Berlusconi condannato a 7 anni.
Interdizione perpetua
Sette anni di reclusione per Silvio Berlusconi, uno in più di quanto chiesto dall’accusa, e interdizione perpetua dai pubblici uffici. E’ la sentenza dei giudici del Tribunale di Milano al processo Ruby, in cui il leader Pdl
è stato condannato per prostituzione minorile e concussione, in merito ai suoi rapporti con l’allora minorenne Karima el Mahroug, alias Ruby, ospite dei festini di Arcore, e all’intervento dell’allora premier sulla Questura di Milano perché la ragazza, fermata per un furto nel maggio 2010, fosse lasciata andare.
I giudici hanno rimodulato l’accusa in concussione per costrizione (articolo 317) invece che per induzione (articolo 319 quater, introdotto dalla nuova legge sulla corruzione) come ipotizzato dall’accusa: da qui l’aggravamento della pena.
Il verdetto è arrivato dopo sette ore di camera di consiglio.
Disposta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. I giudici hanno stabilito anche l’interdizione legale per la durata della condanna. I giudici della quarta sezione penale, presieduti da Giulia Turri, hanno disposto anche la confisca e dei beni sequestrati a Karima El Maurogh e il compagno Luca Risso.
Falsa testimonianza, trasmessi verbali di udienza dei testimoni della difesa. Il Tribunale ha deciso anche la trasmissione degli atti alla Procura perché valutino l’ipotesi di falsa testimonianza per le dichiarazioni di una lunga serie di testimoni, tra i quali la parlamentare del Pdl Maria Rosaria Rossi e l’europarlamentare Licia Ronzulli e di suo marito Renato Cerioli, il cantante Mariano Apicella (cui il Cavaliere ha comprato casa), il pianista Danilo Mariani e di sua moglie Simonetta Losi (inserita nelle liste Pdl), e il commissario di polizia Giorgia Iafrate. Nella lista dei giudici tra gli altri c’è anche l’ex consigliere per le relazioni estere di Berlusconi, Valentino Valentini, che era con Berlusconi a Parigi quando telefonò in questura la sera del 27 maggio 2010. Trasmesse ai pm i racconti a verbale di alcune delle Olgettine (Elisa Tosi, Francesca Cipriani, Elisa Barizonte, Miriam Loddo, Roberta Bonasia, Joana Visan, Barbara Faggioli, Cinzia Molena, Marianna e Manuela Ferrera, Raissa Skorkina), di Joana Armin, della prostituta brasiliana Michelle Conceicao (cui fu affidata Ruby dalla Minetti), dell’ex diplomatico in servizio presso la presidenza del Consiglio Bruno Archi (inserito nelle liste Pdl alle scorse elezioni), delle gemelle Concetta ed Eleonora De Vivo (che hanno ricevuto almeno un bonifico da Berlusconi). La Procura di Milano dovrà valutare anche le testimonianze di Antonio Passaro, avvocato con l’hobby dello spogliarello cui Ruby aveva detto la famosa frase: “Noemi è la pupilla, io sono il culo”, di Giorgio Puricelli, ex fiosioterapista del Milan, ed ex consigliere regionale Pdl, di Serena Facchineri ex fidanzata di Luca Risso, di Giuseppe Estorelli già caposcorta di Berlusconi, di Marystelle Polanco che aveva dichiarato di travestirsi da Obama durante le serate ad Arcore per divertire il presidente, di Lorenzo Brunamonti, già assistente di Berlusconi, di Giovanna Rigato, ex Gf diventata dipendente Mediaset. I giudici, invece, hanno disposto la trasmissione degli atti al consiglio dell’ordine degli avvocati di Milano per Luca Giuliante, ex legale di Ruby e presente al misterioso interrogatorio della giovane avvenuto il 6 ottobre del 2010.
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E quei 314 deputati che votarono che Ruby per lo Stato italiano la notte del 27 maggio 2010 era nipote di Mubarak ??????
Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, oggi dissidenti, non trovarono neanche il posto dove sedersi e votarono in piedi. Il 5 aprile 2011 232 deputati del Pdl – sui banchi del governo c’erano tutti, meno Berlusconi, tutti cioè i Frattini, le Brambilla ecc – votarono compatti col voto elettronico che Ruby la notte del 27 maggio 2010 era per lo Stato italiano la nipote di Mubarak e che le sette telefonate di Berlusconi in Questura a Milano per farla rilasciare erano telefonate di premier, telefonate di Stato. Con i deputati del Pdl votarono questo orrore i 59 della Lega, i 21 dei Responsabili, più Nucara, Mannino e Misiti. Barbareschi si astenne, poi disse che c’era stato un errore…
Giuseppe Casale :
Cavaliere della Repubblica Italiana
ANCHE QUESTO SIGNORE HA IL TITOLO DI CAVALIERE DELLA REPUBBLICA
PICCOLE DIFFERENZE ???
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