzo dell’aggressione omicida israeliana a Gaza,
il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FplP) richiama
il resto delle fazioni della resistenza all’unità, e non tralascia un
appello rivolto agli attori internazionali e regionali, affinché fermino
Israele dal compiere altri massacri contro i palestinesi.
“Fermare
anche il processo politico con la presenza statunitense. Per mezzo di
esso, Israele sta guadagnando tempo sul campo, e ci sta massacrando”,
affermano dal Fronte.
Si richiede a Fatah e
Hamas, protagonisti di primo piano del processo politico di
riconciliazione nazionale, di accelerare la fase per la formazione del
governo provvisorio.
All’Autorità palestinese (Anp) si chiede di sottrarsi al ricatto negoziale israeliano e alle pressioni dall’estero.
Alla Lega Araba e
all’Organizzazione per la Cooperazione Islamica (Oic) il FplP si appella
perché si assumano le proprie responsabilità per il protrarsi di
un’occupazione illegale.
All’Assemblea
Generale Onu e agli enti internaizonli il partito palestinese chiede di
imporsi su Israele per mezzo degli strumenti legali: patti, accordi e
convenzioni nel rispetto della Convenzione di Ginevra.
“Portare i criminali israeliani davanti a un tribunale penale internazionale”: è questo l’appello.
Fonte: InfoPalIsraele impone sanzioni ai detenuti in sciopero della fame
La
Palestinian Prisoners Society (PPS) ha riferito che l'Autorità delle
prigioni israeliane ha imposto sanzioni su un certo numero di detenuti
in sciopero della fame che hanno iniziato il loro sciopero 19 giorni fa,
chiedendo alle fazioni politiche palestinesi di giungere a una
riconciliazione completa.
La PPS ha emesso un
comunicato stampa in cui dichiara che le sanzioni sono state òe
seguenti: negare al detenuto le visite familiari per un mese, ponendolo
in isolamento per una settimana e imponendo un'ammenda di 250 NIS (circa
$ 65). Le sanzioni sono state applicate a 3 detenuti identificati come
Nasser ash-Shaweesh, Salah al-Bokhary e Mohammad al-Hamama, che sono
stati anche trasferiti in una località sconosciuta.
Inoltre, il detenuto
Abdul-Atheem Abdul-Haq ha affermato che lo sciopero, compiuto insieme a
sette altri detenuti, si prefigge principalmente di chiedere alle
fazioni palestinesi di attuare l'accordo di Doha, considerato un passo
importante verso la cessazione delle divisioni interne, e quindi di
raggiungere una riconciliazione.
Abdul-Haq ha poi
aggiunto che nei campi di detenzione israeliani i detenuti non pensano a
come sopravvivere in prigione, ma a come essere liberati, e che "le
divisioni interne tra le fazioni palestinesi stanno uccidendo le loro
aspirazioni. Pertanto, stiamo portando avanti il nostro sciopero, per
unire il nostro popolo, nella chiamata a porre fine alle divisioni
interne, come tra i movimenti Fatah e Hamas che si devono riconciliare".
I detenuti che sono
in sciopero della fame per la riconciliazione sono Nasser ash-Shaweesh,
Salah al-Bokhary, Mohammad Hamama, Nasser Abu Kishik, Abdul-Rahman
Othman, Bilal Bahloul e Abdul-Atheem Abdul-Haq.
Fonte: IMEMCleggi anche: http://cipiri.blogspot.it/2012/06/gaza-altri-due-morti-palestinesi.html
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